Costretta a prostituirsi dal fidanzato e dal suo fratello gemello. La terribile storia è emersa dal tribunale di Ravenna dove ieri si è svolta l’udienza preliminare del processo (rinviato poi a luglio) che vede imputati i due 27enne per induzione e sfruttamento della prostituzione, reato aggravato dalle minacce. Entrambi devono rispondere anche di maltrattamenti in famiglia, insieme alla loro madre. La vittima, all’epoca dei fatti 30enne, ha infatti raccontato una quotidianità fatta di soprusi e minacce. Per mesi (durante l’inverno a cavallo tra 2022 e 2023) sarebbe stata di fatto prigioniera in casa del fidanzato, in cui vivevano anche il fratello di lui e la madre, sottoposta a continui controlli e divieti, oltre che minacce e vessazioni.
Gli episodi più gravi, quelli per cui sono indagati solo i fratelli, avvenivano quando la madre era fuori per lavoro: la donna sarebbe stata più volte drogata o narcotizzata e poi costretta a prostituirsi in casa con uomini sconosciuti, dietro a minacce di morte dei due.
I dettagli sono riportati nei due quotidiani in edicola oggi, che hanno riportato la notizia.
La denuncia in questura è arrivata nel novembre del 2023, da cui è partita un’indagine fino alla richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura.