sabato
16 Agosto 2025

Maltrattamenti all’asilo nido: ex maestre condannate a pagare 70mila euro al Comune

 

Nido Mazzanti Conselice«È stato riconosciuto il danno d’immagine per una vicenda che ha screditato la reputazione di un servizio pubblico e di un’intera comunità educante».

Così la sindaca di Conselice Paola Pula ha commentato la sentenza civile del Tribunale di Ravenna di condanna al pagamento in totale di 70mila euro per tre ex maestre dell’asilo nido comunale “Mazzanti”, ritenute responsabili di maltrattamenti nei confronti di diversi bimbi.

Si tratta dell’allora coordinatrice e di due educatrici ausiliarie condannate a rimborsare all’amministrazione locale 30 mila euro per il danno non patrimoniale e altri 40 mila per quello patrimoniale. «Ringrazio la segretaria comunale avvocato Margherita Morelli e l’avvocato Valerio Tallini per l’ottimo lavoro svolto – ha precisato la prima cittadina – Archiviamo definitivamente una vicenda che ha causato anni di sofferenza, prima di tutto ai bimbi coinvolti e alle loro famiglie».

«Le somme incassate – ha concluso la sindaco – saranno destinate a un progetto per l’educazione all’aria aperta attraverso la progettazione ad hoc dei cortili delle scuole, a partire dai nidi e dalle scuole dell’infanzia».

Secondo le indagini dei carabinieri, i maltrattamenti erano andati avanti dal 2006 al 2010: nel 2018 due delle ex maestre erano state condannate in via definitiva rispettivamente a 3 anni e a un anno e 6 mesi; la terza intanto aveva già patteggiato un anno e 8 mesi. Nel fascicolo penale compariva una quarta educatrice già referente per il Comune di Conselice e cioè non dipendente di una cooperativa di Faenza al contrario delle sue colleghe. Per lei l’accusa era di avere taciuto situazioni che conosceva. In appello la contestazione di maltrattamenti su fanciulli per omissione era stata però derubricata in omessa denuncia: da un anno di carcere la donna era passata a una multa di 300 euro.

In seguito al solo ricorso dei genitori di un bambino – e dunque valido per le sole statuizioni civili – la Cassazione aveva deciso che in effetti andava vagliata in apposito giudizio civile la eventuale posizione di garanzia dell’imputata.

L’inchiesta sul Mazzanti era scattata da una denuncia presentata da un’ex dipendente dell’asilo e da un’ausiliare ancora in servizio. Il 7 dicembre 2010 c’era pure stato un esposto dell’allora sindaco, il defunto Maurizio Filipucci. Le accuse più pesanti era state formulate per l’allora coordinatrice: tirate per i capelli, schiaffoni, insulti, urla, trascinamenti per un braccio e per i piedi. Tra i capi d’imputazione, figuravano anche bambini costretti a ingoiare il cibo rigurgitato, chiusi in bagno o nel ripostiglio dei detersivi, lasciati nudi sul pavimento o incustoditi nei lettini o ancora con la testa infilata dentro al water. (ANSA.it)

«Mia zia 70enne in fila per più di 4 ore per un tampone, senza servizi igienici»

La denuncia di un cittadino inviata alla stampa da Ancisi (LpRa)

4Riceviamo e pubblichiamo una segnalazione pervenuta in redazione tramite il decano dell’opposizione ravennate, Alvaro Ancisi, che ne garantisce l’autenticità (sono d’altronde diverse le testimonianze simili apparse in questi giorni sui social).

«Mercoledì, 29 dicembre 2021, una mia zia settantenne ha subìto un’estenuante lunga fila al Pala de André per fare il tampone molecolare. Vaccinata con tre dosi, ma con sintomi sospetti da alcuni giorni, si è recata con la propria auto al drive-in poco prima delle 14, dietro prenotazione del proprio medico di base. Sconsolata, mi ha detto al cellulare che la fila delle auto iniziava in viale Europa appena dopo la rotonda di recente costruzione, ma anche – una volta entrata al Pala de Andrè da via Destra Canale Molinetto – di aver trovato difficoltà ad incolonnarsi nelle due lunghissime file. Ha poi notato che solo due infermieri in tuta bianca erano addetti ai tamponi; che i volontari della Protezione civile, impiegati nel gestire l’elevatissimo traffico di auto, non erano in grado di fornire informazioni sui tempi di attesa; che c’erano persone esasperate dalla lunga attesa ed anziani e genitori con bambini stanchi e irrequieti; che alcuni adulti discutevano accesamente su questioni di precedenza durante la fila. A seguito della totale mancanza di WC chimici dove poter espletare i propri bisogni dati gli interminabili tempi di attesa, un addetto della Protezione civile, a richiesta di spiegazioni, le ha risposto che l’unico bagno presente è riservato al personale sanitario e nemmeno la Protezione civile può utilizzarlo, lamentando egli stesso di non poter urinare da ore e ore senza sapere come fare. Ha visto uomini uscire dalle auto che, dicendo di voler fumare una sigaretta o di fare una telefonata, si allontanavano per urinare da qualche parte. È stata sottoposta al tampone dopo più di quattro ore di esasperante attesa in condizioni di assoluto disagio per la mancanza dei servizi igienici».

