sabato
13 Settembre 2025

Il centrodestra stavolta ci crede davvero, con candidati forti non solo nella Lega

Il Carroccio gioca sul ricambio e sul valore nazionale di un’ipotetica sconfitta del centrosinistra. Salvini protagonista della campagna elettorale anche in provincia, Borgonzoni attiva sui social

Candidati Lega Regionali
Da sinistra: Gianfilippo Nicola Rolando, Maria Orsola Marabini, Samantha Gardin, Lucia Borgonzoni, Andrea Liverani e Jacopo Morrone (segretario Lega Romagna)

Lucia Borgonzoni da queste parti fino a dieci giorni prima delle elezioni si è vista pochissimo, ma sta recuperando negli ultimi giorni. Un pranzo a Faenza, una visita a Bagnacavallo, un aperitivo con il candidato di Forza Italia Alberto Ancarani a Ravenna, una colazione a Cervia, un incontro a Castelbolognese e una rapida visita al porto.

Matteo Salvini invece è venuto a Ravenna già a dicembre, ed è stato a Lugo e Faenza a inizio gennaio e c’è da credere che possa tornare. I candidati della Lega sono stati annunciati a fine dicembre. C’è la segretaria provinciale Samantha Gardin, che tra le uscite elettorali ha messo anche una visita al porto con l’ex deputato Gianluca Pini (notoriamente non salviniano) e l’uomo forte della Lega in economia, il vicesegretario Giorgetti.

L’altro candidato di punta è Andrea Liverani, consigliere uscente, faentino, salviniano doc, che ha iniziato la propria campagna elettorale sul territorio con anticipo rispetto agli altri. Il suo risultato naturalmente è quello più tenuto d’occhio in vista anche delle imminenti amministrative a Faenza. Ci sono inoltre Maria Marabini di Russi e Gianfilippo Nicola Rolando, consigliere comunale a Ravenna, candidato e impegnato in prima linea nella campagna elettorale.

Ma, oltre appunto al capogruppo di Forza Italia Ancarani, ci sono altri candidati noti e interessanti nelle liste in appoggio a Borgonzoni. Peraltro a differenza del centrosinistra, il centrodestra non avrà liste di “disturbo” nell’estrema destra. E soprattutto se c’è un fatto evidente e forse davvero senza precedenti da queste parti, è la sensazione che questa volta ce la si possa fare davvero. Non semplicemente a eleggere un consigliere come già succede da tempo (nel 2014 fu eletto appunto il leghista Liverani e nel 2010 Gianguido Bazzoni di Forza Italia), ma che si possa espugnare davvero la roccaforte rossa.

Anche perché il centrodestra, pur avendo perso le amministrative di maggio 2019 in tutti i comuni in cui si è presentato eccetto Brisighella, ha comunque ottenuto voti incoraggianti e i sondaggi danno la coalizione in crescita. E la campagna elettorale, per quanto non paragonabile come numero di eventi a quella del centrosinistra, è molto capillare con banchetti, mercati, iniziative.

La facile analisi è che se si dovesse confermare una distanza minima o addirittura un risultato della coalizione di centrodestra superiore a quello della coalizione di centrosinistra, la vittoria di Bonaccini finirà con il dare ragione a chi da subito ha visto nell’ex sottosegretaria Borgonzoni una candidatura piuttosto debole per storia personale e presenza sul territorio. Lei, come il segretario leghista, punta molto sui social. Pochi i temi davvero a livello locale: il dissesto idreogeologico, il porto, il ritardo nelle infrastrutture e, naturalmente, la sanità, competenza praticamente esclusiva della Regione. La grande Ausl Romagna nata negli ultimi anni ha sicuramente prodotto più di uno scontento da queste parti, chissà se il centrodestra sarà in grado di utilizzarlo a proprio vantaggio.

Ma naturalmente gli argomenti su cui sta facendo più leva il centrodestra sono quelli della ncesssità del ricambio e, soprattutto, quello del governo nazionale. Per questo perfino nella marginale Ravenna si è presentata anche Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia e per Forza Italia è arrivato Adriano Galliani e arriverà Vittorio Sgarbi.

