«Edilizia, occupazione provinciale calata del 58 percento tra 2008 e 2016»

Secondo Confartigianato in otto anni bruciati 65 milioni di euro di retribuzione. L’associazione: «Snellire le procedure burocratiche e prevedere reali incentivi alle ristrutturazioni»

La crisi dell’edilizia ravennate non riguarda solo le grandi aziende ma anche le piccole e medie: un intero comparto produttivo che sta soffrendo, con il dato occupazionale che nel lasso di tempo tra il 2008 e il 2016 è sceso del 58 percento. È quanto emerge dallo studio presentato questa mattina, 10 aprile, da Confartigianato provinciale. I dipendenti del settore erano – secondo i dati della Cassa Edile che raggruppa le aziende che hanno almeno un dipendente – 6.112 nel 2008.  Al 31 dicembre dello scorso anno il dato è sceso a quota 2.558. In otto anni si stima che siano andati persi 65 milioni di euro di retribuzione. Calo simile, in termini percentuali, quello delle imprese che sono passate da 1.199 a 506. La crisi riguarda anche le amministrazioni comunali: prendendo in considerazione i Comuni di Ravenna, Faenza e Lugo gli oneri di urbanizzazione incassati sono diminuiti in media dell’82 per cento.

Ci sono poi problemi di Iva non incassata ma versata a causa del cosiddetto split payment che porta le amministrazioni a versare direttamente all’erario mentre le aziende appaltatrici continuano a pagare l’imposta ai fornitori. Ciò porta ad una riduzione di liquidità in un contesto in cui rispetto a cinque anni fa l’accesso al credito è in calo del 38,4 per cento.

Questo il quadro tracciato da Confartigianato che chiede di snellire le procedure dei Rue (regolamenti urbanistici edilizi) prevedendo «reali e tangibili incentivi all’adeguamento sismico e all’efficientamento energetico degli immobili esistenti». A parere di Confartigianato occorrono «incentivi fiscali con detrazioni sulle imposte comunali sugli immobili (Tasi e Imu). L’obiettivo è quello di far passare il messaggio che oggi ristrutturare casa burocraticamente è facile, e che gli incentivi statali (del 65 o 50 per cento) accompagnati da quelli urbanistici danno reali opportunità economiche». L’associazione chiede quindi «politiche serie e innovative».

L’associazione di categoria da parte sua promuove il servizio gratuito denominato “Via alla Gara”. Si tratta di un database aggiornato costantemente e dedicato alle imprese dell’edilizia che consente una ricerca veloce e dettagliata delle gare di specifico interesse. Attraverso l’accesso riservato per gli associati, sarà possibile consultare facilmente tutte le informazioni sui bandi, personalizzando la ricerca per Regione, importo, categoria Soa, nonché richiedere anche i bandi e/o gli esiti di gara in versione integrale.

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