«È questa una situazione dignitosa e accettabile a due anni ormai dall’inizio della pandemia, in pieno inverno, in una città grande come Ravenna? Siamo davvero un paese dell’Unione Europea? Perché c’è un unico drive-in attrezzato per fare i test molecolari con due soli infermieri per tutte quelle persone in attesa? Chi dobbiamo denunciare per un tale disagio e una tale disorganizzazione? Chi è responsabile davanti agli onesti cittadini che pagano le tasse?».

I dieci articoli più letti del 2021 su Ravennaedintorni.it

 

Non poteva che essere l’intervista al medico no-mask Luca Graziani l’articolo più letto del 2021 su Ravennaedintorni.it (con oltre 300mila visualizzazioni uniche), un’intervista da una parte strumentalizzata e dall’altra contestata (a questo link la replica del medico-giornalista Andrea Casadio), con cui crediamo però di aver perlomeno sottoposto all’attenzione dell’Ordine dei medici un caso che meritava di essere valutato (come è poi avvenuto).

Al secondo posto un’altra notizia pandemica, quella del passaggio alla zona arancione scuro (al quarto posto c’è  invece il ritorno in zona gialla di fine gennaio), in un momento in cui i vaccini non avevano ancora iniziato a produrre i propri effetti in termini di minori ospedalizzazioni.

A chiudere il podio degli articoli più letti, la testimonianza (anonima) di uno dei vincitori ravennati del super cashback introdotto dal Governo Conte, con tanto di prevedibili commenti sui social.

In quinta posizione l’apertura di un nuovo supermercato a Ravenna, davanti a un articolo recentissimo, quello del fatturato record (e il bonus per i lavoratori) di Marcegaglia.

Al settimo posto la cronaca nera, con l’incidente mortale alla discarica di Cervia, mentre in ottava posizione c’è il progetto di riapertura del centro commerciale fantasma di Faenza. A chiudere la top ten il nostro “scoop” sul gioco di società ispirato alla Divina Commedia e l’apertura di un locale in centro a Ravenna (categoria sempre molto cliccata).

La prossima top ten il 31 dicembre del prossimo anno, con un augurio di buon 2022 a tutti i nostri lettori.

 

Nuovo record di contagi in provincia: 1.241 in un giorno. Ma senza nuovi ricoveri

In regione il 98 percento dei malati è a casa. In terapia intensiva il 74 percento non è vaccinato

Covid terapia intensivaVentiquattro ore dopo, aggiornato il record di persone positive al coronavirus in un giorno per la provincia di Ravenna. Sono infatti 1.241 quelli registrati alle 12 di oggi, 31 dicembre, su quasi 5.500 tamponi. Tutti in isolamento domiciliare: non si registra infatti nessun nuovo ricovero in provincia.

Oggi la Regione non ha comunicato decessi “ravennati”.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 31 DICEMBRE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 536.922 casi di positività, 10.167 in più rispetto a ieri, su un totale di 62.045 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 16,4%.

Sono 116 i pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna (-4 rispetto a ieri); l’età media è di 62,7 anni. Sul totale, 86 (quindi il 74%) non sono vaccinati (età media 61,5 anni), mentre 30 sono vaccinati con ciclo completo (età media 66,4 anni).

Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.346 (+13 rispetto a ieri), età media 69,1 anni.

