venerdì
18 Luglio 2025

Mattarella ricorda Zaccagnini: «Per tutta la vita ha cercato il bene comune»

Il presidente della Repubblica al Pala De Andrè per il trentennale della morte del politico democristiano: «Il messaggio del suo ultimo discorso pubblico è ancora attuale per il presente»

Il presidente della Repubblica al Pala De AndréNel suo intervento a Ravenna, il 5 novembre al Pala De Andrè in occasione delle celebrazioni per il trentennale della morte di Benigno Zaccagnini, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ricordare, tra le altre cose, il contenuto del suo ultimo discorso pubblico, a ottobre del 1989: «Parlò dell’esigenza-dovere di offrire ai giovani una prospettiva di valori per evitare l’inaridimento. Un messaggio ancora forte nel presente».

Il capo dello Stato ha parlato per pochi minuti a conclusione della mattinata aperta dal sindaco e proseguita con il profilo biografico del politico democristiano tracciato dal professor Guido Formigoni.  Mattarella ha sottolineato di aver avuto il privilegio di conoscere Zaccagnini e ha poi trasmesso al pubblico – che lo ha accolto con applausi scroscianti e prolungati – alcuni ricordi. Ad esempio la veglia funebre nel duomo di Ravenna nella notte della morte: «Un momento improvvisato, di raccoglimento, a illuminare la notte c’erano le parole del vescoco di allora, Ersilio Tonini». E anche a Tonini la platea regala un applauso.

Una la caratteristica che secondo Mattarella definisce “Zac”: «Era credibile. Le persone percepivano l’autenticità delle sue parole e dei suoi gesti». E poi il ricordo della sua umanità: «In uno dei congressi in cui fu rieletto a segretario della Dc era assente al momento della proclamazione perché era già partito per tornare nella sua Ravenna perché era morto un amico. Questo dimostrava la sua umanità, perché la politica non può essere disumana».

Infine le ultime parole del presidente della Repubblica: «Per tutta la vita è andato alla ricerca del bene comune e questo lo affianca ad altri grandi personaggi con lo stesso approccio».

Elezioni regionali, “il centrodestra in vantaggio di almeno 5 punti”

I dati top-secret di un sondaggio commissionato dal Pd dopo la sconfitta in Umbria

Foto Farricella Per Festa Dell'Unità Modena 2016
Stefano Bonaccini

Per la prima volta in un secolo di elezioni, la sinistra in Emilia-Romagna parte in svantaggio. Lo scrive Fabio Martini su La Stampa, riportando i dati top-secret di un sondaggio che avrebbe commissionato il Pd dopo la sconfitta in Umbria.

Da quello che trapela – scrive La Stampa – alla precisa domanda «oggi per quale coalizione votereste alle elezioni regionali del 26 gennaio?», la risposta ha assegnato al centrodestra un vantaggio che oscilla in una forbice tra i 5 e i 7 punti.

Più equilibrato sarebbe il rapporto tra i due candidati-presidente, l’uscente Stefano Bonaccini e la sfidante, la leghista Lucia Borgonzoni.

Tanti applausi per il Presidente della Repubblica al Pala De André di Ravenna – FOTO

Mattarella in città per celebrare Benigno Zaccagnini, nel trentennale della morte

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato accolto da un lungo applauso al suo arrivo al Pala De Andrè di Ravenna in occasione della celebrazione del trentennale della morte di Benigno Zaccagnini, tra i fondatori ed ex segretario della Democrazia Cristiana e figura di spicco, come parlamentare e ministro del Lavoro e dei Lavori Pubblici, nella storia politica italiana.

Ad attendere il Capo dello Stato, il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale.

In platea, tra gli altri, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini; l’ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea, Romano Prodi; l’ex presidente della Camera, Pierferdinando Casini; il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli; l’ex ministro delle Infrastrutture e capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio; l’ex presidente del Pd, Rosy Bindi; l’ex segretario del Partito Popolare Italiano, Pierluigi Castagnetti e Vasco Errani, ex presidente della Regione Emilia-Romagna e parlamentare di LeU.

