Contship tuona contro i ritardi dell’approfondimento dei fondali. Gelo al convegno

Cecilia Eckelmann Battistello interviene durante l’inaugurazione delle gru di banchina in Tcr: «Macchinari meravigliosi in grado di muovere carichi che non possono arrivare»

18 10 2017 Ravenna Porto Inaugurazione Gru Alla Tcr

Prende la parola Cecilia Eckelmann-Battistello e nel convegno al porto cala il gelo. La numero uno di Contship, azionista al 30 per cento di Tcr che oggi inaugurava quattro gru di banchina, è nota nell’ambiente per non usare molti giri di parole. Non si è smentita e, in sintesi, questo è stato il suo messaggio: l’investimento che si celebrava questa mattina (quattro gru in grado di movimentare ottomila teu per una spesa di 25 milioni di euro) rischia di essere sovradimensionato per il porto ravennate. Il motivo è presto detto: Ravenna, accantonando il Progettone, ha “perso il treno”. Così, mentre tutti i porti dell’Adriatico segnano numeri positivi sul terminal container, quello romagnolo è in affanno e – questa la sintesi di quanto detto- rischia di rimanere indietro su questo settore.

Battistello ha poi sollecitato a fare in fretta sul nuovo progetto di escavo (a 12,5 metri). «Abbiamo gru meravigliose ma se poi non abbiamo le navi che possono entrare rischia di essere un investimento inutile – ha ribadito a latere del convegno – per questo dobbiamo lavorare tutti insieme verso un obiettivo che è nell’interesse di tutti». Parole che cozzano contro il nuovo ottimismo che si è creato in ambito portuale, dove è tornata l’armonia istituzionale tra via Antico Squero e Palazzo Merlato e c’è ottimismo per l’avvio dell’approfondimento dei fondali che però potrà partire soltanto nel 2019, se tutto andrà come sperato. Sono proprio queste le incertezze che non piacciono a Contship, uno dei maggiori player mondiali del settore.

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