In questa nuova fase dell’epidemia, caratterizzata dalla variante Omicron e dall’alta percentuale di vaccinati, continua quindi la forte crescita dei nuovi contagi cui corrisponde però un aumento dei ricoveri non altrettanto esponenziale. Rispetto ai 7.088 nuovi casi registrati ieri, la crescita dei contagi oggi registra un +43%, mentre quella dei ricoverati nei reparti Covid un +1% e nelle terapie intensive un -3%, sempre rispetto a ieri.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.022 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 445.248. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 77.458 (+9.136). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 75.996 (+9.127), il 98% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano nove decessi: due in provincia di Parma (una donna di 92 anni e un uomo di 84 anni); uno in provincia di Reggio Emilia (una donna di 85 anni); due in provincia di Bologna (una donna di 84 anni e un uomo di 93 anni); tre nella provincia di Ferrara (tutti uomini rispettivamente di 66, 86 e 91 anni); uno in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 94 anni). Nessun decesso nelle province di Piacenza, Modena, Ravenna e Rimini.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.216.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 10 a Parma (invariato); 12 a Reggio Emilia (+1); 12 a Modena (invariato); 26 a Bologna (-1); 8 a Imola (invariato); 17 a Ferrara (-1); 12 a Ravenna (-1); 1 a Forlì (-1); 3 a Cesena (invariato); 13 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 31.424 a Piacenza (+699, di cui 68 sintomatici), 39.191 a Parma (+915, di cui 112 sintomatici), 62.719 a Reggio Emilia (+958, di cui 686 sintomatici), 87.210 a Modena (+1.188, di cui 288 sintomatici), 110.076 a Bologna (+1.238, di cui 745 sintomatici), 17.226 casi a Imola (+318, di cui 199 sintomatici), 33.947 a Ferrara (+804, di cui 41 sintomatici), 46.175 a Ravenna (+1.241, di cui 881 sintomatici), 25.613 a Forlì (+543, di cui 462 sintomatici), 28.823 a Cesena (+846, di cui 658 sintomatici) e 54.518 a Rimini (+1.417, di cui 893 sintomatici).

Confartigianato Ravenna plaude alla nuova Legge di Bilancio

La presidente: «La manovra ha accolto molte indicazioni del mondo delle micro e piccole imprese»

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Emanuela Bacchilega di Confartigianato

La Camera dei Deputati ha approvato la Legge di bilancio 2022 e la presidente provinciale di Confartigianato della provincia di Ravenna, Emanuela Bacchilega, esprime un giudizio sostanzialmente positivo per questa manovra che «ha certamente un carattere espansivo e che ha accolto molte indicazioni nella direzione del rafforzamento delle misure di sostegno alla ripresa e di rilancio dell’attività degli artigiani e delle micro e piccole imprese».

«Pur in un momento estremamente difficile, nel quale le imprese sono ormai da due anni alle prese con gli enormi danni provocati dalla pandemia, soprattutto per i settori più colpiti come il turismo, la ristorazione, i pubblici esercizi e tutto il loro indotto, non possiamo fare a meno di dare atto al Governo di aver fatto scelte importanti sul fronte della riduzione della tassazione personale e sopprimendo l’Irap per imprese individuali e lavoratori autonomi, trovando i fondi per prorogare i crediti d’imposta per la Transizione 4.0 ed i contributi sugli investimenti della Nuova Sabatini. Bene, inoltre, la stabilizzazione triennale degli incentivi per la riqualificazione edilizia ed energetica, il sisma bonus e il bonus mobili, con possibilità di cessione dei crediti o di applicazione dello sconto in fattura e sulla proroga dei superbonus 110% sia per interventi su condomini che singole unità unifamiliari».

Secondo Bacchilega «è molto positivo anche l’incremento delle risorse per il finanziamento della formazione nel duale scuola-lavoro e l’estensione al 2022 dello sgravio contributivo totale per le assunzioni in apprendistato di primo livello nelle imprese fino a 9 dipendenti: sempre più spesso ci troviamo di fronte al paradosso di avere tanti giovani disoccupati e aziende che non trovano manodopera qualificata. Investire sulla riduzione del gap tra scuola ed impresa e sostenere le imprese che puntano sulla formazione sul lavoro, ritengo sia essenziale e positivo».

