Parla Rossi, nuovo presidente del porto «Fondali? Mi piacciono progetti fattibili»

Il manager operativo dal 5 dicembre. Le priorità: «Nomina del comitato, organizzazione interna, manutenzione ordinaria»

«L’organizzazione interna dell’ente pubblico e la manutenzione ordinaria del porto ormai diventata straordinaria per i ritardi accumulati»: ecco come Daniele Rossi, durante il viaggio di rientro a Ravenna da Roma dove dal ministro Graziano Delrio ha ricevuto il decreto di nomina a presidente dell’Autorità portuale di Ravenna oggi chiamata Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centro-settentrionale, risponde alla domanda sulle priorità da affrontare a partire dal 5 dicembre quando metterà piede negli uffici di via Antico Squero.

Di fronte al dirigente ci sono giorni di frenetica attività per le incombenze burocratiche: «La nomina dei tre membri del comitato di gestione (indicati uno a testa da Comune, Regione e Capitaneria al posto del comitato portuale da venti componenti, ndr) e poi l’approvazione del bilancio preventivo entro fine anno». Alla vigilia della nuova avventura, il manager parte ringraziando quattro persone: «Il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il ministro Graziano Del Rio che hanno voluto e sostenuto la mia nomina. Poi un grande apprezzamento al contrammiraglio Giuseppe Meli che ha svolto un lavoro importante e con cui negli ultimi mesi ho parlato spesso».

Originario della Toscana, il 56enne Rossi vive a Ravenna da cinque anni, da quando arrivò per l’incarico di amministratore delegato della Rosetti Marino. Da allora si è spostato spesso per lavoro ma la famiglia è rimasta ferma a Ravenna, scelta come casa: «Dopo tanti spostamenti per la carriera che ho fatto, ho deciso di non andarmene più da questa città. È la prima volta che decido di fermarmi in un posto. Mi considero ravennate». Condizione da più parti del mondo istituzionale indicata come necessaria per il nuovo presidente dopo i contrasti vissuti nella parte finale del mandato di Galliano Di Marco. Inevitabile affrontare il tema: «Ho da sempre impostato la mia carriera professionale sul dialogo con tutti gli stakeholder. Tendo a credere che non ci siano difficoltà insormontabile se c’è confronto e dialogo».

A segnare la fine della presidenza Di Marco fu il progetto hub per il maxi approfondimento dei fondali. Troppo presto per chiedere come immagina l’hub? «In effetti sì, è presto. Però una cosa posso già dirla: da uomo d’azienda credo molto nel fare le cose. Sono affascinato dai grandi progetti purché abbiano sempre una dimensione di fattibile».

Per la giornata di domani, 2 dicembre, è già in agenda un incontro con il sindaco Michele de Pascale. Che dice: «Una nomina di alta qualità di un professionista stimato, di grande esperienza, che conosce bene la città di Ravenna. Il suo compito sarà quello di partire da subito con il lavoro e di portare elementi di grande innovazione nel nostro porto. Io e il dottor Daniele Rossi ci conosciamo da tempo e condividiamo la visione sullo sviluppo del porto di Ravenna. Già da domani abbiamo in programma un incontro per cominciare subito a pianificare il lavoro».

È già in calendario anche quella che dovrebbe essere la prima uscita pubblica di Rossi nella nuova veste: interverrà il prossimo 16 dicembre al convegno Mareterra organizzato da Legacoop. L’iniziativa, intitolata “Futuro in porto. Un nuovo inizio per un nuovo sviluppo”, sarà ospitata a Palazzo Rasponi delle Teste (piazza Kennedy, Ravenna), dalle 9 alle 12.30.

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