Festival delle Culture, la gaffe del Comune sul manifesto: un apostrofo di troppo

Campagna comunicativa per l’edizione 2018 incentrata sul tema ius soli: “Qual’è il mio Paese?” si chiedono dei ragazzini nati a Ravenna da genitori stranieri

32074128 10214192353834999 2054812044892307456 NIl Comune di Ravenna scivola su un apostrofo nella campagna comunicativa che preannuncia l’edizione 2018 del Festival delle Culture, la tre giorni promossa dall’assessorato all’Immigrazione in programma a giugno con iniziative di vario genere a sostegno dell’integrazione fra i popoli. “Qual’è il mio Paese?”, si chiedono i giovani ritratti su manifesti e volantini affissi e in distribuzione in città. Tutto è incentrato sul tema dello ius soli con i volti di giovani bambini e adolescenti nati a Ravenna da genitori stranieri che si domandano quale debba essere considerato il loro Paese, ma appunto la domanda che pongono è trascritta con la dicitura “qual’è” con l’apostrofo e non “qual è” come invece sarebbe corretto.

La gaffe sta circolando anche sui social: tra chi ha condiviso le immagini c’è anche la consigliera comunale Samantha Tardi del movimento Cambierà che scende nel dettaglio grammaticale: «La grafia qual’è, anche se molto diffusa, è scorretta, perché non si tratta di un caso di elisione, ma di troncamento, dal momento che qual esiste come forma autonoma. Le basi grammaticali, almeno quelle, sarebbero gradite».

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