Qui sotto le liste e i candidati di centrodestra che sostengono Lucia Borgonzoni

Liste Centrodestra Regionali

Il Pd e gli alleati di centro e di sinistra: «La battaglia è per il buon governo»

Il segretario provinciale Barattoni: «Non abbiamo paura, siamo certi del risultato. La proposta di rifondare il partito? Forse necessaria in altre realtà, qui siamo già aperti e inclusivi, consapevoli di non essere autosufficienti»

Candidati Pd Regionali
Da sinistra Mirella Dalfiume, Manuela Rontini, Alessandro Barattoni, Andrea Corsini e Gianni Bessi

«Gli avversari che dobbiamo battere in fin dei conti sono sempre gli stessi, Alberto Ancarani, Samantha Gardin, Gianfilippo Rolando, li conosciamo, li abbiamo sempre battuti, non siamo preoccupati».
Il segretario provinciale del Pd a Ravenna, Alessandro Barattoni, in una conferenza stampa a dieci giorni dal voto si presenta con i quattro candidati ravennati che si stanno contendendo il posto in Regione sotto l’egida dei dem. L’assessore al turismo Andrea Corsini, i consiglieri uscenti Gianni Bessi e Manuela Rontini e la “new entry”, Mirella Dalfiume arrivano in via della Lirica dopo aver partecipato a un incontro con i sindacati e con un agenda di appuntamenti che li aspetta all’uscita.

Da settimane stanno facendo incontri e iniziative, dalle cene nei circoli ai dibattiti sui temi dell’economia e ora, negli ultimi giorni, arriveranno anche i big da Roma, Franceschini e Zingaretti compreso, attesi in città sabato 18 assieme a Bonaccini. E c’è una certa attesa per il segretario nazionale che in un’intervista a “Repubblica” ha detto che, «vinte le elezioni in Emilia-Romagna, si fa un partito nuovo».

Un annuncio che aiuta il partito impegnato in campagna elettorale in questo momento? «Non ho mai pensato a un post-Pd – dice Barattoni – e immagino che la prospettiva del segretario vada molto oltre il 27 gennaio e nasca dalla considerazione che in altre parti d’Italia ci sia bisogno di cambiare qualcosa, visto anche che si sono perse tutte le Regionali. Ma noi qui già da tempo seguiamo la strada indicata a grandi linee dal segretario: facciamo alleanze larghe e siamo aperti al mondo civico, siamo inclusivi e radicati sul territorio come i nostri candidati dimostrano».

Del resto il mantra è sempre uno: «Qui si vota per il governo dell’Emilia-Romagna e non per il governo nazionale, come vogliono far credere gli avversari».
Questa vuole confermarsi insomma l’eccezione, fuori e dentro il Pd, e la speranza è quindi che riaccada un po’ il “miracolo” della scorsa primavera dove elettori della Lega alle Europee si rivelarono elettori Pd alle Amministrative. E se questo dovesse accadere e la nostra provincia dovessere confermare risultati lusinghieri per il Pd, ecco che il posto in giunta questa volta, par di capire in queste settimane, potrebbe non essere solo il Turismo, ma qualcosa di più importante.

Tra le priorità indicate (peraltro le stesse del centrodestra): le infrastrutture su cui la Romagna è rimasta indietro. E, ovviamente, la sanità. Perché questo accada naturalmente bisogna che l’alleanza ampia funzioni e riesca a dragare voti al centro o con ex grillini nella lista Bonaccini, ma anche con Più Europa, Psi e Pri, a sinistra con i Verdi e Coraggiosa a cui si aggiunge il nuovissimo Volt.

Tutti o quasi impegnati in una campagna capillare, nonostante le scarse o nulle possibilità di elezione dei singoli. In un certo senso mancano all’appello qui in provincia, a differenza di quanto accade a Forlì e Rimini, renziani e calendiani che non hanno nomi di riferimento nella lista Bonaccini. Invece anche qui ci sono e ci sono state le “sardine”, scese in piazza a Ravenna, Faenza, Castelbolognese, Lugo e che ora si preparano alla manifestazione del 19 a Bologna.

