Frah Quintale, tra “street pop” e un successo da passaparola

A Ravenna il 24 agosto al Pala De Andrè uno dei nomi più caldi dell’indie italiano: «È un bel periodo…»

19264441 864569707029094 6000776371194775269 OFrah Quintale è uno dei nomi più caldi del panorama pop di questo 2018, fresco vincitore del Disco D’Oro con il singolo “Cratere” e autore di quello che si può considerare uno pezzi dell’estate, “Missili”, in combutta con Giorgio Poi. In giro da tantissimi anni come rapper nella crew Fratelli Quintale, e con un passato da writer di indubbio talento – per l’uscita del disco Regardez Moi ha realizzato una serie stupenda di 500 cd disegnati a mano, tutti pezzi unici –, Frah si è pian piano ritagliato uno spazio sempre maggiore nell’ormai vasto panorama di nuovi cantanti italiani che mescolano il rap con l’indie in maniera tanto furba quanto dannatamente efficace. Nel suo caso grande merito va alla voce: una delle più particolari e calde del genere, modulata alla perfezione in brani catchy e molto “ritornellosi”, e che però colpiscono per la sincerità e per il modo intelligente – sempre in bilico tra ironica malinconia e velato spaesamento – con cui sono stati concepiti. Dopo aver fatto tappa a Cesenatico a metà luglio, Frah Quintale tornerà in Romagna il 24 agosto con un live alla Festa nazionale dell’Unità di Ravenna. Lo abbiamo contattato per raccontarci qualcosa di questo intenso periodo del suo percorso artistico.

Regardez Moi è uscito già da un po’ di tempo e sei in tour ormai da mesi. Sei contento di come stanno andando le cose?
«Molto. Stanno andando meglio di quanto mi aspettassi. Il disco è uscito a fine novembre e già da allora siamo partiti col tour invernale: una quarantina di date nei club di tutta Italia. Poi abbiamo fatto giusto dieci giorni di stop e siamo subito ripartiti col tour estivo. Ai concerti la gente continua a venire ed è una gran “presa bene”: sia sopra che sotto al palco».

12604707 578147625671305 3097185345888104484 OSeguendoti da qualche anno mi pare che il tuo grande successo dell’ultimo periodo sia montato pian piano, come se fosse un po’ frutto del passaparola…
«Sono d’accordo, l’ho notata anch’io questa cosa del passaparola e mi rende molto felice: perché vuol dire che il successo ottenuto non è stato solo una cosa “del web”, se capisci cosa intendo. Le prime date ad esempio erano molto più in piccolo, poi si sono gonfiate e abbiamo iniziato man mano a fare dei numeri importanti. E secondo me questo è dettato proprio dal fatto che io e Ceri – il mio produttore musicale – abbiamo un live che manda a casa la gente contenta, e sparge la voce».

Magari non tutti lo sanno ma tu provieni dall’hip hop. Come sta influenzando questo la tua musica attuale?
«Al di là della scrittura in sé, la cosa che più mi piace è che nonostante i miei pezzi si stiano spostando progressivamente verso il pop, l’ossatura del live è rimasta quella del rap. Abbiamo una formazione che mi pare unica nel suo genere in Italia: siamo in due, con Ceri che suona di tutto e di più, ma comunque l’interazione sul palco è hip hop. E poi è un live molto suonato, il tutto senza snaturare però il sound e l’impatto dei beat».

24068724 942348949251169 2976807826733431964 OTi senti parte di quello che chiamano itPop? Quel calderone di artisti – tra cui Coez, Calcutta e via dicendo – che in qualche modo uniscono rap e indie? C’è qualcuno che ti piace particolarmente in questo filone?
«Guarda, io nel mio caso ho coniato il termine Street-pop, e vado sul sicuro (risate, ndr). Comunque sia sì, c’è un sacco di gente che mi piace e che fa cose interessanti; ad esempio io sono fan dei Coma Cose. Ma più in generale credo sia proprio un bel periodo, mi pare ci sia una bella presa di coscienza da parte di persone che fanno musica fuori dai soliti canoni, che però funzionano e hanno seguito».

A fine giugno è uscita la ristampa di Regardez Moi in vinile, di cui hai disegnato anche la grafica, con allegato il cd di inediti Lungolinea. Ti va di dirci qualcosa di più a riguardo?
«Lungolinea è il nome di una mia playlist su Spotify contenente alcune bonus-track e brani più da mixtape. Avevo voglia che prendesse vita anche in un formato fisico e mi è sembrata una buona idea inserire il cd in omaggio col vinile, per dare un po’ di valore aggiunto e ringraziare chi mi ha sostenuto fin qui».

CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24