La pillola anti Covid arriva in farmacia, gratis, ma solo con la ricetta del medico

Il farmaco Paxlovid sarà prescritto solo a chi contrae il virus in forma leggera ma rischia di peggiorare a causa delle preesistenti condizioni di salute

PaxlovidAmmalarsi, contattare il medico, ricevere una prescrizione e ritirare i medicinali in farmacia per curarsi a casa: una pratica comune, che si avvia a diventare una consuetudine anche nella lotta al Coronavirus, per tutti quegli assistiti che contraggono il Covid in forma leggera, ma che rischiano di peggiorare a causa delle preesistenti condizioni di salute.

È stato infatti firmato in questi giorni un protocollo di intesa nazionale, valido fino al 31 dicembre, tra Ministero della salute, Aifa, Federfarma, Assofarm, FarmacieUnite, Federfarma servizi e A.d.f. per la distribuzione e dispensazione del farmaco antivirale orale Paxlovid (di Pfizer) direttamente in farmacia.

Fino ad ora è stato possibile utilizzarlo solo se prescritto dagli specialisti ospedalieri e veniva distribuito unicamente nei centri Covid individuati dalle Regioni (farmacie ospedaliere).

Via libera, dunque, anche in Emilia-Romagna a questa nuova possibilità, che si aggiunge alla precedente.

Cos’è l’antivirale Paxlovid
Si tratta di una pillola che – come spiega l’Agenzia italiana del farmaco – è indicata per il trattamento della durata di 5 giorni di pazienti adulti, con infezione recente da Sars-CoV-2 con malattia lieve-moderata, che non hanno bisogno di ossigenoterapia e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di Covid severo.

Il farmaco inibisce la replicazione del virus e pertanto va somministrato – se il medico lo ritiene necessario – ai primi sintomi, non appena si ha la conferma della propria positività.

Alcuni principi attivi del Paxlovid potrebbero avere interazioni con altri medicinali, tra cui quelli utilizzati per diverse patologie croniche: per questo motivo il suo utilizzo deve essere valutato caso per caso dai medici di medicina generale.

Come prevede una determinazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco del 20 aprile, saranno infatti chiamati a compilare il piano terapeutico Aifa contenente le indicazioni necessarie a selezionare i pazienti eleggibili e a garantire un uso sicuro del farmaco.

Il costo del farmaco sarà completamente a carico del Sistema sanitario.

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