Anteprima del Museo Rossini: inaugura la Sala del Prodigio

Appuntamento venerdì 28 dicembre per il taglio del nastro del primo dei cinque ambienti previsti in via Giacomo Rocca, a Lugo

La Sala Del Prodigio (5)Venerdì 28 dicembre alle 17.30 ci sarà l’inaugurazione della prima stanza del Museo Rossini, allestito all’interno di Casa Rossini, in via Giacomo Rocca 14, a Lugo. Al taglio del nastro saranno presenti il sindaco Davide Ranalli, l’assessora alla Cultura Anna Giulia Gallegati e Claudio Ballestracci, l’artista che ha curato l’allestimento della sala.
Si tratta di un’anticipazione del museo, che sarà composto in tutto da cinque spazi, ovvero quattro stanze e un corridoio.

Il filo conduttore che accomuna le quattro stanze, il corridoio e le scale che portano al piano superiore di casa Rossini sarà ovviamente la musica. Per uniformare e avvolgere le stanze nella trama di un racconto saranno costruite piccole quinte teatrali unite tra loro da un telaio; il teatro è il luogo dell’opera di Rossini quindi la piccola casa diventa il contenitore, la culla di tutti i desideri che saranno realizzati nel corso della sua vita. Piccoli palchi domestici accolgono vedute della sua vita a cominciare dal corridoio dove si enunciano i luoghi di Rossini a Lugo; una ricognizione geografica dei suoi primi passi per illustrare il suo esordio come fosse un museo diffuso sul territorio.

La stanza che sarà inaugurata il 28 dicembre è la “Sala del prodigio” ed è incentrata sul periodo lughese di Rossini, in particolare sulle sei sonate a quattro che il compositore scrisse nel 1804 in soli tre giorni, all’età di 12 anni. In questa sala il pubblico potrà ascoltare i quattro strumenti separatamente: «Ho preso il primo movimento della prima sonata e ho fatto suonare a ciascuno dei quattro archi la propria parte – ha spiegato Claudio Ballestracci –. Ho quindi separato quattro strumenti che solitamente vengono interpretati come uno strumento unico: questo consente all’ascoltatore di capire meglio come ragionasse Rossini, quasi come a svelare il mistero del funzionamento di una composizione. Ringrazio i musicisti che hanno collaborato con me, rendendo possibile questo progetto: Matteo Salerno, direttore scuola di musica Malerbi di Lugo, il compositore Marco Mantovani e i quattro musicisti che hanno eseguito la sonata, Antonio Lubiani (primo violino), Aldo Capicchioni (secondo violino), Anselmo Pelliccioni (violoncello) e Raniero Sampaoli (contrabbasso)».

Il Museo Rossini è stato ideato nell’ambito delle celebrazioni lughesi del 150esimo anniversario della morte di Gioacchino Rossini. Le restanti sale del museo saranno realizzate entro il 2019; il progetto è stato cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito dei piani museali 2017-2018.

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