Approvata l’intesa Comart-sindacati per 50 licenziamenti collettivi

È previsto il pagamento delle indennità di preavviso e un incentivo all’esodo oltre alla possibilità per alcuni dipendenti di essere inseriti in un percorso verso nuove opportunità

Comart 800x600Licenziamento di tutti i 50 dipendenti attraverso il meccanismo della volontarietà che di volta in volta sarà espressa dai lavoratori, pagamento delle indennità di preavviso previsto dalle norme vigenti, un incentivo all’esodo, la possibilità per un numero iniziale di 16 dipendenti di potere essere inseriti in un percorso verso nuove opportunità di lavoro. Sono i contorni dell’intesa raggiunta tra sindacati e Comart (gruppo Tozzi), approvata dal tribunale di Ravenna, sulla procedura di licenziamenti collettivi presentata dall’azienda dopo la richiesta di concordato liquidatorio. L’organico è così suddiviso: 43 a tempo indeterminato e 4 a tempo determinato e 3 dirigenti su un organico iniziale a dicembre 2017 di 71 addetti.

«Ci siamo trovati di fronte – dichiarano Giuseppe Nuccio della Fiom-Cgil e Davide Tagliaferri della Fim-Cisl – a dover conciliare la necessità di potere garantire ai dipendenti l’assoluta libertà di potere decidere di interrompere il rapporto di lavoro in qualsiasi momento senza oneri a carico dipendente, con la necessità di portare a compimento e incassare le ultime commesse rimaste per soddisfare la procedura concorsuale. Con grande senso di responsabilità, abbiamo concordato con la direzione aziendale di Comart, che alcuni lavoratori ancora impegnati nelle commesse, potranno rimanere per il completamento delle stesse fino e non oltre la data del 30 aprile. Dopo questa data anche gli ultimi lavoratori potranno volontariamente richiedere di interrompere il lavoro».

«L’accordo prevede – aggiunge Marco Riciputi della Uil – anche un diritto di precedenza, della durata di un anno, a favore dei dipendenti della Comart, per eventuali assunzioni future presso le altre società del Gruppo».

«Questo accordo – precisa Tagliaferri – è un primo tassello, frutto di una significativa opera di mediazione, che si inserisce nel complesso meccanismo di una procedura concorsuale; il lavoro sindacale non si esaurisce con questo atto ovviamente».

«Seguiremo passo passo tutto il percorso del concordato, in modo da assistere le lavoratrici e i lavoratori fino al recupero di tutti i crediti dovuti dal rapporto di lavoro e dalla sua chiusura – aggiunge Valentina Giunta della Fiom Cgil –. C’è anche l’impegno delle parti firmatarie di ricercare tutte le possibilità per la ricollocazione delle persone coinvolte e la decisione di utilizzare il supporto di una società specializzata nella ricollocazione va sicuramente in tal senso».

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