Qui sotto le liste e i candidati in Consiglio Regionale che sostengono Stefano Bonaccini

Liste Regionali Bonaccini

 

Una banda fa esplodere in piena notte il bancomat di Matellica

Colpo alla Cassa di Risparmio: i malviventi si sono dileguati ma le migliaia di euro trafugati sono stati “macchiati” dal sistema deterrente

Bancomat Esploso MatellicaPoco dopo le 2 di stanotte è stato fatto saltare il Bancomat alla Cassa di Risparmio di Ravenna a Matellica, nella piazza vicino al fiume Savio. Una banda di 3 persone con la consueta tecnica della “marmotta” ha divelto il macchinario e ha arraffato il denaro – si parla di diverse migliaia di euro – contenuto all’interno della cassaforte automatica.
Ma il bottino è stato “macchiato” dal sistema deterrente che rende inutilizzabile il denaro. Il fragore dell’esplosione ha svegliato di soprassalto gli abitanti del posto che hanno subito dato l’allarme, che ovviamente è scattato anche all’interno della banca.
Quando i Carabinieri sono arrivati sul posto però i malviventi si erano già dileguati. Il sistema di videosorveglianza della banca ha ripreso l’azione degli scassinatori che sembra siano fuggiti con una Giulietta. Sul colpo indaga il nucleo operativo dei carabinieri di Cervia-Milano Marittima.

Sei kg di cocaina nascosti in auto, potevano fruttare un milione: 44enne arrestato

Disoccupato con moglie e figli era al volante di una Mercedes intestata a lui: fermato al casello dell’autostrada. Aveva già scontato 12 anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio. La droga infilata dietro al contachilometri

Foto Stupefacente E SoldiSi è già fatto dodici anni di galera per traffico di droga, con una condanna per associazione per delinquere, ma cinque anni dopo l’uscita dal carcere è stato trovato con sei kg di cocaina nascosti in auto. Il 44enne albanese Elton Shehi da tempo residente a Ravenna con moglie e figli, disoccupato ma proprietario di una Mercedes, è stato arrestato dai carabinieri il 14 gennaio dopo averlo fermato al casello dell’autostrada di Lugo. Valore del carico circa 150mila euro che sul mercato dopo il taglio in dosi potrebbero fruttare oltre un milione.

La droga era nascosta nel cruscotto della vettura: i militari del nucleo investigativo hanno dovuto smontare il contachilometri per trovare un collant da donna che serviva da tirante per estrarre i cinque panetti. Il naso del cane antidroga della guardia di finanza aveva fornito l’indicazione su dove cercare nella vettura. Nella mattinata di oggi, 17 gennaio, il giudice ha convalidato l’arresto e accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere. Il procuratore capo Alessandro Mancini ha già preannunciato le intenzioni degli inquirenti: «Avremo l’onere e l’onore di chiedere il massimo della pena visto che è evidente che non volesse cambiare lo stile di vita».

L’indagine dell’Arma è iniziata dalle informazioni raccolte nella rete di contatti sul territorio: il tenore di vita della famiglia del 44enne, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, appariva difficilmente compatibile con il suo stato di disoccupato. Il trafficante era in prima linea alla fine degli anni ’90 sulla scena locale dello spaccio.

«Ci siamo resi conto che l’uomo poteva aver ripreso la sua attività nel traffico di stupefacenti – ha spiegato il capitano Massimo Esposito, comandante del nucleo investigativo –. Abbiamo avviato una serie di servizi di appostamento e osservazione». Quando il pregiudicato si è assentato dalla città i carabinieri hanno intensificato l’attenzione fino al controllo all’uscita dall’autostrada. Il controllo approfondito dell’auto si è svolto al comando provinciale di Ravenna. Nel borsello del 44enne c’erano 6.500 euro in contanti di cui non ha saputo spiegare la provenienza.

L’attività investigativa non si ferma. Verrà disposta una perizia per accertare il grado di purezza dello stupefacente sequestrato e si andrà a lavorare per ricostruire i passaggi a monte e a valle dell’arrestato. Da quali canali si era rifornito? Attraverso quali canali avrebbe smerciato le dosi sul mercato locale? Interrogativi a cui i carabinieri cercheranno di dare risposte.

