Crisi Cmc, tavolo in Regione: chiesto l’intervento del ministro Di Maio

Problemi di liquidità per la coop ravennate che ha presentato in tribunale il ricorso al concordato preventivo per evitare il fallimento. A Bologna vertice tra enti locali, azienda e sindacati. Intanto due dipendenti ancora trattenuti in Kuwait

204AB024D3A04La crisi della Cmc di Ravenna, cooperativa di costruzioni da settemila dipendenti che ha chiesto il concordato preventivo, arriva sul tavolo delle istituzioni locali: nel pomeriggio di oggi, 6 dicembre, si è tenuto un incontro nella sede della Regione a Bologna in cui si è decisa l’istituzione di un tavolo permanente di confronto e monitoraggio all’assessorato alle Attività produttive della Regione e la richiesta di un intervento urgente dei ministeri competenti, Mise e Lavoro, in capo al vicepremier Luigi Di Maio. La richiesta al capo politico dei Cinque Stelle è per individuare gli strumenti legislativi e ogni azione utile ad assicurare la prosecuzione dell’attività produttiva e a garanzia dell’occupazione.

Al veritice odierno hanno partecipato l’assessora regionale Palma Costi, il sindaco Michele De Pascale, il presidente della cooperativa Alfredo Fioretti, i rappresentati di Legacoop e delle organizzazioni sindacali Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil.

L’incontro di Bologna è stata anche l’occasione per fare il punto sulla trattativa per la liberazione dei due lavoratori di Cmc trattenuti in Kuwait, per via di un contenzioso tra l’azienda e alcune imprese locali dopo l’interruzione di un contratto. Cmc ha reso noto tutte le azioni che si stanno svolgendo per il loro rientro con un ruolo fondamentale del Governo italiano attraverso il ministro Moavero e l’ambasciatore italiano in Kuwait.

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