Nas al canile, il Comune: «Valuteremo azioni contro gestori ma circolate foto false»

I carabinieri hanno sequestrato due animali vivi e tre carcasse trovate nel congelatore. Palazzo Merlato spiega i dettagli delle cinque bestie: «La struttura ospita circa 70 ed è a norma». A fine agosto scade la convenzione per la gestione

Foto Cane 2(1)«Alcune delle foto circolate in questi giorni, su presunti casi di malnutrizione al canile di Ravenna, sono false: non sono del periodo attuale o addirittura non sono state scattate nella struttura di via Romea». Il Comune di Ravenna interviene per fare chiarezza sul canile municipale interessato il 2 maggio da un’ispezione dei carabinieri del Nas. «Si attende il termine delle verifiche in corso per comprendere se vi siano delle azioni da intraprendere nei confronti dei gestori, alla luce di quanto previsto dai contratti in corso», comunica l’ufficio comunale Diritti degli animali con una nota inviata alla stampa oggi, 7 maggio. Palazzo Merlato fa sapere che l’attuale affidamento scade il 31 agosto e di essere già al lavoro per l’avvio di una nuova gara, «fermo restando che l’ultima gara effettuata, sempre perseguendo la maggiore trasparenza, era stata aperta anche alle associazioni zoofile».

Il Comune sottolinea che nella struttura – «Già a norma ma in cui si stanno eseguendo ulteriori migliorie» – sono presenti 70 cani «in buona salute e sui quali non è stato disposto alcun accertamento». Come già riportato nelle prime ore dopo l’intervento dei militari, sono stati sequestrati due cani vivi e tre carcasse.

Le carcasse di animali «erano regolarmente conservate in apposito congelatore, ai sensi della normativa, in attesa di essere smaltite o inviate all’Istituto zooprofilattico per eventuale esame necroscopico». Gli animali identificati nel congelatore sono: «Un segugio meticcio di età presunta 14 anni entrato al canile nel dicembre 2016 perché vagante e senza microchip deceduto da circa 10 giorni; un pastore tedesco di 15 anni proveniente dal Comune di Russi entrata già in condizioni piuttosto critiche data l’età; un cane di 15 anni, proveniente da Russi, affetta da tumore che, partito da un dito (asportato lo scorso anno), aveva originato metastasi diffuse a tutti gli organi che hanno reso le condizioni tali da praticare l’eutanasia, effettuata la scorsa settimana, per evitare inutili sofferenze». Le due bestiole vive invece sono «un meticcio pittbull/bulldog francese, di 8 anni, entrato come rinuncia di proprietà da Russi, in quanto morsicatore, affetto da sindrome da malassorbimento e reduce da infezione gastrointestinale nel mese scorso, le cui condizioni sono migliorate; un pittbull di 16 anni entrato per rinuncia di proprietà, mordace e poco trattabile, che presenta una magrezza compatibile con l’età». Sia le carcasse, ancora in congelatore, sia i due cani vivi, sono custoditi al canile, questi ultimi in due box all’interno del locale infermeria. Il sequestro dei due cani vivi potrà consentire ulteriori approfondimenti per comprendere la genesi delle loro condizioni.

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