Furti in calo rispetto al passato, il sindaco: «Abbiamo lavorato su questo fronte»

Il primo cittadino Michele de Pascale commenta la graduatoria del Sole 24 Ore: «Dati che vanno commentati con prudenza, altrimenti si rischia di dare una lettura distorta»

Michele de Pascale, presidente della provincia e sindaco di Ravenna, invita ad una lettura prudenziale dei dati sulla sicurezza che sono stati pubblicati lunedì dal Sole 24 Ore. La classifica vede la provincia di Ravenna al 16esimo posto in Italia per numero di reati denunciati,  in una graduatoria dove in cima si trovano Milano, Rimini e Bologna. In questo senso la lettura che dà de Pascale è questa: «Ritengo che questi dati vadano sempre accolti con interesse e nel contempo con prudenza, poiché, come quando nel nostro caso in due/tre anni risultano in costante miglioramento, si corre sempre il rischio di leggerli in maniera trionfalistica o viceversa, laddove peggiorano, vengono drammatizzati». In entrambi i casi si tratta di «errori» poiché « i dati restano indicativi e comunque continuano a delineare l’Emilia-Romagna e in generale il nord del paese come zone molto colpite da una micro criminalità diffusa».

Va ricordato che Ravenna un paio d’anni fa era ai vertici per numero di furti in abitazione: «Su questo reato abbiamo lavorato tantissimo in stretto raccordo con Prefettura, Questura e Comando provinciale dei carabinieri, con un’importante strategia di coordinamento – che ha portato ad organizzare in maniera più efficace le presenze delle forze dell’ordine soprattutto nel forese – aumentando del 30% in due anni l’organico della Polizia Municipale e potenziando la videosorveglianza». Oggi la città è quarta per i reati legati allo spaccio di stupefacenti che, però, «vanno letti nel senso di una decisa intensificazione dell’attività antidroga di tutte le forze dell’ordine preposte, che ha portato ad aggredire le piazze di spaccio della provincia con operazioni repressive praticamente quotidiane»

Anche grazie a queste operazioni «i risultati ci sono stati, ma per chi riceve un furto in abitazione, la notizia che si è migliorati o peggiorati di pochi punti percentuali nella classifica, non migliora né peggiora il quadro generale, che resta sempre grave e dunque non bisogna abbassare la guardia. Più in generale, possiamo considerare una lettura credibile se parlando di criminalità in Italia nei primi cinque posti ci sono Milano, Rimini, Bologna, Firenze e Torino e sono assenti Napoli, Catanzaro Reggio Calabria Palermo o altre città del sud Italia che vivono situazioni pesanti di malavita organizzata, di racket e di spaccio? In questo senso mi sorge spontanea un’altra riflessione: forse la discriminante non è relativa al fatto, su cui qualcuno minimizza, ovvero che nel nord Italia si denuncia e nel sud Italia no perché non si ha fiducia nella risoluzione del problema da parte delle istituzioni; probabilmente il tema reale è che c’è una parte del nostro paese dove le persone hanno paura a denunciare perché temono ritorsioni»

CGIL BILLB REFERENDUM 09 – 16 05 24
RFM 2024 PUNTI DIFFUSIONE AZIENDE BILLB 14 05 – 08 07 24
SAFARI RAVENNA BILLB 13 – 19 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24