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Agli arresti domiciliari, spacciava droga spostandosi in taxi: arrestato 25enne

Residente a Ravenna, ma sorpreso a Imola con 10 grammi di cocaina nascosti negli slip

CocainaSebbene fosse agli arresti domiciliari, continuava a spacciare anche utilizzando taxi per spostarsi e consegnare le dosi ai clienti. Un 25enne di origine somala e residente a Ravenna è stato arrestato dai carabinieri a Imola per possesso di droga (in tutto circa 40 grammi di cocaina) ed evasione. Era a bordo di un taxi con le insegne della città di Ravenna, fermato per un controllo stradale domenica mattina lungo la strada statale Selice.

Identificando il passeggero i militari hanno scoperto che fino a gennaio 2020 si sarebbe dovuto trovare ai domiciliari, in seguito a una condanna emessa lo scorso luglio. Inoltre, aveva addosso 10 grammi di cocaina, nascosti negli slip, mentre un’altra trentina di grammi della stessa sostanza sono stati trovati nella sua abitazione di Ravenna, oltre a materiale per il confezionamento delle dosi.

Un’ipotesi è che lo spacciatore avesse deciso di usare un taxi per non dare nell’occhio.

L’autista del taxi era all’oscuro di tutto. (Ansa.it)

«Il Comune omaggia i caduti della Rsi». Il centrosinistra attacca: «Vergogna»

Un post di Fratelli d’Italia, poi cancellato, scatena la polemica. Lo sdegno di Pd, la replica del sindaco: «Cerimonia organizzata dagli Alpini ma le divisioni sono da superare»

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Il post poi cancellato da Facebook

Bufera a Brisighella dove il sindaco è accusato di aver omaggiato, il 2 novembre scorso, i caduti della Repubblica Sociale Italiana. Il caso che ha fatto infuriare la sinistra è nato da un post su Fb di Fratelli d’Italia (poi rimosso, lo potete leggere nella foto):  il Comune avrebbe depositato una corona d’alloro alla cappella degli Alpini della famiglia Broggi dove sono sepolti 16 caduti della divisone Monterosa della Rsi. A firmare la nota il Pd, le forze politiche alleate, e l’Anpi.

«Come Partito Democratico di Brisighella – si legge nella nota inviata alla stampa – , insieme alle forze del Centrosinistra ed alle associazioni che si riconoscono nei valori fondanti dell’antifascismo, esprimiamo forte sdegno nel vedere istituzioni deporre corone a persone che hanno fatto parte della Repubblica Sociale Italiana e che nel corso della loro vita hanno proclamato valori inneggianti al fascismo e alla dittatura, che la Costituzione rigetta. Ci chiediamo come sia possibile che chi amministra le istituzioni repubblicane vada così spregiudicatamente contro i principi fondanti della nostra Costituzione su cui ha giurato». Il centrosinistra stigmatizza anche il fatto che il sindaco non trovi «tempo per intervenire alle commemorazioni dei vari eccidi avvenuti sul nostro territorio, se non per delega».

Raggiunto telefonicamente, il sindaco Massimiliano Pederzoli non nega l’accaduto: «Come detto pubblicamente durante varie cerimonie, vogliamo omaggiare i caduti di tutte le guerre ma non soltanto di una parte, perché crediamo che dopo 75 anni sia il caso di andare oltre le divisioni dell’epoca». Pederzoli aggiunge però che «la cerimonia in questione viene celebrata dagli alpini tutti gli anni, quest’anno abbiamo deciso di partecipare anche noi come amministrazione. E c’era anche una rappresentante del centrosinistra, cosa che si sono ben guardati dal dire. Del resto – è la chiosa – i comunisti hanno il vizio di dire la verità come va a loro». Pederzoli nega poi il presunto ostracismo contro le cerimonie degli eccidi dei nazifascisti: «Anche questa polemica c’è già stata, in entrambe le occasioni di cui parla la sinistra il Comune era presente con il gonfalone e un rappresentante istituzionale. In particolare, come ho spiegato anche in Unione dei Comuni, durante il ricordo dell’eccidio di Casale non potevo essere presente perché impegnato in un’altra e concomitante manifestazione cittadina e anche in quell’occasione erano presenti con me diversi esponenti di sinistra».

