Effetto lockdown: nel primo trimestre 2020 cassa integrazione aumentata del 152%

Le previsioni dell’ufficio studi della Camera di Commercio: Pil provinciale in calo del 9,9 percento rispetto al 2019

Man Wearing Blue Hard Hat Using Hammer 544966Il mercato del lavoro ravennate nel primo trimestre 2020, misurato dalla Camera di Commercio, risente delle forti perturbazioni indotte dall’emergenza sanitaria a partiredall’ultima settimana di febbraio. Segnali diripresa da Servizi (+2,9%) e Agroalimentare (+0,8%), soffrono Industria (-1%), Edilizia (-0,4%) eCommercio/Turismo (-0,3%). È quanto emerge dalle indagini dell’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ravenna sui dati Istat Forze-Lavoro tra gennaio e marzo di quest’anno.

«Nel primo trimestre 2020 – sottolinea l’Ufficio Studi dell’Ente di viale Farini – l’input di lavoro, misuratodalle ore lavorate, registra una marcata diminuzione sia rispetto al trimestre precedente, sia rispettoallo stesso periodo dell’anno scorso. Tali dinamiche risultano coerenti con la fase di eccezionale caduta dell’attività economica che, nell’ultimo trimestre, ha risentito degli effetti della crisi sanitaria che, per il 2020, porteranno ad una flessione del Pil provinciale, rispetto al 2019, pari a -9,9%».

Dal lato dell’offerta di lavoro, nel primo trimestre del 2020 il numero di persone occupate diminuiscein termini congiunturali (-532 unità, -0,3%), a seguito del calo sia degli occupati dipendenti (-0,3%),sia di quelli indipendenti (-0,2%). Il tasso di occupazione è pari al 70,3%, in diminuzione di 0,3 puntirispetto al quarto trimestre 2019.Nell’andamento tendenziale rallenta la crescita del numero di occupati (+1,1%, +2 mila unità rispettoal primo trimestre 2019), per effetto dell’aumento dei lavoratori dipendenti (+1,6%) a fronte del calodegli indipendenti (-0,3%). E nel confronto annuo, per il dodicesimo trimestre consecutivo, a ritmiancora più intensi, si riduce il numero di persone in cerca di occupazione (-3,4 mila in un anno, -31%). Dopo la diminuzione nei due precedenti trimestri, aumenta anche il numero di inattivi di 15-64anni (+0,6 mila in un anno, +0,4%). Il tasso di disoccupazione è in diminuzione rispetto sia altrimestre precedente sia a un anno prima e si associa all’aumento, anch’esso congiunturale etendenziale, del tasso di inattività delle persone con 15-64 anni.

Dal lato delle imprese, che segnalano, tra i bisogni più urgenti, la liquidità innanzitutto, messa a duraprova dai mancati pagamenti e dal blocco dei consumi, si registra una diminuzione della domanda dilavoro su base congiunturale, con un calo delle posizioni lavorative dipendenti, mentre aumenta,rispetto allo stesso periodo del 2019, il ricorso alla cassa integrazione (+152,8%), con 415.221 oreautorizzate tra gennaio e marzo di quest’anno.

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