Anche Riccardo Muti all’intitolazione del Ridotto di Bagnacavallo ad Ebe Stignani

La cerimonia è in programma il 18 maggio. Il maestro interverrà dopo i rappresentanti istituzionali

Riccardo MutiSabato 18 maggio la sala principale del Ridotto del Teatro Goldoni di Bagnacavallo verrà intitolata alla cantante lirica Ebe Stignani. La cerimonia di intitolazione, che si terrà presso il Ridotto alle 20.30, verrà seguita alle 21 da un concerto lirico al Teatro Goldoni. La serata, organizzata da Comune e Pro Loco, prevede la partecipazione straordinaria del maestro Riccardo Muti.

La serata prenderà il via con l’apposizione di una targa a corredo del medaglione in bronzo raffigurante il volto di Ebe Stignani, opera della Picchiani e Barlacchi di Firenze. Il medaglione, appositamente realizzato per il Ridotto del Teatro Goldoni, è stato collocato nella sala principale sin dall’apertura dopo il restauro, avvenuta il 7 aprile. Questo il testo che si leggerà nella targa: «Ebe Stignani, mezzosoprano (Napoli 1903 – Imola 1974). Di genitori bagnacavallesi, ha scelto di riposare nella terra dei suoi avi. Ebbe il dono di una “voce d’oro”, prodigio di purezza, estensione e uniformità. A ricordo di Ebe, la città di Bagnacavallo». Seguiranno gli interventi di rappresentanti dell’Amministrazione comunale e della Pro Loco e del maestro Riccardo Muti.

Il concerto lirico Omaggio a Ebe Stignani, diretto dal maestro Giuseppe Montanari, vedrà brani di Offenbach, Verdi, Rossini, Gounod, Delibes, Cilea, Lehàr, Puccini e Gastaldon. Ne saranno interpreti il mezzosoprano Daniela Pini, il soprano Paola Cigna e il tenore Augusto Celsi, con al pianoforte Filippo Pantieri.

La celebre cantante lirica Ebe Stignani, nata a Napoli l’11 luglio 1903, aveva origini bagnacavallesi. I genitori, Ugo Stignani e Pasqua Moni, erano infatti di Bagnacavallo, dove Ebe Stignani ha deciso di riposare dopo la fine dei suoi giorni, nel 1974, accanto al marito Alfredo Sciti. La cantante, che ebbe un’importante carriera internazionale come mezzosoprano in particolare in America, fu per decenni ospite fissa alla Scala. A Bagnacavallo si esibì nel 1935, come attesta una lapide posta nel teatro Goldoni, con quattro recite di Mignon del compositore Ambroise Thomas, sotto la direzione del maestro Giuseppe Antonicelli.

 

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