Nasce il Porto Robur Costa 2030: Ravenna resta ai vertici con la spinta del Consar

Il consorzio di trasporti al fianco anche della nuova compagine societaria che ha rilevato il titolo dal vecchio club per il decimo campionato consecutivo in Superlega. Daniela Giovanetti è la presidente. Marco Bonitta il factotum: coach, ds e responsabile giovanili

DSC 9872La città di Ravenna sarà presente nel massimo campionato di pallavolo maschile, la Superlega, anche per la stagione agonistica 2020/21. E il decimo anno consecutivo al livello nazionale più alto sarà affrontato da una nuova compagine societaria, il Porto Robur Costa 2030, costituitasi ufficialmente il 5 giugno, che ha rilevato il titolo sportivo dal vecchio club.

Il presidente del nuovo Porto Robur Costa 2030,  che potrà contare sulla sponsorizzazione del gruppo Consar, che ha rinnovato per altri due anni l’accordo, è Daniela Giovanetti, 51enne commercialista di Cervia, ma con uno studio in centro a Ravenna, che guiderà un cda che annovera anche Veniero Rosetti, presidente del gruppo Consar e anima ispiratrice del nuovo progetto societario, Simone Bassi, Piero Roncuzzi e Antonio Venturini.

DSC 9831«Abbiamo lavorato con grande impegno e tanta energia per arrivare a questa giornata – ha detto la neo presidente – e sono particolarmente orgogliosa di questo incarico, per il quale darò il massimo, così come darà il massimo tutto il gruppo dirigenziale di questa nuova società. È un incarico che pesa perché so quanta storia e quanto blasone si porta dietro Ravenna nel mondo del volley. E poi, essendo una tifosa di pallavolo, andando spesso a vedere con mio figlio le partite, ho avuto modo di apprezzare quel clima da grande famiglia, di amicizia, di affiatamento che ha caratterizzato il nostro ambiente pallavolistico. Questa è un’identità che non dovremo smarrire; tenendo conto di questo abbiamo allestito una società che lavorerà ad un progetto ad ampio raggio, richiamato anche dal nome, con quel 2030 che guarda ovviamente lontano, con una struttura organizzata, consolidata, motivata e appassionata, che duri appunto nel tempo e che possa, nel suo percorso, coinvolgere i nostri impagabili tifosi e il più ampio numero di aziende del territorio».

Concetti, questi, ribaditi anche da Veniero Rosetti. «Partiamo con un progetto di ampio respiro, che nelle sue intenzioni dovrebbe allinearsi a un progetto polisportivo della città. E’ un bel progetto, ne sono convinto, e per crescere e consolidarsi ha necessità di essere supportato e aiutato da persone e aziende che credono nello sport di Ravenna, credono, come hanno fatto il gruppo Consar e gli amici consiglieri di questa nuova società, nella possibilità di costruire qualcosa di rilevante e che abbiano voglia di investire. Partiamo con un investimento che ha economie ristrette e con una squadra giovane, poi vedremo strada facendo come evolverà il campionato e come si consoliderà questo progetto».

Nuova società, ma immutata filosofia: quella di puntare sempre sui giovani prospetti e di continuare a fare di Ravenna il laboratorio per la crescita e valorizzazione dei talenti. E qui entra in ballo Marco Bonitta, confermatissimo coach e ds anche nella nuova società, per la quale rivestirà pure l’incarico di responsabile del settore giovanile. «Abbiamo chiuso un’annata che, dal punto di vista del piazzamento, è stata la migliore dei nove anni di massima serie: eravamo sesti a fine andata – ricorda coach Bonitta – e sesti, con un calendario che ci dava possibilità di fare punti, anche al momento della sospensione. Abbiamo così guadagnato il diritto di partecipare alla nuova Supercoppa aperta alle prime otto dello scorso campionato. La prossima stagione, per la quale cominceremo a lavorare da mercoledì prossimo, 8 luglio, se ci saranno le condizioni per entrare in palestra, partirà da questo orgoglio. Adesso non è corretto parlare di obiettivi perché c’è un roster da completare».

Un roster nel quale accanto ai confermati Batak, Stefani, Recine, Grozdanov e Kovacic, si aggiungono i primi due acquisti: il centrale Stefano Mengozzi, che all’età di 35 anni torna a Ravenna, nella squadra della sua città e dove ha giocato già per 10 stagioni, e lo schiacciatore Giulio Pinali, 23 anni, reduce da quattro annate in SuperLega con Modena.

Nel giorno della sua presentazione ufficiale, al Porto Robur Costa 2030 arrivano anche gli incoraggiamenti e gli auguri dell’Amministrazione Comunale attraverso le parole dell’assessore allo sport Roberto Fagnani. «Un grande in bocca al lupo a queste persone che hanno messo la faccia per portare avanti la pallavolo in città, che hanno accettato di mettersi in gioco con questo progetto sportivo in un momento molto difficile e drammatico. Ravenna è la città dove più di 100 anni è stato alzato il primo pallone da volley, la città che ha vinto il primo scudetto maschile e ha dato alla nazionale italiana il primo allenatore, a conferma di una simbiosi stretta: il volley non può fare a meno di Ravenna e Ravenna non può fare a meno della pallavolo».

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