Via ai lavori sulla tangenziale di Faenza: circa quattro chilometri interessati

Si proseguirà a corsie alternate. I cantieri saranno terminati entro il marzo del 2020. Il sindaco: «Riqualificazione della circonvallazione è priorità strategica»

Rotonda Dei SaporiDalla rotatoria di via Forlivese a quella denominata “Strade dei vini e dei sapori”: circa quattro chilometri di tangenziale a Faenza saranno interessati dai lavori di bonifica e di messa in sicurezza  per sanare le situazioni di criticità e migliorare la viabilità locale. Le opere di sistemazione dell’intera carreggiata stradale, di circa 14 metri di larghezza, riguarderanno: la rimozione degli elementi di separazione delle corsie presenti in viale Diaz, nel tratto compreso fra il ponte su via Graziola e il ramo in uscita di via Volta, gli interventi di bonifica dei cedimenti riscontrati nella pavimentazione stradale, la pulizia e i ripristini delle bocche di lupo, l’adeguamento della segnaletica orizzontale e verticale e la rimozione delle alberature con il conseguente sfalcio delle essenze arbustive che possono arrecare disturbo alla visibilità nei tratti di avvicinamento alle intersezioni.

Dato il costante e intenso traffico che il tratto stradale contiene, gli interventi verranno realizzati occupando una sola corsia di transito per volta, deviando il transito dei mezzi in quel senso di marcia sulla corsia libera. Allo stesso tempo si potrebbero verificare deviazioni sulla viabilità limitrofa, per brevi periodi, indicate con opportuna segnaletica in prossimità delle zone di intervento. L’intervento complessivo di riqualificazione che prenderà il via mercoledì – scrive il Comune -, sarà uno dei più significativi realizzato nel corso dell’anno sulle strade di proprietà dell’Amministrazione Comunale e contribuirà a sanare numerose criticità, portando numerosi benefici in termini di sicurezza stradale.

Non ha mancato di esprimere soddisfazione il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi: «La circonvallazione è un asse stradale fondamentale per la mobilità locale e per questo la sua completa riqualificazione rappresenta una priorità strategica per la comunità faentina. I lavori si concentreranno su azioni di ripristino della pavimentazione deteriorata, sul ridimensionamento delle corsie di marcia, sul ripristino della rete di deflusso delle acque e sul rifacimento di tutta la segnaletica orizzontale e verticale, a beneficio dei tanti fruitori che ogni giorno la attraversano». Le opere, condizioni meteo permettendo, saranno eseguite presumibilmente entro la fine del mese di Marzo 2020.

Due cani fuggono di casa e aggrediscono un cagnolino. Ferita la padrona

Sanzionata la donna che si era fatta scappare gli animali che hanno attaccato. Sul posto la polizia municipale e il 118

2 CANI SCAPPATI DA CASA AGGREDISCONO COPPIA DI TURISTI TEDESCHI IN CENTRO A RAVENNA CON CAGNOLINODue cani hanno aggredito in piazza del Popolo un cagnolino, ferendo la padrona di quest’ultimo impegnata nel tentativo di difesa. L’accaduto nel primo pomeriggio, attorno alle 13.30: secondo quanto ricostruito i due cani – un border collie e un meticcio – sono scappati di casa e, in piazza del Popolo, hanno aggredito il cagnolino che era al guinzaglio della sua padrona, una turista straniera. Questa, nel tentativo di liberarlo, è rimasta ferita a sua volta.

In seguito è sopraggiunta la padrona dei due cani che gli ha richiamati ed è stata identificata e sanzionata dalla polizia municipale, sul posto insieme ai colleghi della questura. L’ambulanza ha trasportato la donna in ospedale per le cure mediche del caso mentre il suo amico a quattro zampe, ferito al collo dal più grande dei due cani, è stato visitato e medicato dal veterinario.