«Ovviamente non sono solo rose e fiori – prosegue la presidente di Confartigianato – in materia previdenziale, nonostante la proroga dell’APE sociale per il 2022 e l’ampliamento della lista delle professioni ritenute gravose e la riduzione della soglia contributiva per i lavoratori edili, Confartigianato ritiene necessario estendere la misura ai lavoratori autonomi impegnati nelle medesime lavorazioni dei lavoratori dipendenti. Inoltre registriamo il mancato sostegno ai Patronati che sono chiamati a svolgere un’insostituibile funzione, anche sociale, di consulenza nei confronti di tutti i cittadini, così come è avvenuto durante il lockdown e le fasi più critiche della pandemia. Inoltre, la pur positiva proroga dell’opzione donna conferma, tuttavia, l’ingiustificata disparità di trattamento fra lavoratrici dipendenti e autonome in particolare per quanto riguarda l’età anagrafica di accesso alla misura. E questo, permettetemelo, da donna ed imprenditrice, è inaccettabile».

E poi c’è il capitolo costo dell’energia, che sta mettendo davvero in difficoltà interi comparti produttivi: «se da una parte è positivo l’impegno del Governo a mettere risorse per ammortizzare parte di questi aumenti, è chiaro che questo non è sufficiente. Il rischio è che la prevista ripresa ne venga pesantemente condizionata. Sono necessari provvedimenti strutturali, anche di carattere strategico, come ad esempio quello di puntare sul nostro gas metano».

Cancellati i provvedimenti a sostegno dei lavoratori portuali. Il Pd: «Inspiegabile»

Il segretario del circolo dem del Porto di Ravenna interviene sul tema che sta mettendo in agitazione il comparto

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Denis Di Martino

Anche il segretario del circolo Pd del Porto di Ravenna, nonché direttore della Compagnia Portuale, Denis Di Martino, parla di una cancellazione «inspiegabile e non giustificabile» dei provvedimenti a sostegno dei lavoratori portuali inizialmente previsti nell’ambito della Legge di Bilancio e “saltati” invece in commissione Bilancio del Senato.

«Parliamo – si legge in una nota firmata da Di Martino – di proposte che raccoglievano il consenso del Governo ed il suo preciso impegno ad attuarle, utili a sostenere il cluster marittimo e le migliaia di lavoratori portuali italiani, che ancora oggi risentono degli effetti negativi della pandemia. La cancellazione di questi provvedimenti ci risulta tutt’oggi inspiegabile e non giustificabile».

Nello specifico, il riferimento è ai sostegni alle imprese ex art. 16, 17, 18 della legge 84/’94 che operano in porto; al riconoscimento del lavoro portuale come usurante; all’istituzione di un fondo di accompagnamento all’esodo per i lavoratori delle imprese portuali; al consentire che gli ormeggiatori e i barcaioli vengano dichiarati inabili al lavoro esclusivamente dal personale dell’Inps, superando un vuoto normativo fortemente penalizzante per la categoria; al supporto delle Autorità di sistema portuale nei risarcimenti correlati all’esposizione all’amianto.

I deputati del Pd Davide Gariglio e Andrea Romano hanno presentato e ottenuto l’approvazione di un Ordine del Giorno, che impegnerà il Governo a concretizzare le proposte.

«Accogliamo favorevolmente la convocazione di un tavolo di confronto, previsto per inizio anno, tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, i sindacati e le associazioni datoriali – conclude Di Martino – che speriamo possa contribuire a risolvere positivamente le questioni in essere. Continueremo a monitorare l’attività parlamentare e governativa tenendo alta l’attenzione sulle tematiche portuali, affinché i lavoratori dei porti possano finalmente ottenere le giuste tutele ed i tanto attesi adeguamenti normativi».

Dalle navi da crociera alla Biennale del mosaico, aspettando ancora il palazzetto…

I progetti attesi e in partenza nel 2022 a Ravenna. Entra nel vivo il maxi appalto da 250 milioni per i fondali del porto

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I nuovi uffici comunali di via Berlinguer

I primi mesi del 2022, a Ravenna, dovrebbero essere il momento buono per arrivare finalmente all’inaugurazione dei nuovi uffici comunali di via Berlinguer, al termine di un cantiere infinito e molto discusso, rallentato anche da una interdittiva Antimafia emessa nei confronti della società impegnata nell’appalto.

Non certo un nuovo progetto, ma un capitolo che si chiude per la città, mentre resta ancora aperto quello del nuovo palasport da oltre 15 milioni di euro accanto al Pala De Andrè, che originariamente avrebbe dovuto essere pronto per l’Omc di quest’anno, ma che invece (tra ricorsi vari, pandemia e difficoltà insorte) lo sarà solo per quello del 2023.

Aspetta da anni anche la piscina comunale, dove quest’anno potrebbero iniziare i lavori di riqualificazione (il cui progetto definitivo deve però passare ancora dal consiglio comunale) mentre, a proposito di intoppi, aprirà nel 2022 (in ritardo di un anno) il nuovo parco dell’ex caserma Alighieri, in centro. A ridosso del parco Cesarea, tuttora in costruzione, nascerà un mini-ospedale, una sorta di altro Cmp per Ravenna, la Casa della Salute della Darsena, che verrà però terminata non prima del 2024. Il finanziamento, secondo le intenzioni del sindaco, dovrà arrivare dal Pnrr (il Piano nazionale di ripresa e resilienza) che dovrebbe finanziare anche un altro dei progetti centrali di questi anni per Ravenna, il nuovo parco eolico al largo della costa, con 70 milioni che sarebbero in arrivo.

Tornando alla sanità, aprirà a breve anche la Casa della Salute di Castiglione, mentre il prossimo sarà l’anno in cui entreranno nel vivo i lavori di ampliamento del pronto soccorso di Ravenna.

A proposito di “progettoni”, il 2022 sarà di fatto il primo anno dei lavori da 250 milioni di euro dell’Hub portuale, attesi da tempo immemore e che secondo gli obiettivi dovranno trasformare, rendendolo più competitivo, il porto di Ravenna entro 4/5 anni; il tutto mentre sta entrando a pieno regime il primo deposito di Gnl (gas naturale liquefatto) d’Italia e pochi chilometri più in là, a Porto Corsini, stanno per tornare le navi da crociera, con la nuova gestione targata Royal Caribbean che renderà Ravenna un homeport, con tutto quello che ne conseguirà in termini di indotto e di lavori infrastrutturali.

Per quanto riguarda le infrastrutture viarie, partiranno in ottobre i lavori di riqualificazione di via Bonifica (la strada che collega Porto Fuori a Lido Adriano, che verrà allargata e dotata di pista ciclabile); dovrebbero partire nel 2022 anche i cantieri per la “tangenziale” (con interventi su Adriatica e Classicana), mentre la Baiona riaprirà in marzo dopo un anno decisamente sofferto, tra code di auto per il mare e la chiusura di questi mesi invernali.

E ancora, stanno per entrare nel vivo i lavori del cosiddetto Parco Marittimo, la riqualificazione degli stradelli retrodunali dei lidi ravennati. Si parte con il primo stralcio che riguarda Marina di Ravenna e Punta Marina: il progetto sarà completato per l’estate del 2023 e i lavori si interromperanno invece durante la stagione balneare 2022, che non dovrebbe quindi ancora veder persi i tanto amati (da tanti ravennati) posti auto direttamente in spiaggia.

Chiudendo con la cultura, nel 2022 sono previsti i lavori per il restauro della Rocca Brancaleone e in particolare la riqualificazione dell’arena per gli spettacoli (con la copertura che però pare essere diventata un’incognita…), mentre in centro apriranno dopo anni di ritardo i musei dedicati a Lord Byron e al Risorgimento. Intanto è ripartito il dibattito su una fondazione che possa unire Mar, Comune e Ravennantica, con all’orizzonte la nuova Biennale del Mosaico, rinviata nel 2021 a causa della pandemia.

La 54enne di Lido Adriano vince le prime 3 prove della nuova stagione di Masterchef

Elena Morlacchi in evidenza tra fornelli della cucina di Sky ed esterna

Elena MasterchefUn gran piatto, «nonostante Lido Adriano», scherza davanti allo chef Bruno Barbieri, che l’aveva punzecchiata per la sua scelta di vita durante le selezioni, e che ora se la ride rispondendo solo con un «top».

Elena Morlacchi, 54 enne casalinga di Lido Adriano (ma dall’inflessione milanese che ne tradisce le origini), è stata la grande protagonista della prima vera e propria puntata (dopo due giovedì dedicati alle selezioni) dell’undicesima edizione di Masterchef Italia.

È stata lei infatti a vincere la prima Mystery box della stagione (con una pernice che aveva come unica pecca quella di essere stata cotta un minuto di troppo, secondo il giudice Giorgio Locatelli), bissando poi il successo anche nel successivo Invention test, che ha visto come super ospite la giovane e stellata chef svizzera Marie Robert. E trascinando alla vittoria, da capitana, nella prima prova in esterna della stagione (alla Reggia di Monza), anche la propria squadra (la rossa) in un’impegnativa sfida incentrata sulla pasticceria.