Musica rock, Edda e Comaneci in concerto al Cisim di Lido Adriano

Domenica 19 gennaio dopo l’inaugurazione della mostra di Nicola Montalbini

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Edda

Domenica 19 Gennaio, al Cisim di Lido Adriano, doppio concerto dedicato alla musica d’autore italiana. Si esibiranno infatti la band ravennate Comaneci, nota anche ben oltre i confini provinciali e regionali, e l’ex leader dei milanesi Ritmo Tribale, Stefano Rampoldi, in arte Edda. Che secondo il “nostro” Francesco Farabegoli è uno dei dieci migliori cantautori italiani della storia.

Il Cisim aprirà le porte alle 16.30 e alle 17 il pomeriggio partirà con l’inaugurazione della mostra dell’artista ravennate Nicola Montalbini, dal titolo “Era così bravo”, al Cisim fino al 14 febbraio.

Dalle 17.45 i live, con il folk sperimentale dei Comaneci e le canzoni fuori dai classici schemi cantautorali di Edda.

Contributo soci a partire da 8 euro – Ingresso riservato ai soci AICS 2019/20.

Info: 389 6697082.

«Gli uomini devono essere liberi di desiderare una donna che stia un passo dietro»

Il Premio Guidarello Paolo Gambi difende sui social le dichiarazioni “incriminate” di Amadeus

Paolo Gambi
Paolo Gambi

Paolo Gambi, giornalista e scrittore ravennate premiato in passato anche con il Guidarello per il giornalismo d’autore, difende sui social Amadeus, finito al centro del dibattito in questi giorni per le frasi considerate sessiste con cui ha presentato le donne che lo affiancheranno sul palco dell’Ariston al prossimo Festival di Sanremo.

Gambi chiede pubblicamente ad Amadeus di non scursarsi.

«Agli uomini piacciono le donne belle – scrive Gambi –. Non c’è niente di cui scusarsi nell’essere uomini. Mandarle in Tv contribuisce alla buona riuscita numerica dell’evento. Tanto quanto lo fanno gli uomini belli. Gli uomini devono essere liberi di desiderare una donna che stia un passo dietro a loro, tanto quanto le femministe possono desiderare il contrario ed esprimerlo in ogni sede senza che nessuno gridi allo scandalo. Libertà. Per tutti però. La propaganda femminista di odio nei confronti dei maschi e delle femmine tradizionali è divenuta insopportabile in questa sua imposizione del pensiero politicamente corretto. E il risultato è che gli uomini non possono più neppure parlare né vagamente proporre il proprio punto di vista maschile senza essere aggrediti e bullizzati con una violenza da purga staliniana».

«Gli uomini – prosegue poi Gambi nel suo lungo post su Facebook – devono rivendicare il diritto ad essere se stessi in questa società femministizzata. Solo una ottusa e totalitaria visione ideologica della vita può pretendere che non esistano maschi che desiderano donne belle e tradizionali o che non possano esprimere la propria identità.
Ciò che sconcerta maggiormente è il silenzio totale di una posizione che smascheri la falsità ottusamente propagandistica di queste posizioni iperfemministe. Le prime vittime della propaganda femminista sono peraltro quelle donne che vorrebbero trovare un uomo e si ritrovano invece solo il frutto del femminismo: maschi confusi e spaventati da se stessi. E donne che ogni giorno dichiarano guerra ai maschi. Amadeus grazie, e rimani te stesso: uomo. Senza scusarti».

Tra i 20 insegnanti “eccezionali” d’Italia anche un prof della Montanari di Ravenna

Annibale Guarini premiato a Roma per il suo laboratorio di riparazione delle biciclette

Annibale Guarini Scuola Montanari
Annibale Guarini, in alto al centro, con gli altri insegnanti della scuola Montanari

Annibale Guarini, insegnante di musica e sostegno alla scuola secondaria di primo grado “Mario Montanari” di Ravenna, è stato tra i 20 finalisti italiani del Global Teacher Prize 2020 della Varkey Foundation, che punta i riflettori sul lavoro svolto da milioni di insegnanti nel mondo.

