Tamo inaugura due mostre dedicate a Dante. Fino alla riapertura, disponibili i video

Si tratta delle formelle in terracotta di Enzo Babini e di un’esposizione fotografica sulla Romagna del Poeta

Foto9 L Alto Passo Andar Per PaceOggi (venerdì 16 aprile) alle 18.30 al Museo Tamo di via Rondinelli, a Ravenna, la fondazione Ravennantica inaugura (in streaming sulle pagine Facebook della stessa fondazione e di “Ravenna per Dante”) due esposizioni nell’ambito delle celebrazioni per il 7° anniversario della scomparsa di Dante Alighieri.

Tra gli interventi anche quello dell’assessora alla Cultura del Comune Elsa Signorino.

Nonostante la situazione pandemica ancora  non permetta di effettuare un’inaugurazione tradizionale, la volontà di Ravennantica – si legge in una nota – «è quella di trasmettere un messaggio di fiducia, aprendo virtualmente le porte del museo».

In attesa della riapertura del Museo Tamo, non appena le misure sanitarie lo consentiranno, dopo l’inaugurazione sarà possibile vedere i video di presentazione delle mostre sul sito www.ravennantica.it

La prima esposizione, allestita nel secondo chiostro del museo, si intitola Tamo Dante: “L’alto passo… Andar per pace”. Si tratta della rappresentazione della Divina Commedia in cento formelle di terracotta, ad opera dello scultore e ceramista Enzo Babini. L’esposizione – realizzata in collaborazione con Casa Matha e a cura di Giuseppe Sassatelli e Fabrizio Corbara – si sviluppa in tre momenti cronologici distinti e consecutivi, ognuno dedicato ad una delle tre Cantiche della Commedia, e copre un arco cronologico lungo tutto il 2021.

Le cento formelle, una per ogni canto del capolavoro di Dante, illustrano le scene chiave della Divina Commedia, fornendone una sintesi per immagini di grande efficacia.

Grazie alla Società Dante Alighieri, i canti di Babini sono stati esposti a Città del Messico e a Melbourne, in Australia, in Cina nella città di Ging-De-Zhen e nel 2011 al museo Statale di Puškin a Mosca.

L’opera, unica nel suo genere, ha richiesto tre anni di lavoro. Oggi, a distanza di alcuni anni da quel tour mondiale, Babini la ripropone a Ravenna per le celebrazioni del settimo centenario della morte di Dante.

Foto2 Dante E La RomagnaLa seconda esposizione, allestita nel soppalco del museo, è Tamo Dante: “Dante e la Romagna”. Ripercorrendo le tappe di un percorso fatto di passi e parole, di certezze documentarie, ma anche di ipotesi, la mostra mette in fila i luoghi citati nella Commedia e in alcuni casi anche quelli che, pur non chiamati in causa nel testo, vennero presumibilmente lambiti nei possibili tragitti romagnoli del poeta. Le immagini sono quelle di luoghi e di edifici che ancora oggi mantengono, benché magari rimaneggiati nei secoli successivi, l’aspetto che gli stessi avevano fra la fine del Duecento e i primi anni del secolo XIV, sino a quando Dante li poté vedere.

Una ricca raccolta fotografica collegata ai versi danteschi che rimandano alle località della Romagna collegate alla Commedia (mostra a cura di Laura Pasquini, Giuseppe Sassatelli, Enrico Cirelli e Fabrizio Corbara).

Da ricordare infine che dal 2012 i chiostri del Tamo ospitano permanentemente la sezione “Mosaici tra Inferno e Paradiso”, opere musive ispirate alla Divina Commedia che attestano quanto sia inesauribile l’ispirazione dantesca per l’arte moderna. Si tratta di ventuno opere in mosaico, di diversa ispirazione e vocazione, realizzate nel 1965 da mosaicisti della scuola ravennate, allora riuniti nello storico “gruppo mosaicisti” dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, di cui quindici realizzate su cartoni di pittori italiani di grande rilievo – come Gentilini, Mattioli, Ruffini, Saetti e Sassu.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24