Patrimonio storico: Il Borgo San Rocco “nel cuore” dei ravennati

Gli antichi edifici dell’ex Macello e del Molino Lovatelli  fra i luoghi più votati in provincia nel referendum del Fai, secondi solo alle Saline di Cervia

Ex Macello Borgo San Rocco

L’ex Macello Comunale in Borgo San Rocco a Ravenna

Il Borgo San Rocco è primo nel comune di Ravenna e secondo in provincia – anche se staccatissimo dalle Saline di Cervia – nel più grande censimento spontaneo del patrimonio culturale italiano promosso dal Fai, “I luoghi del cuore”, i cui risultati verranno pubblicati nel 2023.

Porta Sisi Borgo San Rocco

Porta Sisi uno degli ingressi in Borgo San Rocco dal centro di Ravenna

In soli due mesi dalla candidatura i negozianti e la comunità del Borgo ravennate si sono mobilitati per segnalare al Fai due luoghi preferiti che potranno diventare punti di attrazione quando saranno adeguatamente valorizzati: l’ex macello comunale e l’ex mulino, lo storico Molino Lovatelli che risale al medioevo, noto anche all’esule Dante Alighieri.

Una prima iniziativa, in attesa di un progetto più ampio per la valorizzazione dell’area, è stata presa dal gruppo “Il Borgo” che racchiude la gran parte dei negozianti all’interno del comitato “Spasso in Ravenna”, in collaborazione con le associazioni culturali e di volontariato che fanno capo a “ripensandoRavenna” (Slow Food e RavennaFood, Dis-Ordine, TrailRomagna e Ecologia di Comunità). Ne seguiranno altre come la applicazione di una vetrofania nei negozi del Borgo per consentire di sottoscrivere una quota a favore della Mensa di Fraternità della parrocchia deel borgo, tramutata in “piatti di solidarietà” dagli chef di RavennaFood.

«La scommessa è stata vinta, nonostante il risicato tempo a disposizione – commentano i promotori dell’iniziativa di promozione – : in soli due mesi dalla candidatura i negozianti e la comunità del Borgo San Rocco si sono mobilitati per segnalare al Fai due  “luoghi del cuore” che potranno diventare punti di attrazione per la città e il terriotrio ravennate. Un vecchio macello e un antico mulino, due realtà accomunate dalla loro originaria vocazione artigianale che abbisognavano entrambe dell’acqua del canale (e molto tempo fa dei fiumi Montone e Ronco prima che diventassero  “uniti”) così abbondante allora nel Borgo San Rocco.

L’idea è nata, con gli obiettivi di valorizzazione del patrimonii storico e culturale, della cosiddetta “rigenerazione urbana” dello storico borgo fuori le mura, considerando sia le desertificazioni dei centri storici con la chiusura di diverse “serrande”, che le difficoltà delle “prime periferie”. l’iniziativa che ha voluto ricordare ai ravennati la necessità di guardare fuori il centro città, in una zona ricca di tesori nascosti come è stato evidenziato dal primo tour del Borgo San Rocco promosso già alcuni anni fa da TrailRomagna.
In attesa dei risultati definitivi del concorso Fai – scrivono le associazioni organizzatrici – riteniamo di dover ringraziare i protagonisti di questa mobilitazione e i proprietari dei due immobili che verranno ricordati nell’occasione».

Molino Lovatelli Interno

Interno dell’antico Molino Lovaletelli, in Borgo San Rocco a Ravenna

 

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