In aumento lo spiaggiamento di testuggini sulla riviera ravennate e ferrarese

Il fenomeno provoca una moria di tartarughe marine. Gli interventi di salvataggio e i consigli del centro Cestha

Tartaruga Salvata CesthaSono una quindicina le tartarughe marine morte in appena tre giorni spiaggiate recentemente sulla riviera adriatica. Lo rivela  il centro ricerche sulla fauna acquatica del Cestha di Marina di Ravenna: «è il triste bilancio di un fenomeno che continua a ripetersi lungo le coste ravennati e ferraresi».

«Nessun allarme, purtroppo i numeri sono in linea con quelli dello stesso periodo degli anni scorsi – dichiarano i responsabili del centro –, sono le particolari condizioni di correnti e mareggiate che, alle volte, concentrano gli episodi di spiaggiamento delle carcasse (spesso si tratta di esemplari morti da parecchi giorni) in periodi molto ravvicinati.
I ricercatori di Cestha si occupano del primo intervento su questi esemplari compiendo i rilievi biometrici utili per aggiornare la banca dati regionale ma, anche a causa dell’alta frequentazione delle spiagge nelle giornate estive, anche la cittadinanza può essere molto utile alla gestione del fenomeno.

Testuggine Centro CesthaI ricercatori a questo proposito hanno stilato un piccolo vademecum che può essere seguito da chi dovesse imbattersi in una tartaruga spiaggiata:
– Segnalare con tempestività il ritrovamento alla Capitaneria di Porto e, in battuta successiva, al centro Cestha al numero 351-8544072
– Se si ha il dubbio che l’esemplare possa essere ancora vivo inviare al centro Cestha una foto o un breve video
– Cercare di essere il più precisi possibile sulla localizzazione dello spiaggiamento, in modo da favorire il ritrovamento dell’esemplare.
– Individuare una carcassa “marcata” con bomboletta colorata è sintomo che sull’animale siano già stati eseguiti i rilievi e che questi sia solo in attesa dello smaltimento.

Di particolare importanza, infine, sono i comportamenti da adottare in caso di ritrovamento di un esemplare vivo. Agosto è, infatti, il mese nel quale è probabile imbattersi in piccole tartarughe marine molto debilitate e ricoperte dai cosiddetti denti di cane, gli stessi crostacei che incrostano cozze e scogli. Questi animali può capitare che siano avvistati ancora in acque basse vicino a riva.

Anche in questo caso è fondamentale mettersi in contatto con la Capitaneria di Porto e con il centro recupero Cestha, rimanendo reperibili per ricevere istruzioni sul come comportarsi.
Nel weekend in corso, infatti, sono state diverse le segnalazioni di animali in questa particolare situazione ed è stato effettuato anche il recupero di una piccola tartaruga marina, di soli 20 cm, fortemente debilitata. ora in cura nella sede del centro ricerche Cestha.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
MAR MOSTRA SALGADO BILLB 15 – 21 04 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24