Il Premio è nato per riconoscere i meriti di un insegnante “eccezionale”, che abbia dato un contributo notevole alla professione e nel contempo abbia messo in luce il ruolo fondamentale rivestito dagli insegnanti nella società.

Guarini è stato selezionato dalla giuria di Atlante Teacher Award (la sezione italiana del Premio) tra i 20 migliori docenti della Penisola, valutati in base a progetti che dovevano rispondere a criteri di innovazione didattica, originalità, incidenza sul tessuto scolastico, integrazione di studenti in situazioni di difficoltà e replicabilità. A una seconda selezione, Guarini è stato invitato a Roma risultando fra gli otto finalisti del concorso.

Docente con preparazione nell’ambito musicale (oboista), insegnante di sostegno di origini pugliesi, Guardini vive a Ravenna e da dieci anni il suo far scuola prevede il ricorso alla didattica laboratoriale: insegna a riparare e restaurare biciclette e motorini ai suoi alunni, mettendo in relazione le discipline con il lavoro svolto all’interno del laboratorio.

Annibale Guarini
Annibale Guarini

Negli ultimi quattro anni, grazie alla sperimentazione didattica approvata alla scuola “Mario Montanari” dalla dirigente Nadia Gardini prima e proseguita dall’attuale dirigente Cesare Cambio e dalla sua collaboratrice Angela Urbinati, il laboratorio ha acquisito notevole importanza rientrando nella progettualità d’istituto “La scuola officina: laboratori per competenze in uscita”. Nello specifico il laboratorio “Ricicletta” del professor Guarini, affiancato dal prof Andrea Montanari, ripara gratuitamente le biciclette degli alunni della scuola attraverso il lavoro degli stessi, restaura vecchi rottami a due ruote (offerti da privati o enti esterni) per essere donati successivamente come biciclette nuove a ragazzi poco abbienti. Vi è addirittura un reparto customizing dove vengono realizzate biciclette adattate alle necessità fisiche degli alunni in condizione di disabilità, attraverso lavori di ideazione, saldatura, fresatura. Inoltre la didattica del laboratorio incrocia le tematiche del  rispetto per l’ambiente, della mobilità sostenibile e del contrasto al bullismo.

Tutti gli anni, in collaborazione con l’Osservatorio Regionale per l’educazione stradale, l’Ufficio scolastico regionale e la polizia municipale, il laboratorio organizza una ciclo passeggiata scuola-famiglia per le strade di Ravenna, portando alla cittadinanza messaggi relativi alla buona educazione stradale e ambientale.

La scuola Mario Montanari  vanta una tradizione decennale nell’ambito della sperimentazione didattica laboratoriale orientata verso l’inclusione di tutti gli alunni dalle più disparate esigenze didattiche e personali. In particolare, negli ultimi cinque anni la scuola ha aperto sotto la supervisione della Università di Bologna, “La Scuola Officina”, un’area sperimentale di alternanza scuola lavoro che mira alla costruzione di un progetto di vita per gli alunni iscritti, accoglie numerosi gruppi che nel corso dell’anno scolastico vivono un’esperienza unica e inusuale all’interno di una scuola secondaria di primo grado. L’area, coordinata da Andrea Montanari per la parte progettuale e da Daniele Pischedda alla funzione strumentale del sostegno, comprende diversi laboratori orientativi in cui gli alunni apprendono conoscenze propedeutiche al loro inserimento sociale e lavorativo sul territorio di appartenenza a fine ciclo scolastico, grazie ai contatti stabiliti con ditte ed enti locali che condividono la progettualità della scuola. Si tratta di una sperimentazione didattica ex-novo supportata dai docenti della Montanari, i quali hanno messo a frutto le loro competenze contando solo sull’orario di servizio. Gli alunni possono scegliere tra il laboratorio “Computer Doctors”, curato dai docenti Massimo Luotto, Claudio Bondi e Andrea Montanari, quello di “Manifattura Creativa” di Carmela Mesiti e Rosa Scalzullo, oppure di “Orto” di Selina Bassini, di “Street Art” di Montanari, oltre al già citato e premiato laboratorio “La Ricicletta”.

