«Il lampione caduto aveva 15 anni, montato male o scarsa manutenzione»

Il sindaco: «La gestione di 36mila pali ci costa 2,5 milioni in tre anni» La Cpl si smarca: «Già mille sostituiti». Interrogazione di Forza Italia

Il lampione della pubblica illuminazione caduto ieri, 11 gennaio, in piazza del Popolo a Ravenna era stato installato quindici anni fa da una impresa privata e la manutenzione è affidata in concessione con gara d’appalto: lo fa sapere il sindaco Fabrizio Matteucci che sulle cause del crollo ipotizza «un’imperizia nella fabbricazione e nell’installazione o alla trascuratezza nella sua manutenzione». Su quest’ultimo aspetto prende le distanze la Cpl Concordia, società che nel 2013 si aggiudicò un appalto ventennale da 38 milioni di euro: «Sono tuttora in corso di accertamento e, al momento, non c’è alcuna conferma di una responsabilità diretta riguardo l’accaduto». La vicenda intanto diventa politica con Forza Italia che presenta un’interrogazione al sindaco sulle responsabilità e sulle misure adottate per evitare il ripetersi.

All’indomani dell’accaduto, Matteucci parte da «doverose seppure insufficienti» scuse a tutti i ravennati: «Un lampione crollato in piazza del Popolo è un evento molto grave. Lo è in ogni luogo del nostro territorio, da Casalborsetti a Mensa Matellica e per quanto è esteso il territorio del Comune di Ravenna. Il fatto che sia avvenuto in piazza del Popolo ne aumenta solo il valore simbolico negativo. Non cambia nulla che nessuno si sia fatto male, e per fortuna». Questi sono alcuni dati forniti dal Comune: nel territorio comunale 36mila pali della luce «per la cui sicurezza e sostituzione il Comune di Ravenna ha investito 2 milioni e mezzo di euro in 3 anni».

L’intenzione è quella di individuare le responsabilità, al momento non ancora chiare: «Non sono naturalmente in grado di trarre adesso le conclusioni sulle cause di quanto accaduto e sulle responsabilità ma andremo a fondo su entrambe le cose. Ho impartito poco fa le disposizioni agli uffici del Comune per procedere in questa direzione. Insomma, non finisce qui». Nelle ore immediatamente successive al crollo, da Palazzo Merlato è stato diffuso un comunicato congiunto firmato da Matteucci e dall’assessore ai Lavori Pubblici, Roberto Fagnani: «È prevista in capo a Cpl Concordia la verifica statica di tutti gli impianti. In merito a questo episodio verranno adottati nei confronti della società i provvedimenti previsti da contratto».

La cooperativa modenese non ci sta a prendersi le colpe prima delle opportune verifiche e prova a trascinare nella contesa anche chi arrivò prima: «Abbiamo iniziato la gestione della pubblica illuminazione del Comune di Ravenna nel 2013, ereditando i pali dalla precedente gestione, abbiamo sempre rispettato gli accordi contrattuali disciplinati nel progetto di riqualificazione e adeguamento normativo. Osservando gli standard di sicurezza, Cpl ha provveduto nel tempo alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei pali e dei corpi illuminanti, sostituendo da inizio mandato oltre mille dei pali più vecchi». Dopo aver ricevuto in redazione la nota scritta di Cpl abbiamo contattato la sede della coop per ulteriori chiarimenti – in particolare i dettagli della manutenzione svolta, e la comunicazione di quanto fatto al Comune – ma ci è stato risposto che per il momento non è possibile fornire ulteriori notizie.

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