L’illustratrice ravennate che vive a Parigi «Ho un amico tra i feriti di Charlie Hebdo»

Calfapietra disegna libri per bambini: «C’è forte solidarietà alle vittime» Intanto a Ravenna il minuto di silenzio degli studenti dell’Artistico

L’attacco contro la sede della rivista illustrata Charlie Hebdo a Parigi ha sconvolto il mondo intero ma ti sconvolge ancora di più se ti sei trasferita nella capitale francese per fare l’illustratrice. È la storia di Lucia Calfapietra, 30enne di Ravenna che vive Oltralpe da tre anni e mezzo: «Mi occupo come freelance di illustrazioni nell’editoria per bambini, soprattutto libri. La satira non è il mio campo ma disegnare è il mio lavoro conosco anche un ragazzo che lavora in quella redazione ed è rimasto ferito nell’attentato. È in ospedale, è stato operato, non è più in pericolo di vita».

Tre killer incappucciati e armati hanno fatto irruzione nel giornale aprendo il fuoco con dei kalashnikov: in totale 12 morti e 11 feriti. Due dei presunti autori sarebbero stati identificati e sono ricercati. In una città enorme come Parigi può capitare anche che la notizia ti arrivi dall’Italia: «Vivo in periferia ma per lavoro ero in zona Opera e mi ha chiamato mio padre perché aveva sentito le prime voci ed era preoccupato. A quel punto ho cominciato a seguire le cose su internet e si sentivano le sirene delle ambulanze nei dintorni». E la paura ha cominciato a diffondersi: «Per strada non c’era la solita gente che ti aspetti di trovare in certe zone».

Nel pomeriggio a piazza Republique una manifestazione di solidarietà verso le vittime dell’attentato, con un ritrovo di tante persone che impugnavano simbolicamente una matita e alcuni cartelli con la scritta “Je suis Charlie”: «Non sono riuscita a raggiungere la zona perché all’uscita dal lavoro alcune stazioni della metro erano chiuse per gestire l’afflusso di tante persone. Per sabato è in programma una nuova manifestazione e credo che andrò». Un raduno, quello di ieri, andato in scena senza violenza: «Il sentimento principale tra la gente mi pare che sia quello di solidarietà verso le vittime più che di odio verso altri. Ma certo che i partiti contrari all’immigrazione stanno affrontando la cosa in maniera diversa, un po’ strumentale».

Nel frattempo, la giornata odierna, a Ravenna e provincia è stata caratterizzata da diverse iniziative e prese di posizione sulle vicende parigine. Gli studenti del liceo artistico, ad esempio, si sono radunati in un minuto di silenzio con un cartello a sfondo nero “Je suis Charlie”. A Lugo il municipio ha esposto la bandiera francese a mezz’asta. A Faenza bandiere a mezz’asta in municipio. A Massa Lombarda in piazza Matteotti l’amministrazione comunale ha organizzato un momento di riflessione per esprimere solidarietà alla rivista satirica Charlie Hebdo e i presenti hanno tenuto in mano una matita, simbolo di libertà. Alla galleria Mirada – da sempre luogo consacrato al fumetto, all’illustrazione e alla satira – un ritrovo di tutti coloro che avessero voglia di esprimere la propria testimonianza. E diverse sono state le dichiarazioni rilasciate da rappresentanti delle istituzioni locali tra cui il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, il sindaco di Lugo Davide Ranalli, l’associazione provinciale Anpi.

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