Con terra cruda e scarti della filiera del riso si stampa una casa in dieci giorni

Taglio del nastro per Gaia, il primo modulo architettonico realizzato dalla stampante 3d progettata dalla Wasp. Il presidente della Regione Bonaccini: «Qui siamo nel futuro»

Terra cruda, paglia, lolla di riso e dieci giorni di tempo: così è nata Gaia, il primo modulo architettonico creato a Massa Lombarda con una stampante 3d. La creazione è della Wasp, società nota a livello mondiale per i suoi progetti e innovazioni nella stampa tridimensionale. Il taglio del nastro di Gaia è avvenuto il pomeriggio del 6 ottobre alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nella sede della Wasp in via Castelletto.

Al mattino oltre duecento persone avevano gremito la sala dell’ex chiesa del Carmine, a Massa Lombarda, per la conferenza “A call to save the world”, che ha dato il via alla due giorni “Viaggio a Shamballa” organizzata da Wasp. «Siamo qui per confrontarci a livello scientifico con i massimi esperti mondiali nel campo della stampa 3D architettonica – ha esordito Massimo Moretti, fondatore di Wasp – ma prima di tutto a livello umano, perché la tecnologia deve essere una grande risorsa per tutta l’umanità, deve essere al servizio dei bisogni primari dell’uomo». All’evento sono intervenute le società XtreeE Parigi, Iaac Barcellona, Emerging Objects San Francisco ed Enrico Dini di Dshape Pisa.

Image2«Qui siamo nel futuro – ha detto Bonaccini – e chi pensa che il futuro si possa in qualche modo arrestare, magari alzando muri, verrà travolto. Certo le istituzioni devono affiancare realtà come questa e quello che possono fare è prima di tutto adeguare le normative del settore, così come è già avvenuto in altri Paesi europei, come la Francia». Dopo il taglio del nastro, Moretti ha simbolicamente consegnato a Bonaccini la chiave di Shamballa, luogo ideale dove le donne e gli uomini evoluti vivono in armonia attraverso l’auto-produzione di tutto quello che serve al genere umano.

Il macchinario che ha realizzato Gaia è Crane, un sistema di stampa collaborativa in grado di costruire abitazioni. Modulare, può essere esteso fino a stampare diverse strutture contemporaneamente, di differenti dimensioni e geometrie e a più piani. «Gaia – si legge in un comunicato firmato Wasp – può essere considerata un nuovo modello architettonico ecosostenibile con particolare attenzione all’impiego di materiali naturali di scarto, provenienti dalla filiera produttiva del riso e orientati alla realizzazione di murature particolarmente efficienti dal punto di vista bioclimatico e di salubrità degli ambienti. L’esperienza di Gaia offre l’occasione per divulgare le­ molteplici potenzialità che la stampa 3d può ancora esprimere grazie alle risorse presenti nel territorio agricolo mondiale, garantendo livelli minimi di impatto ambientale a fronte di infinite soluzioni progettuali, indispensabili per le nuove frontiere dell’abitare».

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