Terremoto magnitudo 4,6 a Lido di Dante. Il 15 gennaio scuole chiuse per i controlli

La scossa alle 0.03 a una profondità di 25 km. Una seconda di magnitudo 3.0 è arrivata dopo 26 minuti, epicentro più vicino a Cervia. La prima avvertita in tutto il nord-est d’Italia. Persone in strada. Si riunisce il comitato operativo comunale

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L’epicentro della scossa di terremoto magnitudo 4,6 alle 0.03 del 15 gennaio (fonte Ingv.it)

Tra Ravenna e Cervia sono localizzati gli epicentri di due scosse di terremoto registrate poco dopo la mezzanotte tra il 14 e il 15 gennaio e avvertite distintamente dalla popolazione ben oltre il territorio circostante.

Secondo i dati forniti dal centro nazionale terremoti Ingv la prima è avvenuta alle 0.03 ed è stata la più violenta con magnitudo 4.6 (POI RICALCOLATA IN 4.3): l’epicentro 11 km a est di Ravenna, nei pressi di Lido di Dante, a una profondità di 25 km ed è stata avvertita in gran parte del nord-est italiano. La seconda è arrivata ventisei minuti più tardi con magnitudo 3.0 ed epicentro 9 km a nord-ovest di Cervia e una profondità di 22 km.

Tre lievi repliche sono state registrate poi nel corso della notte con magnitudo comprese tra 2 e 2.2 ed epicentro sempre nella zona di Ravenna e provincia.

«Stante l’entità dell’evento sismico che risulta il maggiore in termine di intensità registrato negli ultimi trent’anni – fa sapere il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, via Facebook – in maniera precauzionale domani 15 gennaio verranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, dai nidi all’università. Nel corso della giornata verranno effettuati controlli su tutti i circa 90 plessi del nostro comune». I titolari di strutture private dovranno controllare lo stato degli edifici e darne comunicazione alla polizia locale (polizialocale@comune.ra.it) e all’Area istruzione e infanzia del Comune di Ravenna (istruzioneinfanzia@comune.ra.it).

Diverse persone sono uscite in strada in varie parti del territorio ravennate. Decine le telefonate giunte ai centralini dei vigili del fuoco: alcuni hanno segnalato lievi crepe negli edifici e le squadre stanno procedendo alle verifiche, in altri casi si è trattato di persone che nella fretta di lasciare le abitazioni si sono chiuse fuori e hanno chiesto l’intervento dei pompieri per rientrare, altri ancora erano solo curiosi di avere conferma sulla scossa.

Nella notte alla centrale della polizia municipale si è insediato il Coc, Centro operativo comunale, la struttura di cui si avvale il sindaco in qualità di autorità comunale di protezione civile per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza, con lo scopo di attivare le prime attività di protezione civile e fronteggiare l’emergenza. Il Comune è in contatto con gli enti preposti alla protezione civile (Vigili del fuoco, Prefettura e Regione).

 

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