La stazione diventa bifronte? Dal Candiano a viale Farini sotto terra

Accordo Comune-Ferrovie per il prolungamento del sottopasso pedonale per i binari. L’assessore: «Forse pronto fra un anno»

A tre mesi dall’approvazione da parte del Comune di Ravenna del piano urbanistico tematico (il tanto discusso Poc Darsena) agli uffici comunali non sono ancora pervenuti ufficialmente progetti edilizi sui vari comparti della darsena di città. Il più prossimo a essere presentato – considerato per esempio come sul comparto della Cmc pesino anche le difficoltà nel trovare un luogo idoneo al trasferimento del bitumificio ancora presente lungo il canale – in teoria dovrebbe essere la tanto discussa riqualificazione dell’ex magazzino Sir, con il progetto illustrato pubblicamente ormai quasi tre anni fa che ancora attende il nullaosta da parte della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici di Ravenna, dove si è registrato da poco un cambio al vertice: al posto di Antonella Ranaldi (apertamente favorevole al progetto) è ora tornato Giorgio Cozzolino (che non si è ancora pronunciato pubblicamente). Ma a frenare la presentazione dei progetti (a quanto pare c’è però un rinnovato interesse anche sui comparti 12-13, tra la torre Zucchi e il ponte mobile, con i proprietari a contatto con investitori interessati a residenziale e commerciale) è anche il tema fondamentale del sistema delle fogne del nuovo quartiere, ancora irrisolto da parte del Comune che però nelle parole dell’assessore all’Urbanistica, Libero Asioli, si dice disposto a velocizzare i tempi auspicando un accordo con i privati interessati a investire.

Strettamente legato al tema delle fogne, c’è poi quello della bonifica del canale Candiano, per cui il Comune nel Poc da poco approvato ha previsto un costo da 13 milioni di euro. «Ora stiamo però per emanare un bando pubblico, in accordo con l’Autorità portuale – rivela Asioli – per cercare alternative e magari nuove tecnologie che possano essere meno costose».

Arrivando all’annosa questione del collegamento con il centro storico della città che dovrà essere al centro del fantomatico bando di cui l’Amministrazione comunale di Ravenna parla dal 2006, Asioli spera di riuscire a realizzarlo entro la fine della legislatura (maggio 2016). «Bando che chiederà – ricorda l’assessore – come organizzare la stazione per rendere più semplice il collegamento con la Darsena, aprendo anche ad eventualità di cui si è parlato in questi anni come il suo spostamento…». In attesa di un’ipotesi così futuribile, però, Asioli annuncia quella che potrebbe essere una svolta quasi epocale. «Alcune settimane fa le Ferrovie si sono impegnate a finanziare a breve il progetto che prevede di allungare il sottopasso pedonale della stazione che porta ai binari, fino alla testata della Darsena, a pochi passi dal canale (sotto quindi la trafficata via Darsena che rappresenta di fatto la “frattura”, ndr)». Asioli si dice ottimista al riguardo e non esclude di veder realizzato il sottopasso già entro un anno, prima del rinnovo della giunta comunale. «Si tratta di un investimento inferiore al milione di euro a carico delle Ferrovie che per loro comporterebbe una grossa rivalutazione: la nostra stazione a quel punto sarebbe bifronte, con la possibilità di prendere il treno senza entrare in città o viceversa di arrivare comodamente sul canale, una volta scesi dai convogli».

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