La Uil ai bagnini: «Il personale per l’estate c’è, basta pagare secondo i contratti»

I sindacati continuano a denunciare stipendi troppo bassi a fronte di settimane di lavoro da 60 ore

Lavoro Stagionale

Foto da Mondobalneare.com

Come ogni anno, si riaccende il dibattito tra operatori balneari e sindacati sulla presunta difficoltà di trovare personale per la stagione estiva.

«In un momento in cui i gestori degli stabilimenti balneari – afferma Maura Zavaglini, responsabile dell’ufficio vertenze Uil Ravenna – rivendicano i propri diritti in tema di concessioni, ci si chiede se allo stesso tempo le lavoratrici e i lavoratori stagionali non debbano avere pari attenzione mediatica nel rivendicare un secco no al tradizionale sfruttamento che rischia di restare immutato con il passare degli anni».

Le questioni principali del dibattito sono gli stipendi troppo bassi e il monte ore settimanali troppo alto, che spesso non prevede turni di riposo. «Settimane di lavoro di 60 ore e assenza di pause. La realtà è che il modello romagnolo – continua Maura Zavaglini – “nasconde” troppe volte un sistema che si basa sull’evasione e sul lavoro irregolare. Spesso il contratto di lavoro c’è, ma a condizioni ben lontane dalla realtà. A questa situazione si è costretti ad allinearsi se si vuole lavorare, e se non ci sei tu avanti un altro più bisognoso».

«Contratti a chiamata o part time da 15/20 0re a fronte rapporti di lavoro che dovrebbero essere full time», denuncia Zavaglini, che conclude: «Suonano pertanto fuori luogo le recenti dichiarazioni apparse in varie testate giornalistiche locali dove viene lamentata la difficoltà delle imprese nel trovare il personale nel settore del turismo, addossando addirittura la colpa al reddito di cittadinanza: la manodopera c’è, basta pagarla nel rispetto dei contratti collettivi e delle normative nazionali».

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
MAR MOSTRA SALGADO BILLB 15 – 21 04 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24