giovedì
16 Ottobre 2025
il dato

Coronavirus, indice Rt dell’Emilia-Romagna a 1,28, oltre il livello di guardia

L'indicatore farebbe riferimenti ai focolai bolognesi. «Ma è vietato abbassare la guardia»

Condividi

Test Covid 19Secondo i dati resi noti dal Ministero della Salute, l’indice Rt dell’Emilia-Romagna, che misura il tasso di contagiosità dopo l’applicazione delle misure decise per contenere la malattia, si attesta all’1,28 percento, oltre il livello di guardia fissato a 1, nel periodo 22/28 giugno.

Secondo i sanitari, l’indicatore Rt dell’Emilia-Romagna fotografa una situazione che, in larga parte, fa capo ai focolai che si sono manifestati a Bologna la scorsa settimana (in primis quello alla Bartolini Corriere Espresso). Pur trattandosi di un numero di casi relativamente modesto in termini assoluti, è un fenomeno che è stato fortemente presidiato dai servizi sanitari, che lo hanno circoscritto e contenuto.

«Non siamo certo noi a sottovalutare ogni segnale che ci indica come sia sempre necessario non abbassare mai la guardia- commenta l’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini- e non ci facciamo trovare sguarniti. E proprio in occasione dei focolai che si sono creati nel bolognese, abbiamo dimostrato come abbia reagito, presto e bene, la macchina della sanità pubblica»

È lo stesso report dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute, che riporta i dati relativi all’Rt, ad affermare che «le stime Rt tendono a fluttuare in alcune Regioni e province autonome in relazione alla comparsa di focolai di trasmissione che vengono successivamente contenuti. Si osservano, pertanto, stime superiori ad 1 in Regioni dove si sono verificati recenti focolai. Persiste l’assenza di segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali».

«Nei giorni scorsi abbiamo incontrato i sindaci della Riviera- spiega ancora Donini- e con loro abbiamo convenuto una serie di azioni per continuare a sensibilizzare i cittadini ad un comportamento che eviti il rischio di contagio, oltre ad un aumento dei controlli. E abbiamo chiesto alle autorità competenti di vigilare affinché tutti i passeggeri indossino la mascherina e non vi siano passeggeri in piedi».

Per quanto riguarda il settore produttivo, Donini ricorda che «abbiamo invitato le aziende a effettuare i test sierologici ai propri dipendenti, dato che questo ci consente di individuare in maniera tempestiva i casi asintomatici, dando poi il via – ove necessario – alle azioni di isolamento e successivo tampone di verifica».

«Dato che il rischio zero non esiste- conclude Donini- e dato che non possiamo permetterci un altro lockdown, raccomandiamo a tutti di osservare sempre con scrupolo tutte le indicazioni di comportamento già note, più volte raccomandate, che evitino il rischio del contagio. A noi spetta il compito certamente impegnativo, ma finora assolto grazie alla competenza e alla professionalità della sanità pubblica, di individuare tempestivamente e circoscrivere gli eventuali focolai».

Condividi

Notizie correlate

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

La darsena di Ravenna protagonista alla Biennale di Venezia

Nel progetto "Italia Infinita 2075" che immagina una connessione veloce sotto l'Adriatico

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi