Inchiesta Berkan B, il giudice sospende di nuovo i vertici dell’Autorità portuale

Presidente, segretario e direttore tecnico sollevati dall’incarico per una misura cautelare che era già stata emessa ma annullata solo per un vizio di forma

I massimi vertici dell’Autorità portuale di Ravenna – il presidente Daniele Rossi, il segretario Paolo Ferrandino e il direttore tecnico Fabio Maletti – sono stati nuovamente sospesi dall’incarico per effetto di una interdittiva emessa dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della procura. Il provvedimento cautelare rientra nell’inchiesta sul parziale affondamento del mercantile turco Berkan B alla banchina Trattaroli nel canale Piomboni. I tre dirigenti sono indagati in concorso per inquinamento ambientale, abuso e omissione in atti d’ufficio.

La decisione del gip è arrivata stamani, 25 settembre, dopo che due giorni fa si erano tenuti gli interrogatori di garanzia. Una prima sospensione era già arrivata il 9 settembre poi annullata dieci giorni più tardi per un vizio di procedura: non si era tenuto l’interrogatorio prima di emanare la misura interdittiva. Le difesa aveva sollevato l’eccezione e il giudice non aveva potuto fare altro che accogliere fissando un nuovo interrogatorio per entrare nel merito e prendere una decisione, quello che è accaduto tra lunedì e oggi.

La sospensione dei vertici questa volta non dovrebbe avere ripercussioni immediate sull’operatività di via Antico Squero perché il 16 settembre il ministero aveva nominato un commissario, l’ingegnere Paolo Ferrecchi che aveva presenziato alla decisiva conferenza dei servizi per l’ok finale al progetto da 250 milioni di euro per l’escavo dei fondali.

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