L’inno prodotto dal Mei di Faenza aprirà il “concertone” delle Sardine a Bologna

Il patron del Meeting, Giordano Sangiorgi: «Grande adesione dal mondo della musica. Speriamo ci siano altri eventi in futuro»

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Le Sardine durante la manifestazione di Bologna che ha dato il via al movimento

Ad aprire la manifestazione nazionale delle Sardine di domenica 19 gennaio sarà l’inno del movimento, “6000 (siamo una voce)”, cantato dal giovane cantautore Malavoglia e prodotto dal Mei-Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza.

L’appuntamento è dalle 15 a Bologna (in particolare Malavoglia è annunciato alle 15.45), in piazza VIII Agosto. Durante il “concertone” saliranno sul palco tanti artisti, dagli Afterhours a Marracash, dai Subsonica a Willie Peyote, dai Marlene Kuntz ai Modena City Ramblers.

82339761 147087900073650 7142202172803907584 ODurante la conferenza stampa di presentazione, a Bologna, è intervenuto anche Giordano Sangiorgi, patron del Mei. «Il circuito del Mei  di Faenza della musica indipendente ed emergente italiana ha aderito con una grandissima partecipazione alle proposte delle Sardine – sono state le sue parole – tanto che viste le adesioni si sarebbe potuto fare un cartellone di una intera settimana. Un’adesione che segnala come sia sentito il messaggio  positivo delle Sardine dal mondo della musica indie e in qualche modo rispecchi ciò che tanti sentivano e che ha finalmente  trovato una rappresentanza».

Il brano “6000 (siamo una voce)” è stato realizzato dal cantautore emergente Malavoglia con il musicista Francesco Tripi e con il direttore artistico Marco Mori su idea di Giordano Sangiorgi e prodotto dal Mei. L’artista, dopo la presentazione a Bologna, sarà disponibile a eseguirla dal vivo in tutte le prossime manifestazioni.

«Le Sardine hanno già vinto – conclude Giordano Sangiorgi – perché hanno risvegliato le coscienze e hanno invitato tutti a tornare a fare politica all’interno del quadro costituzionale e di una cornice di verità e di civiltà, ottenendo straordinari risultati che vanno ben al di là del singolo risultato che si avrà nei prossimi giorni ma che stanno piantando radici di un albero che darà frutti di grande rilievo per la nostra democrazia da qui ai prossimi anni per le nuove  generazioni. Le Sardine stanno infatti giocando, come “organo di vigilanza democratica”, un importante campionato e non una sola e singola partita che riporta il gioco della politica nella realtà fisica, un altro segnale culturale importantissimo in quest’epoca schiacciata dal digitale. Questo la musica l’ha sentito e percepito e per questo c’è stata una grande adesione che dovrà proseguire anche dopo con anche altri eventi musicali di rilievo culturale e sociale che sappiano indicare un percorso democratico  di sempre più ampia e maggiore partecipazione di tutta la società civile».

Il programma completo della giornata sulla pagina Facebook 6000 Sardine

In duecento a Ravenna per Giorgia Meloni: «Si vota anche per far cadere il Governo»

Entusiasmo tra i militanti per la leader di Fratelli d’Italia, tra i pochi partiti a crescere nei sondaggi: «Siamo coerenti»

Circa duecento persone entusiaste, un venerdì mattina di metà gennaio. Un risultato forse non così banale in una «roccaforte» della sinistra, come l’ha chiamata lei stessa, per Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia (della coalizione di centrodestra che sostiene la candidatura alla presidenza della Regione di Lucia Borgonzoni), probabilmente unico partito costantemente in crescita nei sondaggi di questi mesi.

