Maestri, Paglia e Ra in Comune solidali con i lavoratori in sciopero a Marcegaglia

I parlamentari di Possibile e Sinistra Italiana mettono sotto accusa il sistema del subappalto. Il consigliere comunale Manzoli al picchetto

Marcegaglia OrigLa vicenda dei lavoratori in sciopero in questi giorni davanti allo stabilimento Marcegaglia per protestare contro un passaggio di subappalto che vede il subentro della cooperativa Cofari e il peggioramento delle condizioni contrattuali per molti lavoratori incassa la solidarietà di due parlamentari ravennati di sinistra e del gruppo consiliare Ravenna in Comune.

Andrea Maestri di Possibile annuncia l’intenzione di unirsi nella giornata di domenica 27 agosto. “Esprimiamo solidarietà ai lavoratori – scrive Maestri – e alle loro famiglie e chiediamo alle istituzioni un impegno fattivo per trovare una soluzione che garantisca l’occupazione e l’inquadramento contrattuale di questi lavoratori. Il sistema dei subappalti va rivisto alla radice nel momento in cui il lucro è appannaggio del committente e i rischi tutti a carico dei lavoratori delle imprese subappaltatrici. Un sistema che stride con quella tutela della dignità e della salute dei lavoratori che rappresenta un tratto distintivo della nostra Costituzione”.

Ancora più dura la presa di posizione di Giovanni Paglia, parlamentare di Sinistra Italiana, che punta il dito contro Marcegaglia, ma anche contro la stessa Cofari, cooperativa del territorio: “È assolutamente inaccettabile quanto sta succedendo alla Marcegaglia di Ravenna con il passaggio di subappalto nella logistica da Ferrari a Cofari e Lb.  A lavoratori con anzianità di servizio anche molto elevata viene chiesto di rinunciare a livelli di inquadramento, scatti e soprattutto di essere riassunti a tempo determinato, senza alcuna contrattazione collettiva. Questo peraltro non riguarderebbe gli 11 con contratto a termine, per i quali si prefigura solo il licenziamento. A sentire La Cisa, appaltatrice del servizio, Marcegaglia si rifiuterebbe di corrispondere il piccolo aumento che consentirebbe di non colpire i lavoratori. Se così fosse sarebbe una vergogna considerato quello che Stato ed enti locali hanno dato e continuano a dare al Gruppo in questi anni. Colpisce d’altra parte che cooperative storiche del nostro territorio, come Cofari, si prestino a operazioni di questo tipo, fondate sul ricatto verso i lavoratori più deboli. Chiedo che il Prefetto si attivi per convocare tutte le parti e trovare una soluzione che salvaguardi livelli salariali già non elevati e la sicurezza dei lavoratori.”

Manzolisciopero

Il consigliere comunale di Ravenna in Comune Massimo Manzoli tra i lavoratori in sciopero

Sul posto, tra i lavoratori, nella mattinata di sabato 26 agosto,  è andato invece Massimo Manzoli, consigliere comunale di Ravenna in Comune che “oltre a esprimere piena solidarietà ai lavoratori, si sta attivando in tutti gli ambiti possibili per arrivare a una soluzione che garantisca diritti e lavoro dignitoso a tutti i lavoratori”. Anche in questo caso è netta la condanna verso “la parte più cruda e spietata del sistema dei subappalti. Un sistema che permette la realizzazione di appalti senza clausole sociali al solo vantaggio dell’azienda committente. I lavoratori, come in questo caso, si trovano ad affrontare un “cambio appalto” e nella condizione di dover barattare pezzi di diritti conquistati (contratto e inquadramento contrattuale) negli anni per poter rimanere a lavorare nel proprio luogo di lavoro”.

Come noto lo sciopero è stato indetto dalla sola sigla Sgb e non dalla Cgil.

 

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