«E a teatro l’attore è costretto a scusarsi: distratto dalla luce di uno smartphone»

La segnalazione di una spettatrice del classico di Eduardo de Filippo in scena all’Alighieri di Ravenna

Smartphone TeatroRiceviamo e volentieri pubblichiamo una segnalazione con tanto di riflessione di una lettrice, tra il pubblico dell’Alighieri di Ravenna venerdì sera.

«Immaginate di stare svolgendo un lavoro, uno qualsiasi, dal preparare una torta allo svolgere un calcolo particolarmente complicato. O una prova impegnativa, fisicamente o emotivamente. Con un idividuo/a che vi spara una luce intensa negli occhi, in un ambiente buio.
Ecco cosa è capitato questa sera al Teatro Alighieri di Ravenna, dove andava in scena un classico di Eduardo de Filippo, “Questi fantasmi”.
A fine spettacolo, mentre giungeva il meritato tributo di applausi da parte del pubblico, il primo attore chiede a mano il silenzio, scusandosi per la sua chiusura di spettacolo imperfetta. Qualcuno in prima fila lo ha distratto con la luce balenante di uno smartphone (rimasto acceso per gran parte dello spettacolo, per altro).
La persona in questione non ha avuto nemmeno tempo di raccogliere il plauso della propria “educazione”. Se ne è scappata via in gran fretta mentre erano appena iniziati gli applausi.
Sono troppo cattiva a sperare che le caschi il dannato aggeggio in un tombino?».
Licia Fiorentini

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