Breve tour ravennate quindi  per Meloni che ha prima fatto visita alla Tomba di Dante e poi, con un piccolo corteo a seguirla, ha fatto tappa – passando per piazza del Popolo dove si è sottoposta ai selfie di rito – al ristorante Millelire del Salone dei Mosaici di piazza Kennedy. Qui ha sfoderato il solito mantra del centrodestra. «Se l’Emilia-Romagna è una delle locomotive del Paese, lo è nonostante il Pd, non certo grazie al Pd». E immancabile, il riferimento al governo nazionale. «Se vinciamo qui dove la sinistra ha sempre governato, si dovranno sciogliere le camere e permettere agli italiani di scegliersi un nuovo Governo».

Sui sondaggi che danno Fratelli d’Italia in crescita invece la leader del partito si è limitata a dire che sarà perché «siamo un partito coerente, che quello che dice poi fa».

Il 25 marzo si celebrerà il Dantedì, una giornata per ricordare il genio di Dante

Via libera del consiglio dei ministri, su proposta del ministro Dario Franceschini

Dante Esilio RitrattoIl consiglio dei ministri, su proposta del ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha approvato la direttiva che istituisce per il 25 marzo la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri.

«Ogni anno, il 25 marzo, data che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia – dichiara Franceschini –, si celebrerà il Dantedì. Una giornata per ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio di Dante con moltissime iniziative che vedranno un forte coinvolgimento delle scuole, degli studenti e delle istituzioni culturali. A un anno dalle celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dantesono già tanti i progetti al vaglio del Comitato per le celebrazioni presieduto dal professor Carlo Ossola. Dante – ha concluso Franceschini – ricorda molte cose che ci tengono insieme: Dante è l’unità del Paese, Dante è la lingua italiana, Dante è l’idea stessa di Italia».

La proposta della giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri oltre a essere oggetto di diversi atti parlamentari aveva raccolto l’adesione di intellettuali e studiosi e di prestigiose istituzioni culturali dall’Accademia della Crusca, alla Società Dantesca, alla Società Dante Alighieri, all’Associazione degli Italianisti alla Società italiana per lo studio del pensiero medievale.

Matteo Salvini domenica a Cervia e San Pietro in Vincoli

Il leader della Lega torna nel Ravennate il 19 gennaio

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Borgonzoni abbraccia Salvini al Pala Dozza

Matteo Salvini, accompagnato dal deputato Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, torna nel ravennate domenica 19 gennaio, giorno in cui le Sardine organizzano la manifestazione nazionale a Bologna

Il leader della Lega incontrerà il pubblico a Cervia, in piazzale Michelangelo Maffei, alle 16, e a San Pietro in Vincoli, in piazzetta delle Erbe, alle 18.

Come annunciato dalla candidata presidente del centrodestra Lucia Borgonzoni, inoltre, Salvini chiuderà anche la campagna elettorale a Ravenna, annunciato in città il 24 gennaio, ma ancora non sono stati ufficializzati luogo e ora.

Controlli a sorpresa dei vigili nei baby parking: educatrici con troppi bambini

Multate due strutture dalla polizia locale della Romagna faentina per una serie di violazioni

Game Room In The KindergartenControlli a sorpresa dei vigili nei servizi ricreativi rivolti all’infanzia (tipo baby parking, e non negli asili nido come in precedenza erroneamente comunicato dalla polizia locale) del territorio della Romagna Faentina.

Gli agenti hanno scoperto una serie di violazioni in due differenti strutture: un’educatrice che non aveva i requisiti richiesti, l’inottemperanza al rapporto numerico prescritto dalla legge di educatore-bambino,  la lista dei bambini che i titolari hanno fornito ai vigili non corrispondeva ai piccoli presenti sul posto, una struttura ospitava bambini di età inferiore a quella loro consentita.

Violazioni per cui sono previste sanzioni di diverse migliaia di euro e l’obbligo di sanare immediatamente le irregolarità, pena la cessazione dell’attività delle strutture.

La maggioranza delle strutture è comunque risultata perfettamente in regola.

Le ispezioni della polizia locale proseguiranno nei prossimi giorni, con particolare attenzione anche alle condizioni igienico-sanitarie degli ambienti, agli spazi dedicati al riposo, alle cucine, e alle qualifiche del personale.

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