Mancato pagamento tassa di soggiorno: cinque albergatori denunciati

Il sindaco comunque soddisfatto della grande adesione e della collaborazione della quasi totalità delle strutture. «I proventi saranno destinati al turismo»

KeysIl primo anno di tassa di soggiorno a Cervia è andato bene. Sono solo cinque le strutture che non hanno versato l’imposta nel 2018 e che ora rischiano grossi guai perché il Comune ha fatto partire le denunce verso Corte dei conti e Procura.

Alle giornate di informazione e formazione fatte dal Servizio Tributi in merito alla disciplina regolamentare e all’utilizzo del portale messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale per dar corso agli adempimenti previsti dal vigente regolamento, ha fatto seguito una quotidiana attività di collaborazione con gli gestori delle strutture ricettive. Inoltre, da maggio, sono iniziati anche i controlli, discreti ed in borghese, ad opera della polizia municipale, nelle varie strutture per controllare le presenze ed i registri.

All’esito di quest’anno è emerso che sono solo cinque le strutture ricettive che, nonostante i solleciti del Servizio Tributi, hanno omesso, in tutto o in parte, gli adempimenti dichiarativi e/o di riversamento. Si è reso pertanto necessario ed opportuno il coinvolgimento della Guardia di Finanza, Tenenza di Cervia, che ha garantito una grande disponibilità e competenza, provvedendo, all’esito delle opportune indagini, alle prime denunce alle competenti autorità.

«Siamo molto soddisfatti – dichiara il sindaco Luca Coffari – della positiva collaborazione degli albergatori e dei gestori delle altre strutture ricettive che hanno capito che questo contributo richiesto ai turisti viene poi speso a loro vantaggio per opere, manutenzione, sicurezza, promozione e grandi eventi, facendo crescere l’economia turistica stessa. Risultano operative all’interno del gestionale n. 975 strutture ricettive, che hanno dichiarato e riversato l’Imposta di Soggiorno per l’anno 2018. Sono state individuate, in corso d’anno, solo 5 strutture che non avevano provveduto agli adempimenti e per questo, nonostante i numerosi solleciti, si è stati costretti con la Guardia di Finanza ad intervenire, anche per tutelare gli altri operatori onesti. Il prossimo anno, partirà una ulteriore campagna d’informazione verso gli appartamenti affittati e continuerà l’opera di controllo per la verifica del rispetto degli obblighi dichiarativi e di regolare riversamento da parte delle strutture ricettive di quanto incassato. Crediamo sia giusto infatti che tutti riscuotano e poi riversino al Comune il contributo richiesto ai turisti per migliorare la città».

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