Divieti di ogni tipo nel regolamento di polizia urbana. E se ne propongono altri

In commissione consiliare è cominciata la discussione sul documento proposto dalla giunta. Prime aggiunte suggerite: vietare di girare a volto coperto e l’utilizzo di auricolari su entrambe le orecchie. Ravenna in Comune: «Le sanzioni siano in base al reddito»

RAVENNA 25/02/2019. INCIDENTE IN VIALE FARINI. Auto Della Polizia Municipale Investe Una Coppia Di Anziani Sulle Strisce PedonaliLa discussione del regolamento di polizia urbana di Ravenna è entrata nel vivo in commissione consiliare. Il documento, diviso in quattro titoli (disposizioni generali, norme di comportamento, sanzioni, norme transitorie finali) viene definito come “uno strumento di promozione della sicurezza urbana quale bene pubblico che afferisce alla vivibilità della città” e contiene le norme relative – tra le altre cose – alla “pubblica quiete e tranquillità”, “tranquillità”, “disciplina delle attività lavorative”.

Come è intuibile, ne deriva il rischio di trasformare il regolamento in un calderone in cui inserire ogni tipo di regola. Non è un caso che sia contenuta in questo documento la discussa norma che obbliga i locali pubblici a far utilizzare le toilette a chiunque ne faccia uso e non soltanto ai clienti. Tra gli articoli del documento si trova di tutto: il divieto di passeggiare in costume, sanzioni per i proprietari che non hanno cura dei propri immobili, l’obbligo degli esercenti di “adottare idonee misure atte ad evitare l’asporto dei carrelli di propria proprietà”. C’è anche una norma che costringe i proprietari a spalare la neve non soltanto davanti ai cancelli ma anche, in caso di accumuli, sui tetti della proprietà. Norma, quest’ultima, che ha incontrato qualche perplessità in commissione.

Di fronte ad una tale vastità di temi, ne discende una lunga discussione con proposte varie inserite negli emendamenti presentati dai gruppi. Massimiliano Alberghini (Lega) ad esempio suggerisce di vietare l’utilizzo di auricolari su entrambe le orecchie mentre La Pigna vorrebbe aggiungere il divieto di celare completamente il viso, sia per motivi religiosi o meno. Il vicesindaco Eugenio Fusignani con delega alla Polizia locale nella sua replica ha risposto a questo proposito: «Quel che conta è l’identificazione della persona tramite documento», aggiungendo che «a Ravenna non ho mai visto persone col viso completamente celato». Obiezione che ha fatto arrabbiare la consigliera Veronica Verlicchi: «La situazione normativa non è così semplice, se io esco col passamontagna e con il casco sono obbligata a far vedere il volto in caso di richiesta di un agente, se invece c’è un motivo religioso il discorso è diverso». Sul tema trova la sponda di Daniele Perini (Ama Ravenna) che «riguardo al burqa» vorrebbe approfondire l’argomento cercando di capire «cosa dice la legge» prima di cassare l’emendamento proposto.

Poco prima, l’avvocato Andrea Maestri – in qualità di esperto di Ravenna in Comune – aveva proposto di introdurre il principio della sanzione che tenga conto, oltre che del comportamento, anche della condizione economica del multato per il principio secondo cui «50 euro per un mendicante o per un libero professionista benestante non sono la stessa cosa». Idea che lascia scettica  Verlicchi, fredda anche sull’introduzione della diffida, prevista dal regolamento. Il documento infatti contiene la possibilità, di fronte a comportamenti di non particolare gravità, di diffidare il cittadino.

La diffida «consiste in un invito, rivolto dall’accertatore al trasgressore prima della contestazione della violazione, a sanare la stessa». Una sorta di cartellino giallo, per Verlicchi di difficile applicabilità ed equità. Il comandante della polizia municipale Andrea Giacomini ammette peraltro nella risposta che servirà uno strumento attuativo, da questo punto di vista, per passare dalle parole ai fatti. Tuttavia – spiega – il principio al quale ci si attiene è quello dell’istituzione che va incontro al cittadino. Simile l’introduzione della mediazione,  strumento secondo la quale il sindaco può invitare chi sta tenendo comportamenti scorretti a moderare il proprio comportamento prima di incorrere in guai peggiori. La discussione non è conclusa: la commissione si è aggiornata per il proseguimento.

