Chi fa i lavori di casa? La campagna quest’anno si rivolge anche ai bambini

Manifesti e un convegno sulla condivisione. I risultati di una indagine

“Chi fa i lavori di casa?”. La domanda è al centro di una campagna sulla condivisione del lavoro domestico realizzata dalle cosiddette “magliette gialle”, i ragazzi che hanno partecipato a uno dei laboratori del progetto di volontariato “Lavori in Comune”.

«Nell’ambito di una progettazione più complessiva che attiene alle politiche di conciliazione – dichiara l’assessora alle Politiche e cultura di genere del Comune di Ravenna, Giovanna Piaia – ci è sembrato utile rivolgerci al mondo giovanile per capire quale contributo viene offerto dagli adolescenti quotidianamente al lavoro domestico e se rispetto a questo si rileva una differenza di genere. Stimolando nel contempo nei loro riguardi un maggiore senso di responsabilità all’aiuto in casa».

Nell’ambito della campagna – che prevede l’affissione in città e nelle scuole dei manifesti realizzati sempre dalle magliette gialle dedicati a tre fasce d’età (0-6; 6-10; 10-16), il cui obiettivo è sensibilizzare e incentivare l’assunzione di responsabilità nella condivisione dei lavori – sabato 14 marzo alle 9 alla sala D’Attorre di via Ponte Marino, in centro a Ravenna, è in programma un incontro pubblico dal titolo “Chi fa i lavori di casa?”. Dopo l’introduzione dell’assessora Piaia sarà presentata la micro indagine svolta dai ragazzi nell’ambito del laboratorio, a cura di Deborah Bandini con la collaborazione di Casa delle Donne Ravenna (i risultati nel pdf allegato in fondo all’articolo). Sarà poi presentato il saggio “Quello che gli uomini non fanno – il lavoro familiare nelle società contemporanee”, di Lorenzo Todesco, sociologo e ricercatore dell’Università di Torino.
Per promuovere la campagna saranno inoltre allestiti diversi banchetti al mercato, il primo mercoledì 18 marzo.

In Italia, a parità di lavoro retribuito è la donna a compiere i tre quarti dei lavori domestici, situazione che si aggrava in presenza dei figli, anche in età favorevole alla collaborazione. Nell’ultima indagine Istat “Uso del tempo e ruoli di genere” risulta che i figli dedicano appena 43 minuti al giorno a fronte delle 6 ore 43 della madre e 1ora e 51 del padre. Persistono differenze di genere anche fra i figli, a sfavore delle figlie che si impegnano il doppio dei fratelli, disimpegnati in modo crescente con l’aumento dell’età.

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