Migranti, in un libro le testimonianze degli ospiti delle strutture di accoglienza

Il nuovo volume della cooperativa sociale Zerocento cerca anche di approfondire gli aspetti di natura economica e sociale dietro i flussi

MigrantiSi terrà venerdì 14 dicembre alle 17.30 alla sala consiliare del municipio di Faenza la presentazione del nuovo libro prodotto dalla cooperativa sociale Zerocento. Dopo i due testi di intrattenimento “Giallo Smalvito” e “Mi passi il pannolino?”, il nuovo progetto editoriale della cooperativa faentina è un testo di documentazione e approfondimento sui temi delle nuove migrazioni.

“Vite di Mezzo – Testimonianze e riflessioni sulla tratta dei migranti” – edito da Carta Bianca Editore – è un testo diviso in due sezioni: una prima dedicata alle testimonianze degli ospiti delle strutture di accoglienza  in cui Zerocento opera, una seconda di approfondimento sugli aspetti di natura economica e sociale che si cela dietro i flussi migratori.

Il libro è stato scritto a più mani da Melania Dello Iacono, Nicolò Ratti e Silvana Quadalti, soci Zerocento coordinatori e operatori nelle comunità per richiedenti asilo, Arianna Marchi, presidente della Zerocento, Pietro De Carli, esperto di cooperazione allo sviluppo e di flussi migratori e Luciano Dal Prato, economista e esperto di finanza di progetto.

A corredo del libro, sono presenti due testi a cura di Andrea Nicastro, giornalista e corrispondente estero de Il Corriere della Sera, e di Enzo Ciconte, docente di “Storia della criminalità organizzata “all’Università di Roma Tre e di “Storia delle mafie italiane’ all’Università di Pavia, in passato consulente della Commissione parlamentare antimafia.

«Ci capita sempre nel nostro mestiere di operatori sociale di essere testimoni attivi di mutamenti epocali che coinvolgono aspetti sociali e culturali dei nostri territori: è successo con la chiusura dei manicomi, con lo sviluppo dei servizi alla prima infanzia, con le scelte innovative in materia di integrazione della disabilità – racconta il presidente di Zerocento Arianna Marchi –. Ora, i flussi migratori provenienti dalle tante periferie del mondo ci hanno messo in contatto con un’umanità apparentemente distante da noi ma in cui abbiamo avuto modo di riscoprire le stesso desiderio di futuro che troviamo negli occhi dei bambini e di chi incontriamo nei nostri servizi più classici».

Gli autori hanno scelto di dedicare il testo “a tutte le donne e gli uomini di qualsiasi età, dai più piccoli ai più grandi, che dopo tanto viaggiare si sono fermati per un po’ in una delle nostre comunità, perché ogni singolo incontro è stato per noi occasione di scoperta e di crescita e ci ha ricordato cosa significhi scegliere di essere artefici del proprio destino.”.

Alla presentazione, coordinata da Emilio Gelosi – giornalista e responsabile comunicazione di Legacoop Romagna – saranno presenti gli autori del libro.

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