Altri 14 anni senza asta per i capannisti che faranno i lavori di riqualificazione

Verso il via libera il nuovo regolamento delle concessioni Sarà necessario presentare un progetto entro fine 2017

Ancora una volta tanti capannisti in municipio, a Ravenna, per assistere alla lunga vicenda che riguarda la regolamentazione dei tradizionali capanni da caccia e da pesca presenti nelle piallasse e zone umide ravennati. L’occasione era la seduta congiunta di due commissioni consiliari che pare abbia posto sostanzialmente fine al dibattito sul nuovo regolamento delle concessioni, con la giunta che ha di fatto recepito buona parte delle proposte avanzate anche dall’opposizione, in particolare da Lista per Ravenna e Lega Nord.

Il risultato – come scrivono i quotidiani di oggi – è che i capannisti avranno cinque anni di tempo, a partire dal 31 ottobre, per effettuare i lavori necessari per riqualificare i propri capanni, pena la decadenza della concessione e la perdita dello stesso, che andrebbe così all’asta nel 2020. Mentre avranno tempo fino al 31 dicembre 2017 per presentare il progetto di riqualificazione.

Se i capannisti effettueranno i lavori richiesti, al termine dei cinque anni ne avranno altri nove come sorta di premio. Complessivamente, quindi, altri 14 anni di concessione per i virtuosi. Poi tutte le aree demaniali andranno all’asta, ma il Comune di Ravenna ha già deciso che i vecchi proprietari che dovessero perdere in questo modo il loro capanno, riceveranno una sorta di indennizzo dagli acquirenti, sulla base di una perizia che verrà eseguita sulla struttura pochi mesi prima l’asta. Tutti contenti, o quasi, in attesa dell’approvazione definitiva in consiglio comunale, attesa nelle prossime settimane.

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