Bambino preso a frustate «da mamma, babbo e zio». Chiesto il rinvio a giudizio

Il racconto del piccolo, che ora vive in un centro per minori. Picchiato sempre per futili motivi

BambinoÈ stato preso a frustate una decina di volte, da madre, padre e zio. E con strumenti diversi: il cavo della tv, il caricabatterie, una corda-cintura. Lo ha dichiarato il bambino (in età da elementari e ora ospite di un centro per minori dei Servizi sociali) in un dettagliato racconto che è costato ai tre adulti la richiesta di rinvio a giudizio. Dovranno rispondere di maltrattamenti in famiglia, andati avanti per almeno tre anni, dal 2011 al 2014.

Il caso è riportato dal Carlino Ravenna in edicola questa mattina, dove viene sottolineato come le frustate siano arrivati sempre per futili motivi: un litigio con il fratello, un po’ di acqua fatta cadere in terra, un capriccio.

L’udienza preliminare è stata fissata per metà settembre.

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