Un tre su tre che non ha probabilmente precedenti, alla prima puntata di una nuova stagione. Con la casalinga di Lido Adriano che pare così avere le carte in regola per cercare di seguire la strada di un’altra ravennate che si è fatta valere tra i fornelli di Sky, Erica Liverani, vincitrice di Masterchef Italia 5.

Ex esponente di Fdi condannato per diffamazione a Bulow: dovrà pagare 5mila euro

La sentenza per l’avvocato Francesco Minutillo è la quarta di questo tipo ottenuta dal figlio del partigiano e politico Arrigo Boldrini

L’avvocato Francesco Minutillo di Ravenna, esponente di Fratelli d’Italia all’epoca dei fatti che risalgono al 2019, è stato condannato dal tribunale civile, con sentenza pubblicata il 27 dicembre, al pagamento di cinquemila euro per diffamazione aggravata alla memoria di Arrigo Boldrini – il politico e partigiano noto con il nome di battaglia di Bulow, morto nel 2008 – e alla reputazione del figlio Carlo.

Minutillo si era recato sulla tomba della mia famiglia Boldrini nel cimitero di Ravenna il 23 gennaio 2019 e aveva girato un video, diffuso su internet, in cui definiva il comandante Bulow (padre costituente, medaglia d’oro, parlamentare della Repubblica per 11 legislature) “boia di Codevigo”, “un vero e proprio criminale che a guerra finita ha massacrato centinaia di innocenti a Codevigo” oltre ad altre gravissime diffamazioni.

Per il Tribunale di Ravenna, le affermazioni di Minutillo superano i limiti della verità (putativa) e della continenza, avendo costui narrato “fatti falsi” “anche alla luce delle tesi dell’autore da lui stesso citato”. Il riferimento è a Gianfranco Stella, già condannato dallo stesso tribunale, con sentenze del 4 aprile 2017 e del 6 luglio 2021, per le diffamazioni contenute nel libro “Compagno Mitra” e per quanto profferito in pubblico.

«Questa sentenza – dice Carlo Boldrini – è la quarta condanna per diffamazione di mio padre che ottengo dal tribunale civile di Ravenna (oltre alle due già citate di Stella, la terza è nei confronti di Desideria Raggi, attualmente in fase di appello, ndr). Continuerò ad agire legalmente qualora qualcun altro dovesse diffamare l’onore, la reputazione, la memoria di Arrigo Boldrini».

Il Comune di Ravenna ha recentemente dedicato a Bulow una strada, «a riprova del valore unificante dei principi di libertà, giustizia e solidarietà per i quali Arrigo Boldrini, e con lui tutti i partigiani protagonisti della lotta di Resistenza, si sono battuti».

Avati, Mahmood, il Giro, Pif, Netflix e altre: 70 produzioni tv a Ravenna nel 2021

La soddisfazione del sindaco e dell’assessore al Turismo: «Ci siamo attivati per fornire tutto il supporto possibile»

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Il sindaco Michele de Pascale con Pupi Avati

Oltre 70 produzioni televisive hanno fatto tappa a Ravenna nel 2021 per servizi e trasmissioni televisive, dedicate a Dante nell’anno delle celebrazioni del settimo centenario della morte ma non solo. Il Comune fa una carrellata dei principali programmi che hanno portato la città e il territorio sugli schermi.

Fin dal mese di gennaio, con la tv austriaca Orf, la tomba di Dante e la zona del silenzio sono state protagoniste dell’attenzione dei media. “Dante Confidential”, su Rai 2, dove Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, ha condotto il pubblico alla scoperta del Poeta; sempre targate Rai, “Visioni”, in onda su Rai Cultura, la “Cartolina” dedicata al Giro d’Italia, che quest’anno ha reso omaggio al Sommo Poeta, “Linea Verde Start”, “Linea Blu”, “Durante Alighieri, detto Dante” di Rai Storia. Tg2 Dossier ha realizzato lo speciale “Sulle tracce di Dante” di Francesca Altomonte.

Sky è venuta più volte in città sia per realizzare documentari sul Sommo Poeta per Sky Arte per il programma “Sei un paese meraviglioso”, sia per Sky Sport con “Icarus”. Mentre Repubblica TV ha realizzato il servizio “Il Mondo di Dante” di Antonio Nasso.

