L’appello dell’allenatore: «Ridare a tutti i ragazzi la possibilità di fare partite»

Il ravennate Zauli scrive al presidente Figc Tisci: «Ci dica se la stagione è già finita…»

Calcio Giovanile 696x462Lo sport giovanile continua a restare per la maggior parte fermo al palo, in Italia, a causa delle stringenti norme anti Covid. Sul tema, riceviamo e pubblichiamo la lettera appello del ravennate Alessandro Zauli, allenatore ed educatore impegnato da oltre trent’anni nel calcio giovanile, al presidente del Settore giovanile e Scolastico della Figc, Vito Tisci.

Zauli chiede provocatoriamente a Tisci di annunciare ufficialmente la fine anticipata della stagione del calcio giovanile per permettere alle società di essere rimborsate dei tesseramenti già versati.

In particolare l’appello dell’allenatore ravennate riguarda il mondo del calcio dilettantistico e dei più piccoli. Gli allenamenti infatti possono proseguire regolarmente nel caso di atleti iscritti a competizioni ritenute di “interesse nazionale” (ossia campionati regionali e nazionali) mentre la stragrande maggioranza dei ragazzi è costretta a fare solo allenamenti senza contatto, quindi senza le partite, fulcro del gioco del calcio.

«Lei – scrive Zauli, rivolgendosi a Tisci – ha idea di quanto sia difficile per mesi preparare allenamenti stimolanti, divertenti, partecipativi, sempre diversi, senza potersi toccare, dovendo fare il vigile più che l’allenatore? È difficile per i bambini ma anche per noi. Ha idea di quanta progettazione, preparazione, studio, fantasia serve per farlo?».

Zauli ricorda inoltre come le famiglie abbiano speso soldi in quote versate alle società senza aver potuto ricevere un adeguato corrispettivo «come l’utilizzo degli spogliatoi (consentito solo per gli atleti di competizioni di interesse nazionale di cui sopra, ndr), le docce, un allenamento inerente allo sport praticato, le partite».

Zauli si dice poi deluso dalla mancata reazione di Tisci stesso e degli organi federali, da cui non è arrivata – dice – neppure una difesa d’ufficio: «Ma si deve ricordare che è grazie a noi dilettanti che il movimento va avanti – continua la lettera –, siamo noi la maggioranza dei praticanti e delle socieàà, siamo noi che forniamo il gettito più alto, che cresciamo i giocatori per i professionisti».

«L’unico interesse nazionale – conclude Zauli – dovrebbe essere quello di dare a tutti i ragazzi la possibilità di giocare e socializzare, perché lo sport è salute fisica e mentale, quest’ultima non meno importante».

Zaul si chiede infine quale potrà essere il futuro del calcio dilettantistico, con l’unica certezza che «a rimetterci saranno sempre i ragazzi, che purtroppo non hanno un sindacato che li difende».

SABBIONI BILLB SYBY 18 03 – 07 04 24
SAFARI RAVENNA BILLB 14 03 – 03 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24