«La torcia dell’impianto di stoccaggio gas di San Potito accesa senza preavviso»

Le segnalazioni dei cittadini raccolte da M5s e Lega Nord che si rivolgono alle giunte dell’Unione e della Regione

P 20171114 190113 VHDR AutoLa torcia dell’impianto di stoccaggio di gas di San Potito è stata accesa a lungo nella giornata del 14 novembre a partire dall’alba e diversi cittadini hanno manifestato la loro preoccupazione non avendo avuto informazioni di alcuni tipo in merito a un’accensione programmata. È la segnalazione del capogruppo del Movimento 5 Stelle nel consiglio dell’Unione della Bassa, Ilaria Ricci Picciloni. Il consigliere regionale Daniele Marchetti (Lega Nord) ha presentato un’interrogazione: «La torcia sarebbe stata accesa per evitare scoppi visto che durante le perforazioni di un nuovo pozzo si sarebbe trovata una sacca di metano».

«Martedì ho ricevuto le segnalazioni di cittadini spaventati che mi avvertivano che all’alba dall’impianto si sprigionavano lingue di fuoco molto alte – dice la grillina –. Ho fatto immediata ricerca per capire se sulle pagine istituzionali dell’Unione erano stati pubblicati avvisi che segnalassero l’accensione della fiaccola dell’impianto per manutenzioni o altro ma non ho trovato nulla e ho tentato di capire perché la fiamma era accesa. Nel tardo pomeriggio mi sono io stessa recata all’impianto e ho costatato che dalla strada le fiammate erano davvero imponenti oltre ad avere trovato diversi cittadini intenti a fermarsi con l’auto e a guardare le stesse. Dall’impianto sono usciti molti tecnici e mi è stato spiegato che l’impianto di perforazione, che da molte settimane è presente nel sito, sta scavando un pozzo e che la fiaccola era accesa per prove tecniche di produzione».

Ricci Picciloni si è rivolta alla giunta dell’Unione per fare presente che come consiglieri ricevono «quintali di comunicazioni, a volte per questioni davvero banali, a volte persino doppioni inutili, e che sarebbe ora che lungi dall’identificarci come dei banali vota delibere, il nostro ruolo di rappresentanti dei cittadini fosse tenuto nella dovuta considerazione anche avvertendoci prima che avverranno queste operazioni così da poter essere a nostra volta fonte di informazione ai cittadini stessi».

Il consigliere del Carroccio sottolinea che dell’accensione della torcia «non era stata data indicazione in nessuno dei siti istituzionali del territorio» e chiede «che tipo di pozzo sia in costruzione nell’impianto e perché sia stata necessaria l’accensione della torcia di sicurezza per tre giorni consecutivi». Sulla questione Marchetti vuole delucidazioni anche riguardo alle autorizzazioni, chiedendo quali abbia rilasciato la Regione, il Comune e l’Unione della Bassa Romagna e anche «quali forme compensative abbiano ottenuto i comuni».

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