Maratona, 12mila iscritti: al via atleti da 55 nazioni, band live lungo il percorso

A una settimana dalla partenza della 21esima edizione l’affluenza è già straordinaria. Tante le attività sportive aperte a tutti (compresi i cani)

Partenza Maratona Ravenna 2018 01

Il prossimo weekend la corsa e il podismo tornano protagonisti a Ravenna. Domenica 10, in via di Roma, partirà la 21esima edizione della Maratona città d’arte, l’evento annuale che nel suo percorso tocca otto luoghi patrimonio dell’Unesco e si articola su tre lunghezze (10,5 Km, 21 e 42). Anche quest’anno, per la quarta volta, la gara sarà valida per il campionato italiano Assoluto e Master, i cui titoli saranno assegnati la domenica pomeriggio, una volta terminate le gare. A una settimana dal via sono già dodicimila i pre iscritti provenienti da 55 nazioni, ma il numero è destinato ad aumentare entro lo start, quando sulla linea di partenza si incontreranno non solo professionisti ma anche corridori amatoriali, famiglie e amici a quattro zampe. Le previsioni sono di superare le 15mila presenze dell’anno scorso.

Tanti saranno infatti gli eventi collaterali alla maratona: sabato 9 ai Giardini Pubblici si terrà alle 10.30 la Conad Family Run, un percorso di 2 km aperto a tutti, e subito dopo, alle 12, la Dogs & Run, una corsa per i cani e i loro padroni che si arricchische quest’anno di una preziosa novità, la medaglietta creata ad hoc dalla mosaicista Annaffietta.

“Correndo senza frontiere”, la corsa di 3 Km riservata ai disabili, inaugurerà la giornata di domenica 10 con partenza alle 9 da porta Serrata. Poi ci si sposterà davanti al Mar, dove alle 9.30 si darà il via alla Maratona e alla Mezza Maratona. Infine alle 9.45 partiranno i podisti della Martini Good Morning Ravenna. Lungo il percorso, che dal centro storico si allungherà prima verso Classe e poi verso Punta Marina, la fatica dei runner sarà stemperata dall’esibizione di 14 band musicali.

Tutti gli iscritti avranno a disposizione una borsa firmata Air France per la custodia degli indumenti al deposito, e al termine, previa presentazione del cupon insertito nel pacco gara, potranno godere di un piatto di pasta offerto da Conad. Chi arriverà al traguardo della Maratona e Mezza Maratona, nonchè i primi tremila iscritti alla Martini Good Morning, troveranno ad attenderli un premio speciale: la medaglia di Annaffietta, appositamente realizzata per l’edizione 2019, che riporta un motivo floreale presente nel pavimento della Basilica di San Vitale. Le pietre del mosaico saranno blu e oro, in accordo con i colori della nuova t-shirt ufficiale della maratona realizzata da Joma.

Correre fa bene a se stessi, ma anche agli altri: rinnovata anche quest’anno la collaborazione con Ior (Istituto oncologico romagnolo), che prevede da parte di Ravenna Runners Club – l’associazione che organizza la maratona – la donazione di un euro per ogni iscritto alla gara a sostegno dei servizi gratuiti che Ior offre ai pazienti bisognosi.

Ecco Ondina, nuovo stabilimento balneare al posto di quello dell’Esercito

Aggiudicato alla società Rife di Ricciardella/Ferri, il progetto prevede un edificio in legno di 230 mq con terrazza panoramica

Ondina 3Si chiama Ondina il progetto del nuovo stabilimento balneare che potrebbe già quest’estate prendere il posto del Bagno dell’Esercito di Marina di Ravenna. Il bagno, chiuso da tempo e in grave stato di degrado, è stato recentemente messo a gara per il recupero e la valorizzazione dell’area e della spiaggia, che è al numero 420 di viale delle Nazioni, all’altezza della zona Rivaverde. Il progetto primo classificato che si è aggiudicato la gara è quello della società Rife degli imprenditori Cristiano Ricciardella e Mascia Ferri. Per ora l’assegnazione è provvisoria in attesa delle verifiche di legge del bando ma il progetto – ideato dallo studio di architettura Nuovostudio di Ravenna – è pronto per passare alla fase esecutiva.

