L’inizio della scuola e la supercazzola della Regione

Vi racconto una storia vera che mi pare sia piuttosto esemplificativa del significato del termine supercazzola (secondo il dizionario Zani­chelli: «Parola o frase senza senso, pronunciata con serie­tà per sbalordire e confondere l’interlocutore»).

Tutto inizia un paio di mesi fa, quando l’assessore al Turismo della Regione, il ravennate Andrea Corsini, propone di far partire la scuola il terzo lunedì del mese per favorire le imprese balneari, o comunque turistiche, o comunque permettere alle famiglie di restare in vacanza più a lungo e di conseguenza “far girare l’economia”. Da una parte ci sono stati apprezzamenti degli operatori turistici, naturalmente, dall’altra ci sono state le incazzature, in particolare di comitati di genitori e docenti inviperiti per aver visto la scuola (che chiamano “cultura”) passare in secondo piano rispetto ad albergatori e vacanze (che probabilmente pensano essere “cazzoni” e “cazzeggio”). In mezzo c’è la giunta regionale che ha sempre temporeggiato imbarazzata, più o meno. Fino alla soluzione straordinaria di qualche giorno fa, quando tutti insieme, presidenti e assessori, hanno avuto un’illuminazione, un colpo di genio, si sono guardati in faccia e all’unisono hanno dichiarato: «Non facciamo assolutamente nulla».

E in effetti, mantenendo le regole già in vigore, la scuola il prossimo anno inizierà lunedì 17 settembre, che è il terzo lunedì del mese di cui si parlava sopra. Ma in un comunicato la Regione non lo dice chiaramente, e sottolinea  invece come l’inizio resti fissato al 15 settembre come appunto da regolamento in corso, che prevede però slitti al lunedì successivo nel caso il 15 cada di sabato o di domenica, come accadrà rispettivamente proprio nel 2018 e nel 2019.

Risultato: la Regione manda un comunicato dicendo che l’inizio della scuola resta invariato al 15, i giornali titolano che la scuola il prossimo anno inizia il 15 settembre mentre in realtà inizierà lunedì 17.
I genitori che avevano fatto una petizione contro l’inizio fissato al terzo lunedì del mese si dicono incredibilmente soddisfatti (anche se vorrebbero in realtà che iniziasse il secondo lunedì del mese, scrivono in una nota) ed è naturalmente soddisfatto pure Corsini che sottolinea come per i prossimi due anni (grazie solo al calendario, visto che i colleghi lo hanno praticamente smerdato) le scuole inizieranno il terzo lunedì di settembre proprio come voleva lui.

Non so se vi rendete conto di come la politica, quando vuole, riesca a fare credere a tutti di aver vinto. Quando in realtà è stato solo una botta di culo.

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