Animali danteschi: la “Vox in bestia” di Laura Catrani e Tiziano Scarpa

Ripartono i Vespri il 7 e l’8 luglio, alle 19.30, nella Basilica di S. Francesco con le animazioni di Gianluigi Toccafondo

(rid)Vox In Bestia Trio CompressoAnimali reali e immaginari: cerbero, colubro, aquila, allodola, ape, pellicano, cigno, astore e gru: tra le pieghe infinite della Commedia abita uno straordinario bestiario poetico, fantastico e irto di simboli.
Da queste fiere immaginarie, tramite tra gli uomini e la divinità, ripartono i Vespri danteschi, una seconda settimana di appuntamenti dedicati al Poeta nella Basilica di S. Francesco.
Proprio qui, dopo la prima del 7 luglio, giovedì 8 luglio, alle 19.30, si replica lo spettacoloVox in bestiaUn prontuario di animali divini, che unisce la voce di soprano di Laura Catrani, autrice dell’intero progetto, su musiche di Fabrizio de Rossi Re, Matteo Franceschini e Alessandro Solbiati rispettivamente per InfernoPurgatorio e Paradiso, a quella di uno dei più arguti e originali narratori italiani, Tiziano Scarpa, che firma anche i testi. Ad accompagnarli attraverso nove quadri le animazioni video dell’artista Gianluigi Toccafondo.

Sono storni, gru e colombe le anime dei lussuriosi nel V canto dell’Inferno e gli angeli nell’Empireo (Paradiso, XXXI) sono paragonati ad api; ma le similitudini (e non solo) con il mondo animale, reale o immaginario, contano decine di occorrenze nelle tre cantiche.
La loro funzione, come dimostra la frequenza con cui affiorano anche nel Purgatorio e nel Paradiso, non è esclusivamente quella di sottolineare il degrado bestiale dei dannati né – sostiene il dantista Giuseppe Ledda ne Il bestiario dell’aldilà (Longo, 2019) – possono essere ridotti a semplici quadretti naturalistici. Sono piuttosto le tracce di una cultura medievale che nei bestiari e nelle enciclopedie elencava le caratteristiche e virtù degli animali, offrendone poi un’interpretazione simbolica, morale e allegorica.
Il riferimento a questa tradizione si trasforma così in complesse e rivelatorie strategie di costruzione del significato, un altro volto dell’inesauribile Commedia.

Il progetto di Laura Catrani, pensato proprio in occasione del VII centenario dantesco, si articola su testi intonati per voce sola, lungo nove quadri, ognuno dei quali è introdotto da una miniatura letteraria che racconta l’essenza simbolica di ciascun animale dantesco, composta per l’occasione da Tiziano Scarpa. Intrecciati al canto, gli animali danteschi prendono vita e forma attraverso le visionarie video animazioni originali di Gianluigi Toccafondo. In questo continuo rinvio fra passato e presente sta il vero orizzonte di Vox in bestia, vale a dire la costante e persistente universalità di Dante, le risonanze infinite della sua opera.

Laura Catrani

Laura Catrani (foto Luca Meneghel)

Il soprano Laura Catrani è una voce di riferimento per il repertorio del Novecento e contemporaneo, che esplora nella doppia veste di cantante e attrice.
Formatasi al Conservatorio Verdi e alla Paolo Grassi di Milano, è stata interprete di prime di Azio Corghi, Alessandro Solbiati, Silvia Colasanti, Matteo Franceschini. Ha inoltre approfondito la danza e la sperimentazione del movimento, su cui offre lezioni ai cantanti lirici per accrescerne la consapevolezza corporea e la predisposizione attoriale.
Ha inciso per le etichette Naxos, Stradivarius e Ulysses Arts.

Tiziano Scarpa è romanziere, drammaturgo e poeta, vincitore nel 2009 del Premio Strega e del SuperMondello per Stabat Mater.
I suoi libri sono stati tradotti in numerose lingue, collabora alla rivista online Il primo amore ed è stato uno dei fondatori del blog collettivo Nazione indiana.
È inoltre molto attivo come lettore sia delle proprie opere che di quelle altrui, un impegno che l’ha portato a dividere la scena con musicisti e artisti come Enrico Rava, Stefano Bollani, Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia, Marlene Kuntz.

La rassegna dei Vespri continua dal 9 all’11 luglio con Le ultime sette parole di Cristo sulla croce di Haydn nella versione autografa per quartetto d’archi, con il Quartetto Leonardo fresco di Premio Farulli, mentre Eunoè. Paradiso terrestre è un oratorio contemporaneo di Stefano Dalfovo su libretto di Francesco di Giorgio, in prima con il coro cesenate Ecce Novum diretto da Silvia Biasini (12, 13 luglio).

Come per tutti gli appuntamenti dei Vespri il costo del biglietto è 1 euro.

Info sul sito del Festival

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