Al via la campagna di vaccinazione contro l’influenza: «È sicuro e senza mercurio»

L’Ausl lancia la comunicazione. In Romagna il tasso di copertura tra gli over 65 è superiore al 50 percento

Vaccino Antinfluenzale 2014 700x357Parte il 6 novembre la campagna di vaccinazione contro l’influenza e terminerà a fine dicembre. Principali destinatari dell’offerta del vaccino antinfluenzale – si legge nella nota stampa inviata dall’Asl – sono i gruppi di popolazione più a rischio di complicanze, in particolare anziani di età pari o superiore a 65 anni, persone di tutte le età affette da patologie croniche debilitanti e le donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza».

La vaccinazione viene raccomandata anche per categorie di soggetti che pur non facenti parte di gruppi a rischio, sono comunque strategici per il paese in quanto «addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo», come le forze dell’ordine per esempio.

Anche quest’anno sarà affidata, per la popolazione adulta, ai Medici di famiglia a cui ci si deve rivolgere per ogni informazione e per concordare le modalità di effettuazione della vaccinazione.
I bambini assistiti dai Pediatri di libera scelta affetti da patologie croniche predisponenti le complicanze verranno invitati alla vaccinazione dal Servizio Pediatria di Comunità su segnalazione del proprio pediatra.
Le donne in gravidanza (nel 2° e 3° trimestre) possono ottenere la vaccinazione, oltre che dal proprio medico di Medicina Generale, anche presso gli ambulatori di Igiene Pubblica.
Il vaccino antinfluenzale viene infine offerto a persone che per motivi di lavoro sono a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, veterinari, trasportatori di animali, macellatori).

La prevenzione dell’influenza si basa principalmente sulla vaccinazione, oltre che su misure di igiene e protezione individuale, con particolare riferimento alla buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie. «La vaccinazione – scrive ancora l’Asl –, oltre ad essere un ottimo mezzo per prevenire la malattia, è in grado di ridurre significativamente le complicanze, l’ospedalizzazione e l’eccesso di mortalità nei soggetti maggiormente a rischio. In considerazione del fatto che nel periodo autunnale circolano anche altri virus che possono simulare i sintomi dell’influenza, è stato istituito a livello nazionale un sistema di sorveglianza, che individua in maniera più accurata i casi di sindrome influenzale sulla base di precisi criteri diagnostici». Tale sistema si basa sulla collaborazione volontaria di “medici sentinella” individuati fra i medici e i pediatri di famiglia che assistono una popolazione ritenuta statisticamente significativa.

Nell’Ausl della Romagna i medici sentinella sono 24, 6 per ciascun ambito territoriale.

«Il vaccino antinfluenzale è sicuro, di provata efficacia e generalmente ben tollerato – assicura l’Ausl nella nota –. Non deve essere somministrato a soggetti con allergia vera alle proteine dell’uovo e va rinviato in caso di manifestazioni febbrili in atto. Gli effetti collaterali più comuni, anche se non frequenti, possono consistere in dolore di solito di lieve entità e/o arrossamento nel punto di iniezione. In rare occasioni possono manifestarsi leggero malessere generale, febbricola, dolori muscolari, nevralgie, di breve durata. I vaccini in uso non contengono mercurio o suoi derivati ed essendo costituiti da particelle virali frammentate e purificate non possono essere responsabili di trasmettere la malattia influenzale».

Per le categorie a rischio la somministrazione del vaccino è gratuita. Una sola dose di vaccino è sufficiente per i soggetti di tutte le età, con esclusione dei bambini mai vaccinati in precedenza, ai quali vengono raccomandate due dosi a distanza di quattro settimane.

Il tasso di copertura vaccinale nel territorio romagnolo ha registrato l’anno scorso, un ulteriore incremento di circa un punto percentuale nella popolazione ultrassessantacinquenne, passando da una copertura complessiva del 49,4% nella campagna 2015/2016 ad una pari al 50,6% nella campagna 2016/2017 (nella campagna 2014/2015 la copertura era stata del 48,4%). Tuttavia il risultato è ancora molto lontano dal valore del 75,4% conseguito nel 2006.

In provincia di Ravenna sono oltre 61mila le dosi a disposizione per la somministrazione.

La principale novità di quest’anno è rappresentata dalla campagna di vaccinazione, anch’essa gratuita, contro lo penumococco, “Non lasciare che la polmonite rovini il tuo inverno”, rivolta a donne e uomini di 65 anni, quindi nati nel 1952, per difenderli da un batterio che può provocare malattie gravi come polmoniti, meningiti, sepsi. La vaccinazione, che può essere fatta solo dai medici di famiglia, sarà riproposta ogni anno, sempre gratuitamente, per tutti i 65enni residenti in Emilia-Romagna.
In Emilia-Romagna dal 2006 vengono già vaccinati i bambini nel primo anno di vita: questo ha prodotto una diminuzione dei casi di meningite da pneumococco nella fascia di età 0-4 anni (da una media di 5 casi/anno prima della vaccinazione a 2 casi all’anno nel periodo successivo).
Nel 2016 i casi di sepsi (infezione diffusa nel sangue con rischio di danni a diversi organi) che interessano prevalentemente gli anziani, hanno avuto un tasso di incidenza di 2,6 casi ogni 100.000 abitanti (il tasso era dello 0,8 nel 2007).

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