Ondina 1Strutturalmente si tratta di un nuovo manufatto di circa 230 metri quadrati di superficie coperta, da realizzare completamente in legno, con montaggio “a secco”. La copertura, oltre ai pannelli fotovoltaici che assicurano l’energia per le cucine e i servizi, prevede anche un terrazzo fruibile da cui godere della vista del mare a est e della pineta a ovest. «Il progetto intende dialogare con il piano di riqualificazione degli stradelli dell’amministrazione comunale – sottolinea l’architetto Rambelli di Nuovostudio – nella zona verso la pineta è infatti prevista un’area di soggiorno e relax con verde e vista diretta sulla spiaggia». «Siamo stati molto felici di collaborare con Cristiano e Mascia – commenta Rambelli – e possiamo dire che il progetto, fin da subito, è stato condiviso e sviluppato con loro che si sono rivelati committenti sensibili e rispettosi della nostra professionalità, a dimostrazione che il committente è sempre metà dell’opera, assieme all’architetto progettista».

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Riapre ponte Assi dopo 8 mesi: tempi rispettati, eliminato limite di 40 tonnellate

In via Ravegnana a sud di Ravenna torna percorribile lo scavalco sul Montone: intervento da 700mila euro per ripristino tecnologico e risanamento strutturale

82df8550 4781 426a Ba47 Dd9e56604308A distanza di otto mesi esatti dall’inizio del cantieri, con un anticipo di otto giorni rispetto ai termini contrattuali, riapre al traffico il ponte Assi di via Ravegnana sul fiume Montone a sud della città. Il transito è di nuovo possibile dal 4 novembre. Con la riapertura viene ripristinato il divieto di svolta a sinistra provenendo dal ponte di via Cella in direzione statale 16 Adriatica.

20191101 162210L’intervento ha richiesto un investimento di 700mila euro ed è stato necessario per la messa in sicurezza del manufatto e quindi per l’incolumità pubblica. Il progetto ha comportato la realizzazione di interventi di ripristino tecnologico e risanamento strutturale dell’impalcato per ristabilire la funzionalità dello stesso e togliere le limitazioni di portata a 40 tonnellate. Si è proceduto poi al taglio dei cordoli continui che sorreggevano il guard-rail al fine di sostituire gli appoggi delle travi. A completamento dell’opera sono stati rifatti il sistema di raccolta e convogliamento delle acque meteoriche, la ripavimentazione stradale e sono stati sostituiti i guard-rail.

Il sindaco si prende l’Urbanistica, Pd e Mdp lo attaccano: «Scelta unilaterale»

I capigruppo dei due partiti di maggioranza criticano Malpezzi che ha tolto le deleghe a Piroddi. Bosi e Visani: «Mancanza di condivisione e fiducia da parte del primo cittadino»

Giovanni Malpezzi
Il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi

Una scelta unilaterale: così il Pd e Articolo Uno definiscono la decisione del sindaco di accentrare su di sé la delega all’Urbanistica togliendola a Domizio Piroddi, in quota IxC. La maggioranza attacca il sindaco Giovanni Malpezzi: «La scelta non è stata  condivisa né con le forze politiche che compongono la maggioranza, né tantomeno con i gruppi consiliari che, con onestà e impegno, sostengono da sempre l’azione amministrativa all’interno del Consiglio Comunale». La nota è firmata da Niccolo Bosì e Ilaria Visani, capigruppo rispettivamente di Pd e Articolo Uno.

«Non condividiamo – scrivono – questa mancanza di condivisione e di fiducia nei confronti dei propri gruppi consiliari tanto più visto che saranno proprio i consiglieri ad essere chiamati ad esprimersi nel merito delle proposte relative alle manifestazione di interesse pervenute. Sembrerebbe che questa scelta sia frutto di un’azione politica più ampia e non contestuale al tema, che in tal caso aprirebbe altri ragionamenti da parte dei gruppi che sostengono questa amministrazione».

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