 ANG5564La7 ha scelto Ravenna per una puntata di “Eden” di Licia Colò, che andrà in onda nel 2022.

Ravenna, con le sue aree industriali, è stata anche protagonista del videoclip “Kobra” del cantante Mahmoud, del cantautore Tropico Petrella per “Carlito’s way”, ambientato nella spiaggia di Lido di Dante, e della rockstar Ligabue che a sua volta ha reso omaggio a Dante con il video “Sogni di Rock’n’Roll” diretto da Fabrizio Moro e Alessio De Leonardis.

Pupi Avati ha girato alcune scene del suo film “Dante” nella pineta di San Vitale e alla basilica di Sant’Apollinare in Classe. Eric Burns, regista newyorkese, è venuto a Ravenna appena riaperte le frontiere per realizzare il documentario “Dante” per la Steeplechase Films. Adolfo Conti ha girato “Gli occhi di Dante”, progetto di film terminato in attesa di presentazione sostenuto da Emilia-Romagna Film Commission; Felice Ceparano il progetto di film “Davanti a Dante” sostenuto dal Comitato nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri; e Fabrizio Bancale il film documentario “Dante l’Esilio di un Poeta” in collaborazione con la Società Dante Alighieri.

SummertimeIn estate si sono svolte anche le riprese della terza stagione della serie Netflix “Summertime”, amatissima da giovani e meno giovani.

Tante pure le presenze di giornalisti e blogger, in particolare stranieri, grazie anche alla collaborazione con Apt Servizi Emila Romagna. Si ricordano le blogger Silvana Frappier, presidente della North Star Destinations e Francine Segan, tra le maggiori esperte negli Usa di cucina italiana, Fiona Ducan per il Daily Telegraph, la Deutsche Welle, la Nippon Television per la “Via dei Sogni” e la tv di stato giapponese Nhk.

I luoghi più suggestivi della città sono diventati anche l’ambientazione dello shooting fotografico di Paolo Roversi, che ha scelto la sua città natale per la nuova collezione di Alexander McQueen e di Piero Cattani, fotografo ravennate, che ha scelto la Darsena di Città sempre per un set di moda.

La casa editrice Lonely Planet, dopo aver assegnato a Ravenna il Premio Sostenibilità 2021 per “Le vie di Dante” ha dedicato alla città il video “Ravenna in 48h”. Le Vie di Dante sono state anche le protagoniste della web serie “La Diritta via di Dante!” di Paolo Cevoli per Apt Servizi Regione Emilia-Romagna.

«La grande attenzione mediatica rivolta a Ravenna durante tutto il 2021 – dichiara il sindaco Michele de Pascale – malgrado le pesanti difficoltà determinate dall’emergenza sanitaria, ci dimostra quanto sia stato importante continuare a lavorare con impegno e in sinergia con tutti gli attori del territorio per promuovere non solo le celebrazioni dantesche, fondamentale attrattore, ma l’intero nostro straordinario patrimonio monumentale, museale e culturale. Il costante lavoro di valorizzazione, promozione e accoglienza è un elemento imprescindibile per accrescere costantemente la notorietà della nostra meravigliosa città e implementarne reputazione e attrattività».

L’assessore al Turismo Giacomo Costantini aggiunge di essere «molto soddisfatto per l’attenzione rivolta a Ravenna. Come Comune ci siamo attivati per fornire tutto il supporto possibile, grazie all’operato del servizio Turismo, in sinergia con i settori Cultura e Comunicazione e le istituzioni culturali comunali e alla collaborazione fattiva e puntuale dell’Opera di Religione, del Polo Museale, della Fondazione Ravennantica, del Centro Dantesco e di tutte le istituzioni e associazioni che operano per la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale. L’accoglienza ricevuta è stata molto apprezzata dalle varie produzioni, che ci hanno segnalato come in alcune città non sia presente un servizio di supporto alle produzioni video. Scelta fatta invece già da tempo dalla nostra Amministrazione e che nell’anno dantesco ci ha fatto trovare pronti a gestire la mole di richieste e accogliere al meglio tutti i desiderata, con un notevole ritorno d’immagine per la città».

