Barricate a Gorino, «Possibile affitterà una casa per una profuga e i suoi figli»

Lo rivela il deputato ravennate Maestri. Mentre Pini (Lega Nord)
ricorda ancora gli indiani d’America: «A Gorino l’hanno capito…»

Possibile ha deciso di chiedere al frefetto di Ferrara di ospitare una mamma con i suoi piccoli «in una casa che fitteremo e che il partito si occuperà di gestire». Lo rende noto il deputato ravennate dei civatiani, Andrea Maestri, che in una nota sottolinea come a Gorino sia stata «calpestata la nostra Costituzione».

«Nell’articolo 31 c’è scritto in parole chiarissime che la nostra Repubblica deve proteggere la maternità e l’infanzia – continua Maestri –. Questo non è successo a Gorino. Con la colpevole e ammiccante complicità di chi fin dal primo momento ha giustificato fatti gravissimi e vergognosi. Il premier Renzi ha parlato di “comprensione” (ma non di «condivisione», ha sottolineato il Presidente del Consiglio, ndr) verso gli abitanti, ma non ci può essere alcuna comprensione per chi respinge mamme e bambini. È inaccettabile e degradante per tutto il Paese. Il nostro è un piccolo gesto riparatore e che speriamo sia di esempio per tutti e che auspichiamo lavi almeno in parte quella vergogna. Il Governo faccia autocritica una volta per tutte e si assuma le sue responsabilità perché sul tema dei migranti si continua a gestire il fenomeno in un perenne stato di emergenza, senza certezze né giuridiche né del rispetto della dignità umana».

Dall’altro canto, c’è anche, come prevedibile, un parlamentare ravennate dalla parte della gente di Gorino, Gianluca Pini della Lega Nord, che su Facebook posta lo storico manifesto della Lega del 2006 sugli indiani d’America costretti a vivere nelle riserve per colpa – si legge – dell’immigrazione non controllata. «Mai così attuale come oggi – commenta Pini –. A Gorino l’han capito, adesso speriamo lo capiscano altri».

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