Festa dell’Unità, Mujica incanta il pubblico: «La crescita non può essere infinita»

Grande folla al Pala De Andrè alla kermesse del Pd per ascoltare l’ex presidente dell’Uruguay, sul palco con il segretario nazionale Martina e il deputato De Maria: «La sinistra esiste dai tempi dell’Homo Sapiens, in chi ha cercato il progresso per l’umanità»

RAVENNA 30/08/2018. FESTA NAZIONALE DE L’ UNITA’ José “PEPE” Mujica

Tantissimi giovani, tante facce mai viste da queste parti, una folla enorme e senza precedenti davanti al palco della Festa nazionale dell’Unità hanno accolto Josè “Pepe” Mujica con un entusiasmo che di solito a queste latitudini viene riservato alle rockstar, e non a politici di 83 anni. L’ex presidente dell’Uruguay si conferma un punto di riferimento intergenerazionale e il Pd, portandolo a Ravenna, è sicuramente riuscito a rivolgersi una platea trasversale che ha di molto superato i confini dei suoi militanti.  «Abbiamo bisogno di ispirazione – ha detto in apertura il segretario nazionale Maurizio Martina, che ha fortemente voluto l’appuntamento – perché la nostra battaglia riguarda ora soprattutto i valori».

RAVENNA 30/08/2018. FESTA NAZIONALE DE L’ UNITA’ José “PEPE” MujicaEd è stato in effetti un discorso di ampio respiro, quello di Mujica, che ha superato i confini nazionali di qualsiasi Paese per parlare di una sinistra globale, mondiale, intrecciando temi che hanno a che fare con la storia, la politica, l’etica, la filosofia di vita individuale. «Non basta cambiare i sistemi di produzione e distribuzione materiale per cambiare la vita delle persone, bisogna cambiare la cultura in cui siamo immersi che ci avvolge come una ragnatela». Una cultura che ci porta al consumo continuo, perché il mercato di quello ha bisogno, racconta ancora Mujica che invece predica un modello di sobrietà e sostenibilità dei consumi, senza sprechi, con un’ecologia diffusa e popolare e non “intellettuale” e praticata da pochi. «In natura la crescita infinita non esiste, tutto ha un limite, se vi dicono che un giorno tutti potremo vivere come negli Stati Uniti o in Germania, vi stanno mentendo, non è possibile».

Del resto, accumulare ricchezze, dice ancora Mujica secondo uno dei suoi principi più noti e che forse l’hanno fatto più amare, non è la via alla felicità: «Al supermercato non compro con il denaro – ha ripetuto – ma con il tempo che mi è servito a guadagnare quel denaro. Ma la felicità ci viene data dal tempo che possiamo passare con i nostri affetti, nessun supermercato vende la vita». Applausi scroscianti nella festa di un partito i cui dirigenti per lungo tempo hanno trattato invece con sufficienza i temi della cosiddetta “decrescita felice” che tanto non si scostano dal modello perorato da Mujica.

RAVENNA 30/08/2018. FESTA NAZIONALE DE L’ UNITA’ José “PEPE” MujicaProprio su questo il sudamericano ha incalzato in primis i politici e rappresentanti della sinistra: «Le repubbliche democratiche sono state un grande passo avanti per l’umanità (lo sguardo storico su come sono cambiati nei secoli i rapporti di classe è stato una costante dell’intervento, ndr), ma i rappresentanti del popolo devono vivere come la maggioranza dei loro concittadini, e non come la minoranza». Insomma, la politica come idea di servizio agli altri e non come strumento di arricchimento personale, ambizione questa che è alla base di tanta corruzione. Un tratto distintivo questo che deve essere in particolare della sinistra. Perché, con buona pace di chi sostiene che destra e sinistra siano categorie ormai superate della storia, Mujica ha continuato a chiamare «compagneros» i presenti e fare invece distinzioni molto nette tra le due parti nate formalmente ai tempi della rivoluzione francese ma che, ha detto l’ex presidente, esistono da sempre. «La sinistra è vecchia come l’Homo Sapiens e di sinistra sono stati tutti coloro che hanno cercato il progresso dell’umanità, da Epaminonda ai Gracchi all’uomo Gesù Cristo».

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