Era inizio giugno quando Ravenna venne divisa praticamente in due, con la chiusura del cosiddetto Ponte Teodorico, vicino al mausoleo. Un intervento che ha creato disagi al traffico soprattutto questa estate, ma che abbiamo tutti sopportato ben volentieri, se è vero che in questo modo «mettiamo in sicurezza il ponte che aveva bisogno di interventi, favoriamo la crescita dell’economia portuale potenziando il porto e riqualifichiamo l’intera zona con un intervento di valore», aveva dichiarato il sindaco Michele de Pascale.

Sempre in quei giorni era stato reso noto il piano dei lavori, confermato fino a poche settimane fa: […] e infine sarà varato il nuovo ponte, sul quale sarà posata la pavimentazione stradale per poi essere riaperto al traffico a dicembre di quest’anno […].

Siamo arrivati a dicembre ma ancora il ponte non è stato riaperto al traffico. Anzi, sulla stampa locale sono trapelate notizie di un ritardo di un paio di mesi. Noi prima di scriverlo aspettiamo che arrivi la conferma ufficiale dalle istituzioni, che oltre a dire quanto sia importante l’investimento faranno sicuramente chiarezza sui tempi con un comunicato, no?

E poi c’è sempre la battuta pronta: avete presente chi sta realizzando l’investimento (da 9 milioni di euro)? Ecco, potrà mai essere puntuale, la Rete Ferroviaria Italiana?