Diventa imprenditrice in piena pandemia e rileva una bottega storica di Ravenna

Cambia gestione la Merceria Rina. «Paura dell’emergenza Covid? Trattiamo un prodotto di prima necessità e le persone hanno riscoperto il “fatto in casa”»

Simona De BenedictisA 48 anni, nel pieno della pandemia, diventa imprenditrice e rileva una delle botteghe storiche di Ravenna.

Succede in via Romea, alla Merceria Rina, di cui Simona de Benedictis, abruzzese trapiantata in Romagna, ha “sventato” la chiusura dopo oltre 60 anni di storia.

«L’idea di aprire un’attività in proprio l’avevo già da diverso tempo, era un po’ il mio sogno nel cassetto – ci racconta al telefono -. Ho sempre lavorato come impiegata in ufficio e purtroppo, a causa della pandemia e lavorando nel settore turistico, ho perso il lavoro ed è stato difficile ricollocarmi sopratutto in un settore che a tutt’oggi è gravemente penalizzato dall’emergenza Covid. Casualmente sono venuta a sapere che la merceria Rina chiudeva e così ho preso la palla al balzo. Da ragazza ho avuto esperienza in un negozio di merceria e intimo e avevo un po’ di dimistichezza, avendo anche una mamma sarta. La Merceria Rina la conoscevo già da tempo come cliente e sapevo quali erano le caratteristiche di questo negozio storico e considerato un punto di riferimento per le clienti di Ravenna. Quindi ho deciso di provare».

A facilitare la novella imprenditrice nella decisione è stato «il rapporto che ho instaurato con Paola e Teresa, le vecchie proprietarie, con le quali ci è stata subito sintonia e mi hanno dato un supporto fondamentale».

E neppure la pandemia l’ha spaventata. «Trattiamo un prodotto di prima necessità, l’intimo, insieme al settore merceria e hobbistica che, proprio grazie alla pandemia, oggi ha fatto riscoprire alle persone il gusto dell’homemade. Sono consapevole che oggi è molto sviluppato il commercio on line ma la merceria Rina ha una caratteristica, che per me è il suo valore aggiunto, che è il rapporto umano che si instaura con la clientela. Un rapporto di fiducia e confidenza che fa sentire, il cliente che entra nel negozio, come a casa».

«Proprio per garantire continuità – conclude De Benedictis – ho deciso non solo di mantenere invariato il nome, ma anche la tipologia dei prodotti e dei marchi trattati. Oltre ad assumere Giulia, la figlia dei vecchi proprietari, che lavora qui da vent’anni e conosce già la clientela. La nuova gestione è partita il 3 gennaio e siamo contente della risposta che stiamo avendo in queste prime settimane».

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