Il terzo millennio arriva a San Romualdo: è operativa la rete a banda ultralarga

Completato l’intervento della ditta Spadhausen che ha potuto utilizzare anche la rete della pubblica illuminazione

connessioneLa banda ultralarga è arrivata anche a San Romualdo, frazione del comune di Ravenna. L’amministrazione aveva preso l’impegno di realizzare l’infrastruttura entro il 2021 e proprio agli sgoccioli dell’anno è stata annunciato il completamento ad opera di Spadhausen Internet Provider, azienda ravennate che lavora nel campo delle telecomunicazioni: un accordo con il Comune ha permesso all’impresa di stendere la fibra utilizzando anche la rete della pubblica illuminazione comunale. Le strade interessate dal nuovo intervento sono piazzetta San Romualdo, dove si trova appunto Villa Serena, via Badarena, via Della Melica, via Valle Salina, e via Della Canna.

La tecnologia utilizzata da Spadhausen è quella Ftth (Fiber to the home) cioè con cavo di fibra ottica fino alla abitazione; è stato realizzato un Pop (Point of Presence) da cui il “segnale” viene distribuito attraverso una nuovissima rete di cavi in fibra ottica, che permetterà ai cittadini di attivare, in promozione gratuitamente, la connettività Internet con velocità fino a 300Mbit/s in download e upload.

Questa mattina, 30 dicembre, il nuovo intervento è stato simbolicamente inaugurato nel corso di una breve cerimonia alla quale hanno tra gli altri partecipato l’assessore alla Transizione digitale Igor Gallonetto, l’amministratore unico di Spadhausen Elia Spadoni, la presidente del comitato cittadino di San Romualdo Arianna Arveda e il direttore della casa protetta Villa Serena Sergio Isidori.

«La connettività Internet – commenta l’assessore Gallonetto – si configura sempre di più come un servizio essenziale indispensabile per cittadini, famiglie e imprese. Oggi qualsiasi attività, a partire da quelle di studio e di lavoro, è condizionata dalla presenza e dalla qualità di tale servizio, e la pandemia non ha fatto altro che rendercene ancor più consapevoli. Come Amministrazione comunale siamo da anni al lavoro per superare il cosiddetto divario digitale, necessità ancor più presente in un territorio comunale vasto come il nostro. Abbiamo operato, nell’alveo di quanto consentito dalla legge, sia con interventi di carattere pubblico sia con intese che potessero incentivare i privati, come in questo caso, ad intervenire nelle località del forese. È stato un lavoro intenso e capillare, che continueremo a portare avanti».

L’intervento a San Romualdo fa seguito – per ricordare solo alcune delle altre località del forese recentemente raggiunte dalla banda ultra larga grazie all’ accordo tra il Comune di Ravenna e Spadhausen Internet Provider – a quelli di Mandriole, Torri, Borgo Masotti, Grattacoppa, Savarna e S. Antonio, San Pietro in Vincoli; l’intervento è inoltre in fase di realizzazione a Roncalceci e a Filetto.

Il centro ricerche Cestha nel 2021 ha ricoverato e salvato cento tartarughe marine

Stracciatella è stata la più piccola di 240 grammi e Godzilla la più grande di 95 kg. Dal 2019 non si registrano decessi tra i recuperi della struttura a Marina di Ravenna

Il centro di recupero Cestha di Marina di Ravenna e la clinica veterinaria San Marco hanno salvato cento tartarughe marine nel 2021. «È stato un anno molto intenso dal punto di vista dei recuperi – dichiarano dal centro –, con una mole di lavoro che ci ha tenuti a lungo impegnati in tutti i mesi. Adesso è il periodo che richiede la gestione più complicata, le conoscenze scientifiche sulle tartarughe marine indicano di non rilasciare assolutamente gli esemplari con le temperature dell’acqua inferiori ai 14 gradi, per cui ogni ingresso dovrà rimanere in degenza almeno fino a primavera». I cento recuperi vanno dall’esemplare più piccolo in assoluto, la tartaruga Stracciatella di soli 240 grammi, a quello più grande, Godzilla, il maschio di circa 95 kg.

Oltre al numero così elevato di recuperi da segnalare anche la percentuale di sopravvivenza delle tartarughe marine curate dal centro sotto la responsabilità sanitaria del veterinario Gianfranco Medri: «È dal 2019 che non registriamo un decesso, nemmeno tra le piccole recuperate gravemente debilitate questa estate che sono state tutte salve e in riabilitazione. Quest’ottimo risultato è frutto di un intenso programma di lavoro che vede oggi lo staff essere composto da un gruppo di ricercatori specializzati sul tema con ben 7 programmi di ricerca in corso su questi animali dei quali presto usciranno i risultati in pubblicazione».

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