Trasporto sangue, appalto Ausl a Copura: «Riduzioni di lavoro del 10-12 percento»

Base d’asta di 1,2 milioni all’anno, offerta di circa 800mila euro Cgil: «Tuteleremo lavoratori». Legacoop critica la Rsu aziendale

L’appalto pubblico per il servizio di trasporto sangue dell’Ausl Romagna, aggiudicato alla Copura di Ravenna, mette Cgil contro Legacoop. La seconda infatti si schiera a difesa della cooperativa che ha vinto la gara smentendo le critiche di condizioni peggiorative per i lavoratori rimasti nell’appalto e passati dalla precedente azienda alla nuova mentre il sindaco attacca duramente la coop.

La Lega delle cooperative parla di una polemica accesa dalla Rsu aziendale ma smentisce quanto sostenuto: «Non è vero che Copura abbia decurtato del 30 percento il monte ore rispetto alle 40 ore settimanali. Nonostante alle dipendenze di Plurima (l’azienda precedente, ndr) diversi operatori non lavorassero interamente le 40 ore previste nell’appalto, Copura aveva prospettato una soluzione organizzativa, presentata nell’incontro in Prefettura con le organizzazioni sindacali, per far sì che la decurtazione fosse mediamente del 10-12 percento e non del 30. Non è vero che sia stato azzerato il superminimo, perché nel medesimo incontro in Prefettura Copura si era resa disponibile a riconoscere una quota del superminimo previsto nella precedente posizione contrattuale.

La Cgil annuncia che «tutelerà fino in fondo i lavoratori coinvolti perché fino ad ora tutti i tentativi di conciliazione con Copura, che è subentrata all’azienda Plurima nel servizio, non sono andati a buon fine». Il sindacato ricorda che «nella predisposizione dei bandi di gara vanno tutelati i livelli di occupazione e i diritti economici e giuridici dei lavoratori. Il caso Copura ci mette di fronte a una realtà molto difficile per i lavoratori. I lavoratori dell’azienda, che in precedenza si occupava del trasporto sangue, saranno assunti da Copura e si troveranno di fronte a forti riduzioni di orario e a stipendi con profonde decurtazioni.

Legacoop mette in fila anche le cifre in ballo: «Non è vero che Plurima si era aggiudicata il servizio di trasporto sangue per 2 milioni di euro, mentre Copura l’ha ottenuto con un’offerta di 700mila euro. La base d’asta dell’appalto era di 1,2 milioni, molto al di sotto delle condizioni precedenti di cui beneficiava Plurima e il capitolato di gara prevedeva cose differenti. Inoltre alcuni servizi erano stati stralciati dall’appalto. È ovvio che l’Ausl avesse intenzione di razionalizzare il servizio e ridurre i costi. Plurima nell’offerta presentata in fase di gara ha praticato uno sconto non molto dissimile da quello di Copura, con una differenza annuale di soli 69mila euro, ritenendo entrambe fattibile il servizio ad un costo di circa 800mila euro» A parere di Legacoop Romagna Copura ha operato in maniera trasparente e tenendo conto delle esigenze dei lavoratori oltre che delle proprie.

Le riflessioni di Cgil vanno anche all’indirizzo dell’Ausl: «Questa vicenda evidenzia ancora una volta il fatto che gli appalti, se non attentamente gestiti, possono essere strumento di una competizione economica al ribasso che poi si scarica in maniera negativa e con conseguenze drammatiche sul lavoro. Nel caso specifico del servizio di trasporto sangue il committente è l’Ausl Romagna e con quest’ultima bisogna aprire un confronto generale sulle condizioni di tutti gli appalti. Per evitare il periodico riproporsi di queste situazioni, che indeboliscono i lavoratori, sarà più che mai necessario andare a votare Sì al referendum sugli appalti promosso dalla Cgil e per il quale è stato raccolto oltre un milione di firme in tutta Italia».

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