Non ci sono altri positivi dopo i primi 8, ma il Porto Robur Costa va in quarantena

Provvedimento precauzionale dell’Ausl fino al 18 novembre. La presidente: «Non dovevamo giocare a Perugia, il protocollo è sbagliato e non ci mette in sicurezza»

RAVENNA 13/09/2020. VOLLEY PALLAVOLO. CONSAR PORTO ROBUR COSTA RAVENNA KIOENE PADOVA.Alla luce delle otto positività al coronavirus riscontrate nel gruppo squadra del Porto Robur Costa (sei giocatori e due membri dello staff) in occasione dei tamponi del 4 novembre, l’Ausl ha disposto per tutti i giocatori ritenuti contatti stretti dei casi positivi un periodo di quarantena fiduciaria nel loro domicilio, con isolamento per 14 giorni dall’ultima esposizione e perciò fino a tutto il 18 novembre compreso. Sabato 14 novembre, verrà effettuato un ulteriore tampone nasofaringeo: in caso di esito negativo, la quarantena potrà essere conclusa.

Dopo le positività, il resto del gruppo squadra è stato sottoposto ad altri due tamponi e non sono emerse altre positività. Ad eccezione di un altro ragazzo che fa parte del settore giovanile ma inserito in caso di necessità nel gruppo della prima squadra, anche se in questa parte di stagione non ha svolto allenamenti con essa. Per gli otto positivi l’isolamento, già disposto al momento dell’accertata positività, durerà fino fino alla negativizzazione.

«Tutta questa situazione conferma che non avremmo dovuto scendere in campo – afferma la presidente della società Daniela Giovanetti – a Perugia. I protocolli, però, ci imponevano di disputare quella partita e di allenarci normalmente dopo quel match per preparare la gara successiva. La situazione venutasi a creare ha messo in luce come questo protocollo purtroppo sia errato e non ci ha messo in sicurezza dal punto di vista sanitario». La squadra aveva già sospeso l’attività nei giorni scorsi.

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