Ritorno a scuola: il punto su spazi, organico, test, mascherine e trasporto pubblico

Lo stato dell’arte dopo l’incontro in regione tra la giunta e i sindacati: il 14 settembre riprendono le lezioni

Chairs Classroom College Desks 289740Spazi e attrezzature, dotazione di docenti e tecnici, test sierologici per tutto il personale e mascherine, trasporto pubblico: sono questi i quattro temi prioritari al centro del confronto iniziato ieri, 26 agosto, tra Regione Emilia-Romagna e sindacati per arrivare a una riapertura delle scuole in sicurezza il 14 settembre. Al tavolo di incontro erano presenti il sottosegretario alla presidenza, Davide Baruffi, gli assessori Paola Salomoni (Scuola), Raffaele Donini (Sanità) e Andrea Corsini (Trasporti e Mobilità) e i rappresentanti dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil e della scuola (Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda).

Spazi e attrezzature adeguati alla ripresa in sicurezza
L’assessore Salomoni ha illustrato una situazione soddisfacente in Emilia-Romagna, con tre elementi che vanno garantiti entro il 14 settembre: la conclusione dei lavori di edilizia leggera già iniziati e su cui si sono avuti riscontri positivi dagli enti territoriali; l’arrivo dei docenti e del personale Ata assegnato dal ministero dell’Istruzione e di cui si attende entro il fine settimana la firma del decreto;  gli arredi previsti, a partire dai banchi monoposto, per i quali è iniziata la distribuzione e che saranno consegnati in tre fasi – gli ultimi a ottobre – in base al criterio di urgenza (ovvero privilegiando le nuove sedi che dovranno ospitare gli alunni per mantenere il necessario distanziamento).

Insegnanti, personale tecnico e servizi
In particolare, per quanto riguarda l’organico, Salomoni ha sottolineato come “una volta avuta contezza delle dotazioni, in caso di criticità la Regione si farà carico di interloquire con l’Ufficio scolastico regionale per sollecitare nuove richieste al ministero”. Rassicurazioni anche per le mense, con il ripristino dell’attività di refezione cui stanno lavorando Regione e Anci, l’Associazione dei Comuni, e sul pre e post scuola, ambito più delicato su cui si stanno facendo valutazioni puntuali sul territorio. E per quanto riguarda le mascherine, “il Governo ha garantito consegne straordinarie ogni settimana attraverso la struttura commissariale, in numero sufficiente per il personale e gli studenti”.

Test sierologici e tamponi per monitorare il personale durante tutto l’anno scolastico
Tracciare per garantire la sicurezza di chi lavora nella scuola, degli studenti e delle loro famiglie. La Regione, come annunciato già nei giorni scorsi, sta procedendo a rendere disponibili a tutti i lavoratori della scuola, nessuno escluso, i test sierologici, ma non basta. “Abbiamo allargato al massimo l’offerta del test ricomprendendo tutte le figure professionali possibili (docenti e supplenti delle scuole pubbliche e di quelle paritarie, personale Ata, educatori, tecnici, operatori delle mense e del pre e post scuola)- ha spiegato Donini-, persone che vogliamo seguire e monitorare, se aderiranno, per tutto l’anno scolastico. Dal 28 settembre arriveremo a una potenzialità di 20mila tamponi al giorno, proprio per essere sempre più tempestivi nell’individuare e circoscrivere eventuali focolai”. Inoltre, l’Emilia-Romagna è impegnata, una volta individuato il responsabile Covid dentro le singole scuole come previsto dalle disposizioni governative, a gestire i casi di positività al virus di concerto con i medici di medicina generale e i dipartimenti di sanità pubblica.

Risorse straordinarie per il trasporto pubblico locale
L’obiettivo è rendere disponibile a tutti l’uso dei mezzi pubblici in sicurezza e nel rispetto delle regole.  In Emilia-Romagna, con l’obbligo della mascherina, a oggi possono essere utilizzati il 100% dei posti a sedere sui treni e sui bus extraurbani, mentre sui bus urbani si può raggiungere fino al 60% della capienza totale, percentuale che dal 14 settembre, in base alle proiezioni fatte dall’assessorato regionale ai Traporti, dovrebbe essere portata all’80% per assicurare il trasporto a tutti. Una situazione che finora e dal 18 maggio, fine del lockdown, ha dimostrato di reggere bene e senza criticità particolari o gravi. “Se saranno garantite le risorse aggiuntive dal Governo per 400 milioni di euro, potremo aggiungere dai 500 ai 900mila chilometri in più all’offerta di trasporto pubblico regionale- ha spiegato Corsini-, questo vuole dire 500 bus urbani in più al giorno sulle strade (circa 50, in media, in ogni provincia). Una situazione che ci permetterebbe di rispondere in modo positivo al fabbisogno dei cittadini. Garantire invece a bordo dei mezzi il metro di distanza, pur essendo già previsto l’obbligo della mascherina, porterebbe alla necessità di triplicare gli autobus in circolazione, mentre sui treni la situazione sarebbe tale per cui si renderebbe necessario dimezzare la capacità di carico e quindi rischiare di lasciare letteralmente a piedi 20mila persone al giorno. Per questo- ha chiuso l’assessore- stiamo lavorando per trovare un punto di caduta col Governo e il Comitato tecnico scientifico nazionale in grado di soddisfare le necessarie garanzie di sicurezza e la necessità di portare a scuola tutti i giorni i nostri ragazzi”.

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