Esternalizzato il servizio di consegne, stato di agitazione alla Si Frutta di Cervia

Sei dipendenti invitati a dimettersi per farsi riassumere da cooperative per fare lo stesso lavoro

UnnamedFilcams Cgil, Fisascat Cisl Romagna e Uiltucs Uil contestano in una nota inviata alla stampa «quanto sta accadendo all’interno di Si Frutta Srl di Cervia, la nota azienda di commercio e consegna di frutta e verdura presso gli alberghi e ristoranti e grande distribuzione, del territorio, controllata al 100 percento dal colosso Marr Spa”.

Ormai da oltre 3 mesi i lavoratori addetti al settore trasporto sono stati sottoposti all’ammortizzatore sociale del Fis, mentre il loro servizio di consegne – rivelano i sindacati – «di fatto è stato terziarizzato/esternalizzato ad altri datori di lavoro».

«Abbiamo chiesto a Si Frutta srl un incontro unitamente alle ditte subentranti, al fine di definire un passaggio a parità di condizioni dei lavoratori ed in continuità ai sensi dell’art. 2012 CC, Ccnl e leggi vigenti, ma con esito negativo – continua la nota di Cgil, Cisl e Uil –. Si Frutta  ha sostenuto espressamente di non doversi assumere la responsabilità solidale in capo a tale passaggio, e che le OOSS devono trattare direttamente con le società subentranti dimenticandosi che, l’esternalizzazione è inerente al suo servizio ed è riferita a suoi dipendenti».

«Tutto è iniziato – si legge ancora nella nota inviata alla stampa – quando, i lavoratori interessati si sono recati presso i nostri  uffici  sindacali, verso la metà di maggio, dichiarando che la società aveva chiesto loro di rassegnare spontaneamente le dimissioni, a fronte di una promessa di riassunzione da eventuali cooperative esterne, senza parità di condizioni e oltretutto a tempo determinato, per svolgere le stesse mansioni e lo stesso lavoro che svolgevano prima in Si Frutta srl. Pertanto, i lavoratori, (alcuni con anzianità di oltre 20 anni), qualora avessero accettato tale richiesta, si sarebbero ritrovati a fare quello che facevano prima, ma con un altro datore di lavoro e con un’assunzione ex-novo, senza continuità in termini di diritti e retribuzione.  Abbiamo segnalato immediatamente la gravità della situazione e sosteniamo fermamente che tale passaggio sia da effettuare a parità di condizioni, come previsto dalle norme vigenti».

I sindacati quindi proclamano lo stato di agitazione, con un presidio in programma il 5 agosto a partire dalle 8 davanti alla sede di Cervia.

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