Adam e Fa’ la cosa sbagliata: storie d’amore e di ragazzi, in una NY sempre magnifica

Adam, di Max Mayer (2009)
Sindrome di Asperger: «gli individui portatori sono caratterizzati dall’avere una persistente compromissione delle interazioni sociali, schemi di comportamento ripetitivi e stereotipati, attività e interessi molto ristretti» (Wikipedia). Adam è un giovane ingegnere, progettista di giochi troppo ingegnosi, affetto dalla sindrome descritta. Beth è la sua nuova vicina di casa, che scrive libri per bambini e lavora in un asilo. Come potrete forse intuire, ben presto scoppierà del tenero tra i due.  Adam è proprio quello che sembra: una commedia romantica tra un disadattato sociale e una giovane e carina insegnante d’asilo, solo che viene raccontata in perfetto equilibrio narrativo senza assolutamente scadere nel melodramma (nonostante i problemi in partenza del soggetto) e mai sfiorando la banalità, finale compreso. Una storia come tante altre, una regia non particolarmente innovativa per un film che riconcilia con il cinema: leggero e intelligente, dotato di sceneggiatura brillante e di una coppia di protagonisti (Hugh Dancy e Rose Byrne) assolutamente perfetti e una New York che non smette mai di essere una cornice ideale. Intendiamoci, non è Harry ti presento Sally, ma nemmeno Rain Man, come il buon Adam specifica in un momento del film. Premiato al Sundance nel 2009 (un premio collaterale dedicato a film “scientifici”) e uscito fugacemente nelle nostre sale, è visibile qua e là in rassegne, nell’attesa di una meritata edizione in Dvd.

Fa’ la cosa sbagliata, di Jonathan Levine (2008)
New York, 1994. Il sindaco è lo “sceriffo” Giuliani che combatte lo sballo e i loro furbetti con metodi un po’ troppo preventivi. Luke Shapiro è uno spacciatore neodiplomato che non sa assolutamente cosa fare nella vita. Il suo carattere chiuso lo allontana dal sesso femminile, la sua famiglia ha problemi finanziari, e l’unico amico che ha è il suo psicanalista tossicodipendente, il dottor Squires, che paga appunto in dosi. Un giorno entra in gioco la figliastra di Squires, Stephanie, carina e tossica al punto giusto, di cui Luke s’innamora. Luke si crede malato di depressione cronica, ma Squires, tramite questo racconto di formazione, cerca di fargli scoprire i piaceri della vita. Premio del pubblico al Sundance come miglior film drammatico (ma è una commedia), Fa’ la cosa sbagliata (in originale The Wackness, espressione in slang che sta a significare “ciò che fa male”) è una commedia che si fonda sul dialogo tra i due protagonisti, tra cui spicca un meraviglioso Ben Kingsley in parrucca, a metà tra Big Lebowski e Andrea Mingardi, ambientata in un’America post-grunge, con una gioventù ferita dalla sconfitta di Kurt Cobain nei confronti della vita. C’è molta ironia nel personaggio di Kingsley, soprattutto incentrata sull’incoerenza dei suoi comportamenti rispetto alle parole. A fare da sfondo dell’esistenza di Luke, la presenza costante della colonna sonora rap, fortunatamente sostituita dal rock nel bel finale del film. Un film imperfetto, gradevole, appassionante e verboso che certamente fa leva sulla magnifica Grande Mela e sulla rappresentazione degli anni ’90, ma che piacerà a tutti coloro che sono stati giovani negli ultimi vent’anni. Uscito quest’estate mentre erano tutti al mare, vale la pena recuperarlo in rassegne e nel dvd di prossima uscita.

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